Negli anni 80/90 i cantieri hanno costruito molti modelli tra 13 e 15 metri pensati sia per la crociera che per il charter. Questo tipo di barche con “molte cabine” si è quindi diffuso ed è diventato protagonista nelle flottiglie di mezzo mondo.
I modelli più riusciti sono il Kiss 47, il Sun Magic 44, il Feeling 13.50, il Gib Sea 442 e il Sun Odyssey 51. Oggi queste barche stanno tornando di moda, perché hanno costi di acquisto relativamente contenuti, sono comode, versatili e risultano quindi adatte alle scuole di vela e a chi le utilizza per il noleggio.
Un modello che ha avuto un successo particolare è stato il Sun Odyssey 44, prodotto in circa 420 esemplari dal 1987 al 1993, ma che fino al 1990 era chiamato Sun Magic 44. Disegnato da Daniel Andrieu, come il Sun Light, che riscosse notevole successo per il cantiere, veniva offerto nella versione Proprietaire con tre cabine, Team con quattro cabine (di cui una a tre letti a poppa) o Export per la regata con albero maggiorato di due metri.
La carena è molto simile alle barche della concorrenza e ha moderati slanci, ma linee Ior (International Offshore Rule) un po’ gonfiate, quindi ancora con baglio massimo al centro, poppa stretta, timone importante con un piccolo skeg e deriva dal profilo ellittico e di dimensioni importanti.
COSTRUZIONE
Lo scafo ha una costruzione tradizionale, che non prevede l’uso di controstampi, rendendo quindi la barca un monolite. Il ragno delle strutture dei madieri è fitto e la sentina è abbastanza profonda da contenere i serbatoi dell’acqua, concentrando così i pesi in basso.
Rispetto al Sun Magic 44, il Sun Odyssey 44 era più leggero e poteva anche avere la pinna in piombo se in abbinamento con un albero maggiorato, risultando quindi sempre più veloce.
Sulla serie Sun Odyssey sono stati aggiunti gli osteriggi in murata apribili che, su alcune barche, sono stati fonte di infiltrazioni e anche affondamento, se dimenticati aperti. Per questo motivo si trovano modelli con gli osteriggi sigillati.
La coperta offre passavanti generosi rivestiti in teak, un gavone àncora con verricello su mensola, (che però limita la lunghezza della catena) e la predisposizione per la trinchetta. Le manovre veliche sono sia all’albero sia in coperta e molte barche installano l’avvolgiranda Z Spars. In pozzetto sono ricavati due gavoni modesti.
Di fatto, Il Sun Odyssey 44 rappresenta il primo esempio di barca confortevole e veloce, un cruiser-racer degli anni ‘90 che ha segnato le basi per le barche moderne. L’attrezzatura è Harken o Harken Barbarossa e si possono avere 6 o 8 winch nel caso siano installati il circuito spinnaker o la trinchetta. Non tutti però sono self-tailing.
PROVA
La carena è reattiva e veloce ad ogni andatura, ma predilige la bolina con vento medio.
Il passaggio sull’onda è abbastanza morbido e basta poggiare qualche grado per avere velocità sopra i 7 nodi con 12 di vento fresco. A motore la velocità è sui 6,5 nodi in crociera. La manovrabilità in porto è buona e non richiede l’elica di prua.
INTERNI E IMPIANTI
Gli interni sono un punto forte: la sensazione è di essere a bordo di una barca molto grande, ma se si tratta dei modelli ex-charter, si noterà subito una forte usura di legni e paglioli, che saranno da rifare. L’essenza usata è il teak e l’ebanisteria è ricca di masselli e porte.
Il salone è a sinistra e la cucina è lungo murata; interessante la cabina di poppa di dritta che prevede un terzo letto, ideale per un bambino.
A prua, oltre alla solita cabina a V, c’è l’opzione per avere due locali bagno, di cui uno ad uso doccia, oppure una cabina con letti a castello. Ogni cabina è dotata di lavandino, una soluzione che non ha trovato riscontro e il lavandino finisce per fare da portaoggetti. La versione 2 cabine è rara, così come quella a deriva mobile parziale con pescaggio da metri 2,53.
Gli impianti sono un po’ il punto debole, perché mostrano tutta la loro età. Non è raro dover investire in ricambi, in particolare per le toilette e il motore che può essere un Perkins Prima o uno Yanmar, con potenze da 44 a 55 cv.
Al motore si accede molto bene, le batterie sono ubicate tra i due letti di poppa sotto al pozzetto. La timoneria è ad asta rigida, molto efficace e veloce da controllare. L’elettronica è spesso Autohelm e mancano radar e Gps, che sono in genere stati aggiunti poi dai successivi proprietari. L’autonomia non è tanta, con 440 litri di gasolio, ma molte unità hanno generatore e dissalatore.
L'ARMATORE TIPO
Per chi vuole una barca comoda, veloce, robusta e mette in conto la possibilità di dover fare dei massicci interventi di ammodernamento.
I dati
Lunghezza f.t. m 13,60
Lunghezza scafo m 13,10
Larghezza m 4,23
Immersione m 2,10
Dislocamento a pieno carico kg 10.500
Zavorra kg 3.650
Superficie velica m² 98.30
Alberi 1
Motore cv 44/55
Serbatoio carburante lt 440
Serbatoio acqua lt 120
I difetti
L’usura degli interni se viene dal mercato charter. Vetustà impianti e motore, se originale. L’avvolgiranda non è sempre apprezzato.
COSTI DI MANIFESTAZIONE E INTERVENTI IN CANTIERE
(Prezzi riferiti all’Alto Tirreno)
Nuove vele € 7.500
Pozzetto in teak € 3.500
Revisione motore € 4.500
Sostituzione tappezzeria € 7.500
Antivegetativa (2 mani matrice dura)
Liguria € 1.300 - Friuli € 1.050 - Lazio € 1.200
Varo, alaggio, taccatura
Liguria € 1200 - Friuli € 650 - Lazio € 750
Costo annuale posto barca
Liguria € 11.000
Triveneto € 5.500
Calabria € 5.500
Quotazione da 35.000 a 60.000
In un momento come quello attuale fare una stima del reale prezzo di mercato (quello a cui vengono le barche vengono effettivamente vendute) non è facile.
La quotazione parte intorno ai € 35.000 e arriva a € 60.000 per un modello più recente tenuto meglio.