Vela e Motore

ottobre 2022 | VELA E MOTORE 109 Tester Tomas Gazo velaemotore@sport-com.it Un barchino tutto pepe. Il Searay 230 SPX è un natante (la lunghezza fuori tutto è di 7,12 metri) ma già la figura e l’assetto da fermo fanno presagire un bel carattere sportivo. E, per gli appassionati del genere, anche la struttura stessa della coperta è in grado di attirare gli amanti della nautica “yankee”: il pozzetto diviso in due e separato dalla doppia consolle. Ma non è soltanto il feeling sportivo ad attirare. La rifinitura in bianco panna e grigio con impunture rosse a rilievo offrono una sensazione di eleganza e raffinatezza confermata dal livello qualitativo di tutto la barca. In fondo una scelta originale su uno scafo che non punta le sue carte sull’eleganza ma sui livelli prestazionali e sulla funzionalità in grado di offrire anche con un fuoribordo dalla potenza limitata. Con questo modello del cantiere americano l’estate è destinata a velocissime corse sull’acqua, a funambolici esercizi sugli sci e su altrettanto veloci corse alla scoperta delle baie con l’acqua più blu. ROBUSTEZZA E FUNZIONALITÀ IN COPERTA La prima impressione, una volta saliti a bordo, è quella di una barca robusta e accurata. E quell’impressione non viene tradita. Anche questomodello del cantiere statunitense conferma di essere affidabile: neppure l’onda corta offerta per la prova nel golfo di Mandelieu, in Francia, riesce a far scricchiolare lo scafo a riprova di una costruzione senza difetti. E questa qualità risalta ancor di più in condizioni di mare dove è normale che una barca di modeste dimensioni “soffra” le onde corte. Vero è, appunto, che diventa necessario ridurre i giri del Mercury Verado 250 cv a poppa ma la carena conferma comunque le sue peculiari qualità di rigidità. D’altronde non è certo una barca per affrontare le burrasche e le rifiniture da definirsi quasi “leziose” se non raffinate ne denunciano il carattere. Che, comunque, può vantare velocitàmassima prossime ai 40 nodi anche se, nel caso della prova, ne ha offerto “soltanto” 38. L’andatura di crociera non è da meno con 16/17 nodi costanti a 3.400 giri motore e con un consumo che si aggira attorno ai 24 litri/ora. Insomma una barca sportiva ma non per questo assetata di carburante. E il carattere sportivo lo conferma pure raggiungendo la planata in una manciata di secondi, meno di 4. Il minimo di planata, invece, si evidenzia inferiore ai 10 nodi al regime di 2.350 giri e con un consumo di 17 litri/ora. Questo 230 sente subito le variazioni del timone e reagisce senza violenza

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