De Antonio Yachts viene fondato a Barcellona, Spagna, nel 2012 da Marc De Antonio, fino a quel momento responsabile di uno studio di design, e Stanislas Chemielewski, origine polacca ma nato in Svizzera, designer come il socio ed entrambi amanti del mare. L’azienda inizia la sua attività con il D23 Open, il modello d’esordio, che attualmente non è più in produzione, ha avuto un successo commerciale certificato da 25 unità vendute. Un inizio in sintonia con la filosofia e i progetti dei due progettisti. «Il nostro obiettivo – racconta De Antonio – era costruire imbarcazioni dalle linee pulite, moderne e innovative con soluzioni tecniche d’avanguardia».
Attualmente la produzione del D28 e del D 42, dapprima iniziata in Portogallo, è situata in Polonia, mentre sempre in Portogallo vengono realizzati gli scafi del 34 e del 46. «A Barcellona abbiamo il settore tecnico e commerciale – spiega De Antonio – che verifica anche il controllo degli scafi effettuato in cantiere, sempre qui consegniamo la barca finita al cliente e organizziamo il trasporto nella località scelta dall’armatore».
Il brand attualmente può contare su sessanta scafi all’anno che sono presenti sul mercato europeo e spagnolo in particolare. «In Catalogna abbiamo tre dealer – prosegue – e siamo anche presenti nel sud della Francia e negli Stati Uniti: è un mercato in crescita e, infatti, saremo al prossimo salone di Miami». Ma, negli obiettivi del cantiere iberico, non poteva mancare il Mediterraneo e la sua principale “porta” di accesso, l’Italia. «Il mercato italiano è davvero molto interessante – ammette Marc – però, fino ad ora, non avevamo dealer, per noi in Italia non esisteva nessuna entratura commerciale e abbiamo iniziato con il distributore Pedetti Yacht».
Gli scafi catalani avranno un impatto particolare in Mediterraneo: sono gli unici ad avere la motorizzazione fuoribordo per barche anche oltre la misura dei natanti. «La scelta motoristica è stata condizionata da vari fattori – spiega –, i consumi sono in linea con gli altri tipi ma non rubano spazio e volumi all’interno, mentre necessitano di minore manutenzione e i ricambi sono facili da reperire».