Vela e Motore 10-2020

115 VELA E MOTORE ottobre 2020 N el diciottesimo secolo si sviluppa la motorizzazione a vapore per muovere, seppur lentamente, le barche con grandi ruote laterali, ispirate dal disegno di scafi a pale presenti nei “Codici Atlantici” di Leonardo da Vinci, che già aveva tentato di usare il vapore con la sua macchina detta l’Archituono. La ri- cerca per la liberazione dal remo e dal vento è così davvero iniziata. Dopo la trasformazione dell’ingombrante macchina a vapore, sviluppata per estrarre l’acqua dai pozzi delle miniere, in una più piccola e leggera da parte dell’ingegnere scozzese James Watt, lo statunitense Rober Fulton nel 1807 ne progetta una idonea all’installazione su un battello per viaggiare a vapore oltre che a vela. E nel 1811, grazie a Henri Bell, la macchina può far navigare la barca a vapore Comet. Con i successivi progressi, alla fine dell’ i Ottocento piroscafi inglesi Umbria ed Etruria saranno gli ultimi ad attraversare l’Atlantico con a riva le vele ausiliarie. Nel 1886 Gottlieb Daimler e nel 1894 Rudolf Diesel, accendono i rispettivi motori, che, grazie all’efficienza dimostrata rispetto alle loro dimensioni, si prestano a essere impiegati anche su piccole imbarca- zioni da diporto; il primo esempio è il Marie di Daimler del 1886 e durante l’edizione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1889 il Club Motonautico di Parigi espone una barca con il motore Daimler , ammirata

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