Vela e Motore 11-2018

novembre 2018 Vela e Motore 117 uno slancio modesto, diciamo dallo stile un po’ datato per il 2003, anno di nascita del modello. Il gusto è quello classico, una di quelle barche che guardi e che non ti stan- chi perché va oltre le mode. Spesso lo scafo è blu, in gelcoat, e negli anni è necessario pensare a una riverniciatura per rinvigorirlo. La struttura dello scafo è classica: lamina- zione manuale con controstampo incollato e fascettato nella zona della deriva. Molte di queste barche hanno girato il mon- do, anche perché sono facili da condurre in due e non vi sono cronici difetti strutturali, l’es- senziale è non andare a scogli. La coperta Il ponte è stato ottimizzato dal designer Frank Darnet creando uno spazio prendisole a poppa, l’alloggio della zattera sotto allo specchio di poppa a ribalta (non proprio immediato), ampi gavoni a poppa, cala vele a prua, pro- fondo gavone dell’àncora. Si apprezzano i dettagli come la massiccia falchetta in teak, i pochi gradini per entrare in pozzetto, l’ampio musone dell’àncora. Il teak sui passavanti può richiedere un serio intervento se è stato mal tenuto, come ad esempio i chiodini che sporgono dalle doghe. Il pozzetto prevede un tavolo fisso e timone- ria a murata su un sedile da pilota. Di certo non è uno stile che piace al regatante, ma in crociera va più che bene, tranne quando la seduta tende a incastrarsi sotto alcune rientranze laterali. Da qui, comunque si comanda bene la barca che ha avvolgitori elettrici e randa nel boma o nell’albero. Il sistema non è sempre affi- dabile, in particolare quello nel boma, che richiede un angolo preciso, cosa non facile durante una mareggiata. Interni e impianti L’interno è luminoso, con buone altezze e fun- zionale. La dinette è divisa in due living e la cucina a U, molto ergonomica, ospita tutti gli accessori. Lungo il corridoio, tra il salone e la cabina armatoriale di poppa, c’è un bagno giornaliero e la cabina dello skipper con la lavatrice, perché la barca nasce anche per il mercato del charter di lusso. A prua due cabi- ne con letti a murata con bagni dedicati. Nel complesso il Bénéteau 57 è proposto in di- versi layout per ospitare da 5 a 9 passeggeri. Per una barca da viaggio gli impianti sono adeguati, grande autonomia grazie alla ri- serva d’acqua, un po’ più modesta (lt 480) per il carburante (esiste un terzo serbatoio optional da 200 litri), considerando la mo- torizzazione importante (Yanmar da 160 cv). La sala macchine è grande e presenta aper- tura frontale e laterale, solo l’accesso al generatore è un po’ sacrificato. Sul modello in prova era stata effettuata una modifica all’astuccio dell’elica, inserendone uno lu- brificato a olio e con tre boccole, eliminando l’anomalo consumo della boccola esterna, in quanto l’asse e l’elica pesano molto. La prova La barca ha molta tela, circa 175 mq che con un dislocamento di circa 21.000 kg sono anche ben proporzionati in crociera. Il genoa è grande e serve una trinchetta per i venti medio forti, mentre se è presente la 1. La vista da poppa del grande pozzetto. 2. La tuga ha diverse finestrature, ma è pulita. 3. La dinette e l’ampio carteggio. 4. L’armatoriale a poppa è molto grande. Sotto al letto ci sono i serbatoi del carburante. 5. La dinette con divano a U, tavolo da pranzo amovibile e due poltrocine. 6. Ottime le dimensioni della cucina. 3 4 5 6

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