Vela e Motore 5-2021

115 VELA E MOTORE maggio 2021 GIORNO MENO 1 La barca è pronta in banchina. Mi dedico alla cosa che mi piace di più: studiare la rotta, già cambiata una volta a causa del maltem- po, e il meteo. Come presidente delle classe Mini 6.50, ho preso la decisione (sofferta) di spostare la partenza. La verità è che mi sarebbe piaciutomettere alla prova EdiliziaAcrobatica in condizioni impegnative, ma il vero problema è che quando ti metti il cappello da presidente devi pensare agli ultimi, in particolare i “bizut” della flotta, come li chiamano Oltrealpe. Sarebbe stato troppo pericolo- so… e in quella situazione non ci sarei voluto stare nemmeno io. Purtroppo per i prossimi giorni le previsioni non sono elettrizzanti: il Mediterraneo è invaso da un’alta pressione. GIORNO 1 Mi sveglio all’alba in uno stato di agitazione, come sempre prima di una partenza, un misto di adrenalina e stress. Apro il computer per scaricare gli ultimi aggiornamenti meteo perché poi in questa classe è vietata la comunicazione con l’esterno e l’uso dei device. A proposito, mando l’ultimo messaggio alla mia fidanzata in Spagna perché so che non riuscirò a sentirla per i prossimi quattro giorni, lei mi infonde sempre positività. Lo start è alle 10:30, ci muoviamo dalla banchina alle 9. Con me a bordo c’è Fausto Cella, chirurgo e armatore di EdiliziaAcrobatica, con lui siamo molto affiatati. Certo, devo ammettere che non aver al fianco il mio amico e campione Ambrogio Beccaria farà la differenza! Insieme abbiamo vinto l’Ar- cipelago 650, dopo unmatch race contro Millennium, l’equipaggio stellare di Anne La Berre e Amelie Grassi. Finalmente si parte an- che se un po’ sottotono. Recuperiamo subito la testa della regata facendo anche velocità molto buone e tenendo la prima posizione per un bel po’. GIORNO 2 Isola d’Elba, esterno notte. Arriviamo qui con un buon vantaggio su Millennium, circa 5 miglia. In questo tratto di mare mi sento a Alberto Riva regata spesso con Ambrogio Beccaria, con cui condivide la passione per i Minitransat. Ambrogio negli stessi giorni era impegnato con Giovanni Soldini a bordo di Maserati 70, alla caccia dei diversi record della Manica. Con lui era l’armatore della barca di Fausto Cella.

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