Test De Antonio 28 Open: come naviga, pregi e difetti

Sfiora gli otto metri il walk around del cantiere De Antonio che offre la possibilità di aggiungere a poppa una piattaforma da bagno di 50 cm. I due fuoribordo “scompaiono” sotto al prendisole

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Un giocattolo impertinente. Se non si richiamasse alla fanciullezza sarebbe questa la definizione più azzeccata per il D28 Open, il modello entry level del cantiere spagnolo De Antonio. Secondo la normativa italiana è da classificare come natante,quindi un day cruiser dedito soprattutto alla vacanza. Ma questo natante ha un bel “caratterino”, tale da soddisfare anche le pulsioni dell’appassionato della velocità sull’acqua. Le prestazioni sono interessanti, e non solo: a queste si aggiungono un’importante qualità di costruzione, una pregevole cura delle finiture e una concreta robustezza.

Non si può tralasciare un’altra singolare caratteristica che segna tutta la produzione del cantiere iberico: la scelta dei motori fuoribordo che, però, sono invisibili, nascosti a poppa da una copertura e con la presenza della plancetta. Dopo aver annullato il gap dei consumi e del rumore rispetto alle altre tipologie di propulsori, è stato quindi eliminato anche il tipico svantaggio dei fuoribordo. E il D28 Open, come i suoi “fratelli” maggiori, gioca alla grande con la concorrenza entrobordo.

In navigazione

I due Mercury da 175 cavalli l’uno spingono questo scafo di 8 metri ma senza esagerare. Nel senso che dimostra più potenza e grinta che aggressività senza controllo e, grazie a questa sua peculiarità, regala anche e soprattutto sicurezza.

A bordo il rumore sembra soffocato, nonostante la motorizzazione, perché i due propulsori sono invisibili. Pur avendo un comportamento pacato, il divertimento non manca, anzi. Il D28 Open diverte soprattutto nell’ambito dell’agilità e della velocità. Già la velocità massima (oltre i 35 nodi con 5 persone a bordo) la dice lunga sul suo carattere, confermato dall’andatura di crociera che è felicemente oltre i 23 nodi (23,5 per la precisione) a 4.400 giri e con il consumo a circa 60 litri/ora. La planata viene raggiunta in meno di 6 secondi a 16 nodi mentre il limite per tenere la prua “fuori dall’acqua” è a 14 nodi che, con i flap abbassati, scende a meno di 12.

Oltre alle prestazioni valgono soprattutto la sua prontezza di risposta ai cambi di direzione, ovviamente legate al tipo di motorizzazione. La timoneria è dolce e progressiva, sempre in grado di essere controllata senza manovre violente o anche soltanto sforzose. La virata sembra mettere lo scafo sui binari ed evidenzia il corretto posizionamento dei propulsori grazie all’assenza di cavitazione. Il mare del golfo di Barcellona per l’occasione è calmo ma le onde autoprodotte testimoniano il livello qualitativo della carena, come per i fratelli maggiori, disegnata dal patron Marc De Antonio: morbida e sicura, mai in grado di mettere a rischio la qualità della vita di bordo.

E a bordo la vita è facile grazie agli spazi regalati dalla scelta motoristica e alla coperta standard con Flexiteek, che offre un tocco d’eleganza e rende piacevole camminare a piedi nudi. La plancetta di poppa, corredata della scaletta a scomparsa spazia per tutta la larghezza dello specchio e circonda l’area solarium, realizzata sopra il vano che nasconde i due Mercury: e non è una zona ristretta, ma capace anche di accogliere tre amanti della tintarella.

Proseguendo verso prua un tavolo permette piacevoli riunioni agli ospiti, mentre la consolle è ricca di tutti i comandi possibili. In questa zona viene privilegiata la funzionalità e la comodità per gli ospiti, il tavolo è infatti rimovibile per trasformare tutta la prua in un grande solarium.Nella parte prodiera della consolle è infine situato l’accesso a un locale toilette completo: ovviamente non è e non potrebbe essere grande, ma è adeguato alle necessità quotidiane.

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La storia del cantiere

De Antonio Yachts viene fondato a Barcellona, Spagna, nel 2012 da Marc De Antonio, fino a quel momento responsabile di uno studio di design, e Stanislas Chemielewski, origine polacca ma nato in Svizzera, designer come il socio ed entrambi amanti del mare. L’azienda inizia la sua attività con il D23 Open, il modello d’esordio, che attualmente non è più in produzione, ha avuto un successo commerciale certificato da 25 unità vendute. Un inizio in sintonia con la filosofia e i progetti dei due progettisti. «Il nostro obiettivo – racconta De Antonio – era costruire imbarcazioni dalle linee pulite, moderne e innovative con soluzioni tecniche d’avanguardia».

Attualmente la produzione del D28 e del D 42, dapprima iniziata in Portogallo, è situata in Polonia, mentre sempre in Portogallo vengono realizzati gli scafi del 34 e del 46. «A Barcellona abbiamo il settore tecnico e commerciale – spiega De Antonio – che verifica anche il controllo degli scafi effettuato in cantiere, sempre qui consegniamo la barca finita al cliente e organizziamo il trasporto nella località scelta dall’armatore».

Il brand attualmente può contare su sessanta scafi all’anno che sono presenti sul mercato europeo e spagnolo in particolare. «In Catalogna abbiamo tre dealer – prosegue – e siamo anche presenti nel sud della Francia e negli Stati Uniti: è un mercato in crescita e, infatti, saremo al prossimo salone di Miami». Ma, negli obiettivi del cantiere iberico, non poteva mancare il Mediterraneo e la sua principale “porta” di accesso, l’Italia. «Il mercato italiano è davvero molto interessante – ammette Marc – però, fino ad ora, non avevamo dealer, per noi in Italia non esisteva nessuna entratura commerciale e abbiamo iniziato con il distributore Pedetti Yacht».

Gli scafi catalani avranno un impatto particolare in Mediterraneo: sono gli unici ad avere la motorizzazione fuoribordo per barche anche oltre la misura dei natanti. «La scelta motoristica è stata condizionata da vari fattori – spiega –, i consumi sono in linea con gli altri tipi ma non rubano spazio e volumi all’interno, mentre necessitano di minore manutenzione e i ricambi sono facili da reperire».

Scheda tecnica

Prezzo di listino

Euro 89.900 Prezzo Iva esclusa franco cantiere senza motori (i motori della prova non sono più a listino).

I dati

Lunghezza f.t.m 7,99

Lunghezza con piattaforma optional m 8,49

Larghezza m 2,95

Pescaggio m 0,50

Dislocamento kg 2.500

Serbatoio carburante lt 420

Serbatoio acqua dolce lt 70

Motori provaMercury Verado 2 x 175 cv

Progetto Ufficio tecnico del cantiere

Indirizzi

Cantiere De Antonio, Barcellona (Spagna), In Italia: Pedetti Yacht, Lavagna (Ge), tel. 0185 370164 – www.pedettiyacht.com

Dotazioni standard

Scafo bianco; cuscini e rivestimenti Morbern Sundance; ponte in teak sintetico Flexiteek; set di due parabordi (modello special D28); supporto àncora, ancora, catena e verricello elettrico; gallocce a scomparsa in alluminio; luci di navigazione LED Lopolight; rivestimento in carbonio su prua e fiancate; tavolo a poppa; navigation system Simrad GO7 XSR (7") con ecoscandaglio HDI; tavolo pieghevole a prua; impianto audio Fusion RA55 (+2 altoparlanti); scaletta da bagno; pompe di sentina; tientibene con finiture Morbern Sundance; doccetta sul ponte; asta portabandiera; bagno completo (wc elettrico).

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