Vela e Motore

Chi avrebbe mai detto che un giorno l’Italia avrebbe sfidato a testa alta i cugini transalpini sul loro campo di gioco. Possiamo infatti dire che i multiscafi siano diventati il fenomeno di massa che oggi conosciamo proprio grazie ai francesi: sono loro che per primi hanno dato il via alla produzione in grande serie di modelli che hanno fatto la storia. Fountaine Pajot è nato nel 1976, Lagoon otto anni più tardi, nel 1984. Ai due maggiori produttori al mondo di catamarani si sono negli anni affiancati piccoli cantieri specializzati in modelli molto veloci, come Outremer e Catana, o molto spaziosi, come Bali Catamarans (che fa parte di Catana Group). Due produttori altrettanto storici, Nautitech e Privilège, sono stati acquistati rispettivamente da BavariaYachts e Hanse Group. Più recente ma non meno esaltante la storia di Neel Trimarans, cantiere con sede a La Rochelle fondato da Eric Bruneel che si è subito specializzato nella costruzione di trimarani a vela. Più veloci e spaziosi dei fratelli a due scafi, questi trimarani sono apprezzati soprattutto da chi proviene dai monoscafi ricercando lo stesso feeling al timone di un’imbarcazione dall’anima race in un mezzo più comodo e dai volumi che pongono pochi limiti alla fantasia. In dieci anni si è affermato sul mercato tanto da raddoppiare e varare il primo trimarano a motore da 56 piedi con il brand Leen. Ma dicevamo dell’Italia, dove i multiscafi erano a volte visti con un po’ di sospetto perché giudicati dai velisti puri un po’ troppo lenti e poco aggraziati. Ma la crescita a vista d’occhio del settore ha fatto rizzare le antenne ai nostri architetti navali e cantieri. E le persone, soprattutto le meno esperte, hanno scoperto che potevano andar per mare con meno problemi e più comfort. La capacità artigianale e la ricerca maniacale della qualità hanno permesso ai nostri cantieri di differenziarsi rispetto ai francesi e offrire prodotti esteticamente vincenti e spesso più orientati alle performance. E anche nei multiscafi replichiamo lo schema dei monoscafi, dove i francesi sono più forti sui grandi numeri (vedi Jeanneau, Beneteau, Dufour), noi più bravi sulla piccola e media serie di super qualità (Grand Soleil, Solaris, Mylius, Italia Yachts, Ice Yachts e via dicendo). Oggi tra i principali produttori italiani di multiscafi ci sono Ice Yachts, Itacamarans, C-Catamarans e qualche altro piccolo costruttore. Fanno pochi pezzi, ma buoni. E siamo sicuri che a breve anche qualche altro big nostrano tirerà fuori un progetto a due scafi, come del resto lo stesso SouthernWind (cantiere fondato a Cape Town nel 1991 dall’ingegnere italiano Willy Persico) ha già fatto lo scorso anno, presentando i disegni di un 90 piedi, il SWCAT90. ITALIA TERRA DI MULTISCAFI I CANTIERI ITALIANI PRODUCONO MODELLI CHE SI DISTINGUONO PER UNA FORTE VOCAZIONE ALLE PERFORMANCE, LA GRANDE QUALITÀ DI COSTRUZIONE E UN’ELEGANZA INTRINSECA CHE PIACE A TANTI EDITORIALE di Alberto Mariotti 3 VELA E MOTORE giugno 2021

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjQ=