Vela e Motore

p.i. 19/10/2022 ISSN 0042-3181 ARTE E GREEN Dal mare e dai rifiuti le originali opere di Pam Longobardi e Cynthia Minet DESIGNER Brunello Acampora Il direttore d'orchestra con la matita magica al timone di Victory Design LE ALTRE PROVE Baltic Path - X-Yachts X56 - Bénéteau Swift Trawler 48 - Invictus GT320S - Jeanneau Merry Fisher 605 Serie2 - Sea Ray SPX 230 Suzuki DF140B, DF115B e DF100C NUMERO 10 • OTTOBRE 2022 • MENSILE • ANNO 100 • € 7,00 • VELAEMOTORE.IT VELA E MOTORE DAL 1923 AMER 120 MODERNITÀ, DESIGN E SOSTENIBILITÀ SOPRA E SOTTO L’ACQUA COVER STORY ANTEPRIMA GIRO DEL MONDO Alla Défi Azimut i nuovi Imoca 60 in prima linea alla The Ocean Race ESCLUSIVA

4 VELA E MOTORE | ottobre 2022 SOMMARIO NUMERO 10 • OTTOBRE 2022 • ANNO 100 1 EDITORIALE di Alberto Mariotti 2 L’OPINIONE di Lorenzo Pollicardo 10 PORTFOLIO PROTAGONISTI 16 BARBARAAMERIO La versione migliore di me di Marta Gasparini SALONI 22 GENOVAVOLA di Marta Gasparini NEWS 26 BARCHE E NOVITÀ di M. Gasparini, G. Orrù 44 EVENTI di Rebecca Deauville p.i. 19/10/2022 ISSN 0042-3181 ARTE E GREEN Dal mare e dai rifiuti le originali opere di Pam Longobardi e Cynthia Minet DESIGNER Brunello Acampora Il direttore d'orchestra con la matita magica al timone di Victory Design LE ALTRE PROVE Baltic Path - X-Yachts X56 - Bénéteau Swift Trawler 48 - Invictus GT320S - Jeanneau Merry Fisher 605 Serie2 - Sea Ray SPX 230 Suzuki DF140B, DF115B e DF100C NUMERO 10 • OTTOBRE 2022 • MENSILE • ANNO 100 • € 7,00 • VELAEMOTORE.IT VELA E MOTORE DAL 1923 AMER 120 MODERNITÀ, DESIGN E SOSTENIBILITÀ SOPRA E SOTTO L’ACQUA COVER STORY ANTEPRIMA GIRO DEL MONDO Alla Défi Azimut i nuovi imoca 60 in prima linea alla The Ocean Race ESCLUSIVA Cover.indd 1 05/10/22 12:08 IN COPERTINA AMER 120 lo yacht green. Meno composito più metallo e materiali riciclabili. 22 52 SPORT di Andrea Falcon 58 ACCESSORI di Alberto Mariotti 128 EPOCA Come eravamo UOMINI E BARCHE 64 BRUNELLO ACAMPORA Il direttore d’orchestra con la matita magica di Olimpia De Casa 64 T E C H N I C A L LY B E T T E R

6 VELA E MOTORE | ottobre 2022 SOMMARIO NUMERO 10 • OTTOBRE 2022 • ANNO 100 70 86 SOSTENIBILITÀ 70 MARE, RIFIUTI E ARTE di Donatella Zucca PROVE E ANTEPRIME 78 BALTIC PATH di Paola Bertelli 86 X-YACHTS X5 di Alberto Mariotti 94 BÉNÉTEAU SWIFTTRAWLER 48 di Giuseppe Orrù 100 INVICTUS GT320S di Tomas Gazo 104 JEANNEAU MERRY FISHER 605 di Tomas Gazo 108 SEA RAY SPX 230 di Tomas Gazo 112 SUZUKI DF140B, DF115B E DF100C di Paolo Portinari SPORT 116 DÉFI AZIMUT MATRIMONIO IN OCEANO di Andrea Falcon 120 IO BERTELLI IN OCEANO di Andrea Falcon 124 MAXI YACHT ROLEX CUP di Andrea Falcon 126 ROLEX SWAN CUP di Andrea Falcon L’acqua è avventura, scoperta e piacere. Ma anche forza da governare. Pontili, frangionde, moli per super yacht, attraversamenti e costruzioni galleggianti. Made in Italy. Tel. +39 0422 702412 - info@ingemar.it www.ingemar.it L’acqua è da sempre nostra alleata e da sempre una sfida per l’ingegneria. Un lavoro che ci appassiona e continua a regalarci le stesse emozioni di quando, quarant’anni fa, abbiamo costruito per la prima volta sull’acqua.

22 VELA E MOTORE | ottobre 2022 SALONI | NAUTICOGE VOLA NO VA

di Marta Gasparini Anche i saloni crescono, e come crescono. Quello di Genova è arrivato quest’anno alla sua 62esima edizione per testimoniare che lo stato di salute del settore nautico in Italia è ottimo. Dal 22 al 26 settembre, con oltre 1.000 imbarcazioni inmostra, 998 brand, 168 novità di prodotto, tra barche a accessori, e oltre 103mila visitatori, il Nautico ha raccontato quanto il mercato di riferimento sia in una fase molto positiva. Per dare una risposta più concreta a questa situazione, e in attesa della fine del 2024, quando saranno pronte tutte le aree del nuovo waterfront, il Salone ha proposto spazi espositivi per oltre 200 mq, aumentati (rispetto allo scorso anno) complessivamente del 3,7 per cento, e in acqua del 5,2 e una nuova banchina a disposizione dei big Azimut, Ferretti e Sanlorenzo. Le imbarcazioni a motore hanno rappresentano il 51 per cento del totale, quelle pneumatiche il 34, mentre la parte a vela, insieme ai multiscafi, il 15 per cento. A livello economico il 2021 sarà ricordato come l’anno dei record: il fatturato globale, con cantieristica, refitting, motori e accessori, passa da 4,66 miliardi del 2020 a 6,11, pari a un incremento del 31,1 per cento. Un dato che non solo compensa il lieve calo registrato nel 2020, ma porta il giro d’affari del settore a livelli quasi analoghi a quelli del biennio record del 2007-2008 (dati Confindustria Nautica). Decisivo il ruolo dell’internazionalizzazione: la quota destinata all’export è pari al 76,1 per cento della produzione, ossia a 4miliardi di euro, +33,6 per cento rispetto al 2020. Il mercato interno pesa invece il 23,9 per cento, quota pari a 1,3 miliardi, in forte incremento rispetto all’anno precedente: +35,3. In aumento anche il numero degli addetti saliti a 26.350 (dai 24.074 del 2020) rafforzando ulteriormente il trend occupazionale positivo (+9,5 per cento rispetto al precedente anno). Il dato ancora più incoraggiante riguarda i primi sei mesi del 2022. Stefano Pagani Isnardi, responsabile del centro Studi di Confindustria Nautica, evidenzia come l’export sia cresciuto del 72 per cento, in sostanza più del doppio rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. «Dal 2014 – ha dichiarato – abbiamo potuto assistere a una crescita continua a doppia cifra, poi a uno ‘stop and go’ nell’anno del Covid, il 2020. Già nel 2021 il dato torna a essere lineare con tutta la crescita precedente. Parliamo di un dato consolidato, non di un incremento episodico o di un rimbalzo». Un’edizione top quella che è andata in scena lo scorso settembre. Il Nautico e la nautica italiana volano alto a suon di record e la 62° manifestazione genovese sarà ricordata anche per i 100 anni di Vela e Motore ottobre 2022 | VELA E MOTORE 23

64 VELA E MOTORE | ottobre 2022 DESIGNER di Olimpia De Casa Al timone di Victory Design, solca la scena più autorevole dello yacht design: dalle imbarcazioni offshore al diporto, da RaceBird a un Bolide da 70 nodi BRUNELLO ACAMPORA IL DIRETTORE D’ORCHESTRA CON LA MATITA MAGICA Ascoltare BrunelloAcampora e confrontarsi con lui riempie il cuore. Non solamente per la sua estrema e vastissima competenza nella progettazione di carene e imbarcazioni di grande fascino e successo, ma soprattutto per quella sua innata signorilità in cui forma (cosa diversa dalla formalità) e sostanza dialogano coralmente, facendo emergere - tanto nella comunicazione verbale quanto nell'espressività dei suoi lavori - un bagaglio di esperienze, concetti e visioni di rilievo e interesse non indifferenti. Protagonista, da oltre trent'anni, della scena più autorevole dello yacht design, ha dato vita a molti dei progetti più performanti, di successo e spesso dirompenti che solcano i mari. Le sue buone e bellemaniere suggellano ogni singolo tratto, forma o calcolomatematico che sia, raccordandosi mirabilmente a quell'idea di estetica capace di esaltare forma e contenuto, stile e funzione. Il suo sapere emerge in tutta la sua portata (ri)percorrendo gli impegni professionali successivi alla formazione alla Yacht & Boat Design Solent University di Southampton che, all'epoca, rappresentava l'unica scelta possibile per un'immediata specializzazione nautica. «In Italia non esisteva niente di equiparabile alla preparazione garantita da quel corso, che da più di cinquant'anni prepara alla professione di yacht designer. Era un destino tipicamente italico esseremessi di fronte a scelte nette: Scientifico o Classico, Ingegneria oArchitettura, bianco o nero. Non so se è perchè in Italia abbiamo il Vaticano, ma siamo sempre stati convinti che si debba scegliere anche tra valori, che invece sono conciliabili o addirittura complementari, come bellezza e funzionalità. Ritenni quindi più attuale frequentare un corso chemirava ad una formazione che conciliasse gli aspetti più tecnici e quelli più formali legati al design nel suo significato anglosassone. In Italia si tende a confonderlo con lo stile puro, la decorazione, mentre è proprio nel nostro Paese che dovrebbe rimandare al concetto leonardiano, all'approccio a 360° che lo yacht designer dovrebbe avere amodello, mirando ad una fusione ideale di Arte e Scienza, due facce della stessa medaglia. La reputo una figura di raccordo tra diverse professionalità, simile a quella di un “direttore d'orchestra” che ha un occhio su tutto, a prescindere da un'eventuale area di

ottobre 2022 | VELA E MOTORE 65 specializzazione». Un ritratto, probabilmente poco gradito nell'industria, che stimola però una curiosità: quando è che una barca può definirsi una bella barca? «Se il parametro è quello della valutazione degli aspetti estetici e formali, la bellezza viene derubricata all'emotività che l'oggetto riesce a generare. Questa è una visione superata del design, basata sulle teorie americane degli Anni Cinquanta, votate esclusivamente al marketing e alle vendite, i cui numeri sono diretta conseguenza dell'estetica di quell'oggetto e della sua capacità di trasmettere emozioni. Premesso, quindi, che esistono migliaia di declinazioni di bello, tu definiresti mai una persona che esteticamente è molto attraente, ma sostanzialmente priva di valori minimi, una bella persona? Una barca che naviga male, che non è sicura, che consuma troppo per le prestazioni che offre, che è scomoda, che sbatte o che è bagnata, per quanto possa essere stilizzata dall'industrial designer o dall'archistar dalla mano più felice, per me non sarà mai una bella barca. Il punto non sufficiente, ma essenziale, per cominciare a costruire una bella barca è partire da una piattaforma tecnica valida, aggiornata, idonea alla missione. Non mi vergogno nel dire che anche per disegnare l'alberino su un tre ponti, noi della Victory partiamo sempre dalla carena. Tutto questo lascerebbe pensare che io consideri lo stile e l’architettura aspetti secondari del progetto, mentre è vero l’esatto contrario e proprio per questo serve un approccio

70 VELA E MOTORE | ottobre 2022 ARTE | SOSTENIBILITÀ MARE, RIFIUTI E ARTE

ottobre 2022 | VELA E MOTORE 71 di Donatella Zucca Pam Longobardi e Cynthia Minet sono due grandi artiste che creano opere d’arte fatte dagli scarti che il mare rimanda al mittente da secoli e secoli. Un’arte fatta di riuso e assemblaggio per riflettere su come i nostri consumi eccessivi e sbagliati stanno distruggendo il Pianeta L'occhio dell'Oceano di Pam Longobardi. La sua ricerca si basa su il rapporto psicologico tra l’uomo e la natura. Le sue opere sono focalizzate sui materiali artefatti della recente cultura umana, la plastica che viaggia nei mari del mondo.

ANTEPRIMA 78 VELA E MOTORE | ottobre 2022

di Paola Bertelli velaemotore@sport-com.it DOPPIA ANIMA BALTIC 146 PATH Un progetto ambizioso, sintesi fra essere un superyacht, con tutte le esigenze di comfort, lusso ed eleganza del caso, ed essere un’imbarcazione molto concreta e marina dal punto di visto tecnico e tecnologico ottobre 2022 | VELA E MOTORE 79

PROVA SOLIDITÀ CHE NONTRADISCE X-YACHTS X56 86 VELA E MOTORE | ottobre 2022

Tester Alberto Mariotti alberto.mariotti@velaemotore.it L’ammiraglia della flotta X-Yachts si distingue per qualità di costruzione, stile e doti marine. Ha partecipato all’European Yacht of the Year della passata edizione in categoria Luxury Cruiser. Uno scafo per la crociera veloce con layout a tre cabine, due bagni e tante dotazioni di livello elevato comprese nel prezzo base LUOGO PROVA Port Ginesta, Spagna METEO Vento 6-10 nodi mare calmo ottobre 2022 | VELA E MOTORE 87

PROVA CROCIERA SENIOR BÉNÉTEAU SWIFT TRAWLER 48 Modello ideale per un armatore che, dopo aver avuto altre barche, anche a vela, vuole concedersi lunghe e comode crociere slow. Qui troverà spazi a sufficienza per famiglia e amici, quasi come a casa 94 VELA E MOTORE | ottobre 2022

Tester Giuseppe Orrù velaemotore@sport-com.it LUOGO PROVA Port Ginesta (Barcellona) METEO Vento teso, pioggia e mare mosso con onda da 1,5 metri ottobre 2022 | VELA E MOTORE 95

PROVA STILE PURO E FUNZIONALITÀ INVICTUS GT320S Christian Grande firma l'ultimo modello del cantiere e conferma lo stile della gamma con un natante funzionale e veloce, tutto votato all'estate sull'acqua 100 VELA E MOTORE | ottobre 2022

Tester Tomas Gazo velaemotore@sport-com.it LUOGO PROVA Golfo di Mandelieu, La Napoule METEO Onda lunga, vento assente Stile, raffinatezza e prestazioni. Nel suo settore il GT320S del cantiere calabrese Invictus può ambire giustamente ad essere un’icona che, oltretutto, presenta un forte carattere di family feeling con il resto della gamma. Alla carena disegnata da Christian Grande, già sinonimo di classe ed efficienza, si uniscono particolari di un’eleganza del tutto mediterranea unita all’attenzione ai dettagli, qualità tipiche del cantiere. E per fare breccia anche nella clientela più sofisticata il 320S è disponibile in ben undici combinazioni di colore e con quattro diversi accostamenti per la tappezzeria interna. Tutto questo in una nicchia di mercato, quello dei natanti, che non sempre offre prodotti particolarmente raffinati ma spesso tendenti ad una classe utilitaristica. Anche la scelta del tipo di propulsione, due fuoribordo, oltre a confermare la linea del cantiere con la S caratterizzante, privilegia le scelte di chi vuole entrare nella nautica da diporto con una barca di alto livello di qualità e di immagine. Inoltre viene proposto anche con una potenza massima di 900 cavalli proprio per favorire quegli armatori amanti della maggior velocità possibile. Disposto tra i modelli della stessa serie, GT370 e GT280, conferma gli elementi predominanti della produzione Invictus a cui Christian Grande ha dato la sua personalissima impronta, con la configurazione fuoribordo, ad esempio, e con l’originale e sofisticata prua semi-rovescia. SCAFO LEGGERO MA ROBUSTO I due Yamaha da 300 cavalli ciascuno borbottano sommessamente prima di dare la potente spinta nel lancio per la planata. E al regime di soli 2.000 giri in poco ottobre 2022 | VELA E MOTORE 101

PROVA IL NATANTE DA DIVERTIMENTO JEANNEAU MERRY FISHER 605 SERIE2 È piccolo, veloce e promette grandi stagioni estive sull’acqua con modesti costi di gestione. Negli interni offre fino a quattro posti per la notte 104 VELA E MOTORE | ottobre 2022

Tester Tomas Gazo velaemotore@sport-com.it LUOGO PROVA Golfo di Saint Raphael, Francia METEO Onda corta da un metro Una grande “barchetta” per l’estate vacanziera. Niente di meno e niente di più per il Merry Fisher 605 Serie2, creazione Jeanneau che si esprime al meglio nelle più belle giornate della stagione calda alla ricerca comoda e spensierata della baia più attraente, fuori dalla pazza folla della spiaggia tutta lettini e ombrelloni, con prestazioni velocistiche interessanti soprattutto se paragonate ai contenuti costi di gestione. Il fuoribordoYamaha da 115 cv, infatti, sembra essere proprio il propulsore giusto per regalare a questo scafo tipiche qualità connesse alle sue limitate dimensioni. Insomma un’imbarcazione entry level, adatta al primo contatto con il mondo della nautica per chi, fino al giorno prima, era prigioniero dello stabilimento balneare. Ma, soprattutto, adatta a chi se ne vuole liberare di quella prigionia per conquistare la libertà di navigare negli orizzonti liberi, abbastanza lontani dalla costa per sentirsi navigatori con una barca che permette di iniziare ad affrontare il mare, quello vero pur senza esagerare. Le dimensioni sono limitate e, per questo, non si possono certo progettare grandi traversate. PICCOLA MA RAZIONALE Le condizioni meteo nel giorno della prova in mare non sono le migliori per uno scafo che non arriva neppure ai 6 metri. Onde di un metro e anche piuttosto corte mettono subito alla prova una carena che, appunto, non ha le dimensioni adatte. Un mare duro, insomma, che non è il massimo per la migliore qualità della vita a bordo e con le creste che riescono a dare “schiaffi” allo scafo. E a costringere a moderare la velocità. Meglio una bella giornata di luglio o agosto, quindi, per godere ottobre 2022 | VELA E MOTORE 105

108 VELA E MOTORE | ottobre 2022 PROVA ACCOGLIENTE E VELOCE SEA RAY SPX 230 Barca robusta e sportiva che non disdegna di offrire elementi raffinati come le rifiniture di classe mentre le prestazioni sono in linea con il carattere. Con un Mercury da 250 cv tocca 40 nodi di velocità massima, meno di 4 secondi per la planata e grandi doti di agilità LUOGO PROVA Golfo di Mandelieu La Napoule METEO onda corta, vento 15 nodi

ottobre 2022 | VELA E MOTORE 109 Tester Tomas Gazo velaemotore@sport-com.it Un barchino tutto pepe. Il Searay 230 SPX è un natante (la lunghezza fuori tutto è di 7,12 metri) ma già la figura e l’assetto da fermo fanno presagire un bel carattere sportivo. E, per gli appassionati del genere, anche la struttura stessa della coperta è in grado di attirare gli amanti della nautica “yankee”: il pozzetto diviso in due e separato dalla doppia consolle. Ma non è soltanto il feeling sportivo ad attirare. La rifinitura in bianco panna e grigio con impunture rosse a rilievo offrono una sensazione di eleganza e raffinatezza confermata dal livello qualitativo di tutto la barca. In fondo una scelta originale su uno scafo che non punta le sue carte sull’eleganza ma sui livelli prestazionali e sulla funzionalità in grado di offrire anche con un fuoribordo dalla potenza limitata. Con questo modello del cantiere americano l’estate è destinata a velocissime corse sull’acqua, a funambolici esercizi sugli sci e su altrettanto veloci corse alla scoperta delle baie con l’acqua più blu. ROBUSTEZZA E FUNZIONALITÀ IN COPERTA La prima impressione, una volta saliti a bordo, è quella di una barca robusta e accurata. E quell’impressione non viene tradita. Anche questomodello del cantiere statunitense conferma di essere affidabile: neppure l’onda corta offerta per la prova nel golfo di Mandelieu, in Francia, riesce a far scricchiolare lo scafo a riprova di una costruzione senza difetti. E questa qualità risalta ancor di più in condizioni di mare dove è normale che una barca di modeste dimensioni “soffra” le onde corte. Vero è, appunto, che diventa necessario ridurre i giri del Mercury Verado 250 cv a poppa ma la carena conferma comunque le sue peculiari qualità di rigidità. D’altronde non è certo una barca per affrontare le burrasche e le rifiniture da definirsi quasi “leziose” se non raffinate ne denunciano il carattere. Che, comunque, può vantare velocitàmassima prossime ai 40 nodi anche se, nel caso della prova, ne ha offerto “soltanto” 38. L’andatura di crociera non è da meno con 16/17 nodi costanti a 3.400 giri motore e con un consumo che si aggira attorno ai 24 litri/ora. Insomma una barca sportiva ma non per questo assetata di carburante. E il carattere sportivo lo conferma pure raggiungendo la planata in una manciata di secondi, meno di 4. Il minimo di planata, invece, si evidenzia inferiore ai 10 nodi al regime di 2.350 giri e con un consumo di 17 litri/ora. Questo 230 sente subito le variazioni del timone e reagisce senza violenza

PROVA 112 VELA E MOTORE | ottobre 2022

ottobre 2022 | VELA E MOTORE 113 Tester Giuseppe Orrù velaemotore@sport-com.it MECCANICA DI PRECISIONE SUZUKI DF140B, DF115B E DF100C Suzuki ha presentato tre nuovi motori fuoribordo di media potenza a comandi meccanici: DF140B, DF1115B e DF100C. Sono più veloci, più sprintosi e consumano meno. Ideali per i professionisti del mare LUOGO PROVA Baveno (Lago Maggiore) METEO Lago piatto, assenza di vento Mentre la tendenza, anche nella nautica è quella di utilizzare l’elettronica ovunque, anche a bordo di unità sempre più piccole, Suzuki ha presentato tre motori di media potenza a comandi meccanici. Si chiamano DF140B, DF1115B e DF100C e sono ideali per imbarcazioni da 16 a 20 piedi. La casa giapponese, in quanto ad elettronica, continua a sfornare novità, sempre più user friendly, per i suoi motori che riescono a interfacciarsi al meglio con il pilota, comunicando dati, informazioni, consumi ed eventuali anomalie. Ma sa bene che sussiste una fetta di utenti che predilige i fuoribordo a comandi meccanici e a media potenza, soprattutto tra chi va per mare per lavoro e fa tante ore di navigazione. I tre nuovi modelli, da 100 a 140 cv, arrivati da poco sul mercato italiano, portano comunque una serie di accorgimenti e novità che migliorano il comfort in navigazione e, soprattutto, guardano al portafogli di chi utilizza il motore tutto l’anno, non di certo solo per un tuffo domenicale nella baia appena fuori dal porto. Sono tre motori più silenziosi e più sprintosi, con performance migliorate a fronte di una diminuzione dei consumi e una manutenzione molto più semplificata. Un’altra novità, di cui in casa Suzuki vanno fieri, è il fatto che pur non essendo il top di gamma monteranno di serie il “Suzuki Microplastic collector”, lo speciale filtro che trattiene le microplastiche catturate nell’acqua utilizzata per il raffreddamento. La prima novità è sotto la calandra e permette di consumare meno. I tre nuovi fuoribordo Suzuki hanno un monoblocco in alluminio con architettura 4L da 2.045 cc, con un rapporto di compressione 10,6:1: questo significa una combustione migliore, quindi un minor dispendio di carburante, velocità maggiori e accelerazioni più decise. Dall’esterno, invece, i nuovi fuoribordo appaiono diversi, grazie alla calandra ridisegnata, a cui Suzuki ha inserito una presa d’aria per migliorare l’afflusso e la separazione dell’acqua nebulizzata. Hanno inserito anche un risonatore, che fa da silenziatore e riduce la rumorosità dei motori a tutti i regimi. Il design è piùmoderno, in linea con quello dei modelli di potenze maggiori. MANUTENZIONE SEMPLIFICATA Durata e affidabilità sono i punti forti dei nuovi motori. Oltre a una nuova copertura del propulsore, Suzuki ha anche migliorato l’efficienza del flusso dell’olio del cambio. E dato che l’olio è uno dei punti principali di una corretta manutenzione, i progettisti hanno cambiato la posizione del filtro e allargato il diametro dell’apertura per l’indicatore di livello del lubrificante. In questo modo la manutenzione è più semplice: quando è necessario sostituirlo, il foro permette d’inserire un tubo del cambio olio più grande. È di facile accesso e ispezione anche il filtro carburante, aggiunto a tutti i tre nuovi modelli, che protegge il motore in caso nel serbatoio finisca carburante contaminato da acqua. I motori, secondo Suzuki, sono «la scelta di potenza ideale per un’ampia gamma di imbarcazioni da utilizzare inmare o nelle acque interne». Un concetto che spiega meglio Paolo Ilariuzzi, direttore di Suzuki Moto Marine: «Questi motori sono a completamento di una gamma che ha già visto un rinnovamento l’anno scorso, con le analoghe potenze con comando elettronico, e che rispondono a una specifica esigenza del mercato che predilige comunque ancora dei motori dall’ottima affidabilità, con comando meccanico, anche per tenere i costi di acquisto più bassi rispetto a quelli elettronici». SUBITO IN PLANATA Le acque calme del Lago Maggiore sono state lo scenario in cui abbiamo provato i nuovi arrivati. Il DF140B era montato su un Focchi 640, un gommone da lavoro, con la coperta completamente sgombra, salvo la plancia; il DF115B spingeva un gommone Marshall M4, mentre il DF100C era a poppa di un Idea 58 wa, un classico daycruiser per famiglie. La premessa, prima di salire a bordo, è che «il rapporto di

SPORT | DÉFI AZIMUT MATRIMONIO ALGIRODELMONDO 116 VELA E MOTORE | ottobre 2022 Foto: ILPVision - Charles Drapeau / GUYOT environnement - Team Europe

The Ocean Race e Imoca 60. Due pilastri della vela oceanica che era inevitabile si sarebbero incontrati, prima o poi. Da una parte, la regata attorno al mondo per antonomasia, perché si disputa in equipaggio, a tappe, e affonda le sue origini nella celebre Whitbread del 1973-’74; dall’altra, la classe di barche che oggi non ha paragoni per una competizione che prevede la circumnavigazione a vela del globo. Fino a poche settimane fa tutto questo era un progetto, già scritto sulla carta, ma ancora tutto da vedere. Ora è realtà. Il matrimonio tra The Ocean Race e Imoca 60 sarà ufficiale il 15 gennaio prossimo, quando il giro del mondo partirà da Alicante, in Spagna (terminerà il primo luglio, a Genova, dopo che gli equipaggi avranno fatto sosta a Capo Verde, Sudafrica, Brasile, Stati Uniti, Germania e Olanda). Nel frattempo, però, si è celebrata una grande festa di fidanzamento. È accaduto a Lorient, in Bretagna (Francia), dove si è disputata la Défi Azimut, regata del calendario della classe Imoca 60, alla quale hanno preso parte, appunto, anche cinque team iscritti alla The Ocean Race. L’ANTEPRIMA DI THE OCEAN RACE L’idea di aprire la regata attorno al mondo, a tappe e in equipaggio, alle barche della classe Imoca 60, è stata geniale. Queste sono imbarcazioni che rappresentano la prima linea delle competizioni oceaniche, come innovazione e diffusione. Sono dei violini per concerti heavy metal, sono mezzi sofisticati e moderni, per certi versi delicati, ma adatti per le tempeste dell’Atlantico del nord e degli oceani del sud. I matrimoni, però, si fanno in due. L’utilizzo degli Imoca 60 è quasi sempre stato limitato alle regate in solitario (prima fra tutte il Vendée Globe, il giro del mondo in solitario, senza scalo) o in equipaggio ridotto di due persone. The Ocean Race, ora, apre loro nuove frontiere; perché, portati in equipaggi di quattro o cinque persone, possono scoprire potenzialità mai pensate prima (o, quantomeno, solo teorizzate). Solo per fare un esempio: in estate, in un semplice trasferimento da Newport (Stati Uniti) a Concarneau (Francia), quindi non in assetto da regata spinta, 11th Hour Racing dello skipper Charlie Enright, con a bordo Francesca Clapcich, Jack Bouttell, Simon Fisher e Amory Ross (uomo media), ha percorso 560,54 miglia in 24 ore, 20,83 miglia in più rispetto al record ufficiale di un 60 piedi (appartenete a Hugo Boss di Alex Thomson che lo stabilì nel 2018, guarda caso in equipaggio). La velocità, in generale, è uno dei lati sexy degli Imoca 60 e, alla Défi Azimut, giunta quest’anno alla 12esima edizione, è messa in risalto. La manifestazione ha un formato Il prossimo gennaio parte The Ocean Race, la regata attorno al mondo a tappe, alla quale parteciperanno per la prima volta gli Imoca 60 condotti in equipaggio. La Défi Azimut disputata in Bretagna ha offerto un prologo di questo nuovo confronto di Andrea Falcon ottobre 2022 | VELA E MOTORE 117 Il pozzetto dell’Imoca 60 Guyot EnvironnementTeam Europe con quattro persone d’equipaggio contemporaneamente in azione in uno spazio ristretto. Una scena di vita di bordo che diventerà la normalità alla prossima The Ocean Race.

120 VELA E MOTORE | ottobre 2022 SPORT | INTERVISTA IO BERTELLI INOCEANO «Iniziare a lavorare con Luna Rossa è stata una fortuna, ma poi la posizione va guadagnata sul campo». Giulio Bertelli ha lasciato il posto sicuro per andare a inseguire il suo sogno: regatare nella The Ocean Race di Andrea Falcon Foto Sailing Energy/The Ocean Race

ottobre 2022 | VELA E MOTORE 121 Per uno che ha 32 anni e fa Bertelli di cognome (sì, è figlio di quel Patrizio lì - l’amministratore delegato di Prada e patron di Luna Rossa - e di Miuccia Prada) non è credibile dire: “Si è fatto da solo”. Eppure è proprio così. Anzi, per Giulio Bertelli il nome di famiglia a volte rappresenta un ostacolo. Colpa di chi lo ritiene un raccomandato o di chi, magari, spera di approfittarsi di lui. Ma Giulio Bertelli ha le idee ben chiare, sa cosa vuole fare e, soprattutto, sa dove vuole andare: in oceano, nei mari del sud. Molto riservato e poco social, lavora a testa bassa, si fa la sua gavetta e, il prossimo gennaio, realizzerà il sogno di partire finalmente per la regata attorno al mondo, a tappe: laThe Ocean Race, a bordo dell’Imoca 60 Biotherm, costruito dal cantiere italiano Persico per lo skipper francese Paul Meihlat. Lo abbiamo intervistato a Lorient, in Bretagna, dove con il suo team ha preso parte alla Le Défi Azimut, proprio in preparazione del giro del mondo. Provi a nasconderti, ma poi c’è sempre qualcuno che ti stana. Alla presentazione degli equipaggi che parteciperanno alla prossima regata oceanica The Ocean Race, lo skipper PaulMeihlat ti ha ringraziato pubblicamente per il tuo lavoro. Ti ha fatto piacere? «Faccio questo lavoro da dieci anni. Sono un velista professionista, ma allo stesso tempo attento all’aspetto tecnico, con competenze che si allargano fino a costruzione, componentistica e sviluppo tecnologico. Sono una persona schiva per natura, ancora di più nell’ambiente della vela, viste le mie origini familiari». Bisogna dire che fino a oggi sei riuscito a non farti notare. Facciamo un riassunto delle puntate precedenti? «Ho iniziato a lavorare in Coppa America quando avevo 22 anni, con la preparazione dell’AC72 Luna Rossa (il catamarano di 22 metri utilizzato per l’America’s Cup del 2013 a San Francisco, n.d.r.). Ero impegnato a lavorare nello shore team, allo sviluppo tecnico. Da là mi sono creato una carriera in quell’ambito, culminata nell’ultima edizione della Coppa (disputata nel 2021 ad Auckland con gli AC75, i monoscafi volanti sui foil, n.d.r.)». Hai avuto la possibilità di regatare sull’AC75 della Coppa America? «Insieme ad altri velisti abbiamo navigato ad Auckland su Luna Rossa e siamo stati importanti per lo sviluppo della barca nei mesi precedenti l’inizio della Prada Cup. Io mi occupavo dello sviluppo dell’HMI (Human Machine Interface, interfaccia uomo-macchina, n.d.r.) per i componenti e i supporti tecnologici che servivano a gestire il volo della barca, sotto il responsabile dellameccatronicaGilbertoNobili. Poi, giustamente, abbiamo ceduto il posto a grinder più forti e velisti più abili, ma che nella fase iniziale avevano magari un po’ meno da dire su come mettere a punto la barca». Come nasce l’interesse per la tecnologia? «Ho sempre avuto una forte passione per i Giulio Bertelli, 32 anni, è velista professionista con una forte competenza nel settore delle tecnologie applicate alle barche da regata. Figlio di Patrizio Bertelli, il patron di Luna Rossa, e di Miuccia Prada, ha lavorato a tre campagne di Coppa America. La sua vera passione sono le competizioni oceaniche e il suo sogno è regatare in un giro del mondo. Il prossimo gennaio sarà alla partenza di The Ocean Race a bordo dell’Imoca 60 Biotherm (sotto) dello skipper francese Paul Meihlat. Foto Alexander Champy-McLean/The Ocean Race

p.i. 19/10/2022 ISSN 0042-3181 ARTE E GREEN Dal mare e dai rifiuti le originali opere di Pam Longobardi e Cynthia Minet DESIGNER Brunello Acampora Il direttore d'orchestra con la matita magica al timone di Victory Design LE ALTRE PROVE Baltic Path - X-Yachts X56 - Bénéteau Swift Trawler 48 - Invictus GT320S - Jeanneau Merry Fisher 605 Serie2 - Sea Ray SPX 230 Suzuki DF140B, DF115B e DF100C NUMERO 10 • OTTOBRE 2022 • MENSILE • ANNO 100 • € 7,00 • VELAEMOTORE.IT VELA E MOTORE DAL 1923 AMER 120 MODERNITÀ, DESIGN E SOSTENIBILITÀ SOPRA E SOTTO L’ACQUA COVER STORY ANTEPRIMA GIRO DEL MONDO Alla Défi Azimut i nuovi Imoca 60 in prima linea alla The Ocean Race ESCLUSIVA

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