21 July 2020

Test Hanse 548, come naviga: pregi e difetti

Long cruiser con spazi e volumi da record, ha un bel pozzetto libero da manovre con tanto di prendisole sulla tuga. Facile da condurre anche in coppia, ha interni con layout versatili con tre o quattro cabine doppie e posto anche per il marinaio

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Volumi, easy sailing, prestazioni. Firmato dallo studio Judel/Vrolijk, l’Hanse 548 è uno yacht per la crociera pura che fa del comfort una delle sue doti migliori, tanto in coperta quanto negli interni.

Una filosofia che da sempre caratterizza tutte le barche del cantiere tedesco, ricercate per i suoi volumi, anche a costo di qualche sacrificio estetico.

Guardandolo navigare però, il 548 sembra meno massiccio di quanto lo sia realmente: il bordo libero è importante, inutile nasconderlo, ma è compensato da una bella tuga passa e filante che trasmette alla barca, nel suo insieme, anche un look inaspettatamente sportivo.

Lungo 16,22 metri fuori tutto (15,75 la lunghezza scafo) ha una larghezza di 5,05 metri e un dislocamento di 19 tonnellate ed è dotato di garage per il tender, di un T-Top (optional, funzionale ma che distrugge la linea della barca) e ben 12 finestre a scafo che regalano a salone e cabine luce naturale a volontà.

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La costruzione dello scafo prevede un sandwich di balsa con il primo strato di resina vinilestere, un’accortezza non sempre scontata nella barche di grande serie, che aiuta a prevenire i fenomeni di osmosi.

Negli interni a vincere è la capacità di Hanse nel creare layout che si adattano ad esigenze e gusti diversi: la versione standard prevede tre cabine matrimoniali e una quarta con letti a murata per una capacità totale di otto persone.

Contrariamente alla maggior parte delle barche, le due cabine di poppa sono differenti e asimmetriche: quella di sinistra è più larga e ha un letto con una testata rivestita in tessuto rivolta verso poppa e un divanetto che ne aumenta il comfort trasformandola in una sorta di cabina Vip.

E il bagno? Nella versione standard è riservato alla cabina di dritta, ma è possibile averlo, e anche piuttosto ampio con tanto di box doccia separato, al posto della quarta cabina con letti singoli.

A prua c’è la cabina dell’armatore con bagno interno, mentre in optional e con accesso esterno, c’è la possibilità di una cabina per il marinaio. Più dedicata al charter è invece la versione a due cabine gemelle a prua con bagni (minimalisti) riservati.

La cucina è uno dei pezzi forti: immutabile per posizione e dimensione nei differenti layout, accoglie che scende dalla scaletta con una pratica isola centrale dotata di lavandino doppio, spazio per la cambusa e cassetti che serve anche da appoggio quando si cucina a barca sbandata. Fornelli a tre fuochi e frigorifero da 140 litri sono invece in linea sulla murata adiacente, la destra.

L’Hanse 548 è stato nominato nella categoria Family Cruiser dell’European Yacht of the Year 2018 insieme a Bénéteau Oceanis 51.1 e Jeanneau Sun Odyssey 440 (il vincitore) e le prove si sono svolte a Port Ginesta, in Spagna.

In coperta pulizia e easy sailing la fanno da padroni: grazie anche al fiocco autovirante tutte le scotte arrivano alle timonerie con due winch per lato, così chi è in pozzetto può scordarsi del tipico caos di una volta, mentre chi timona può fare tutto senza lasciare la postazione.

Una barca che può quindi essere portata con equipaggio ridotto, anche se non immaginiamo quanto lo possa essere a bordo di di 54 piedi!

Il piano velico è formato da un albero di alluminio a tre ordini di crocette posato in coperta e un doppio strallo a prua per fiocco avvolgibile (manuale) e un Code 0 o un reacher, una sorta di genoa con un punto di scotta alto, che serve per bolina larga e lasco ed è molto agevole con venti leggeri.

Con mare mosso le onde, grazie al taglio alto, non colpiscono la vela, evitando spiacevoli sorprese.

Ed è con questa vela, insieme alla randa, che iniziamo navigare nelle acque calme di Port Ginesta, spinti da un vento leggere tra 5 e 6 nodi.

Siamo intorno agli 80° con il vento apparente e l’Hanse 548 prende subito un buon passando navigando tra i 6 e i 6,7 nodi. Il reacher avvolgibile è sullo strallo più verso prua e questo “costringe” a strambare invece che virare, ma grazie all’avvolgitore elettrico l’operazione è facile e veloce.

Tolto il reacher, passiamo alla bolina con il fiocco autovirante, una vela che regala il piacere di virare quasi a occhi chiusi grazie alla rotaia di prua.

A causa delle dimensioni ridotte rispetto a quelle di un fiocco tradizionale, con queste vento leggero non tira però fuori il meglio dalle nuove linee d’acqua disegnate da Judel/Vrolijk con uno scafo dalle sezioni di poppa più a V rispetto ai modelli precedenti capace, nelle andature di bolina, di un comportamento molto efficace.

Il vento è sempre il medesimo ma la nostra velocità scende intorno ai 4 nodi con angoli al vento compresi tra 40° e 45°. Con il gennaker (murato sul musone in acciaio dell’àncora) la velocità torna invece a risalire intorno ai 6 nodi.

Scheda tecnica e prezzo

Prezzo di listino

Euro 375.900 Iva esclusa f.co cantiere con motore 110 cv

I dati

Lunghezza f.t. m 16,22

Lunghezza scafo m 15,75

Lunghezza al gall. m 14,90

Larghezza m 5,05

Pescaggio m 2,25/2,60/2,85

Dislocamento a vuoto t 19,80/19,60/19

Serbatoio acqua lt 770

Serbatoio carburante lt 520

Motore cv 110

Omologazione CE categoria A/12

Progettojudel / vrolijk & co

Interni Hanse Yachts Design

Indirizzi

Hanse, Germania. Lista delaer italiani sul sito www.hanseyachtsag.com

Piano velico

Albero di alluminio anodizzato a 3 ordini di crociette posato in coperta. Superficie velica totale mq 138; randa std mq 80,50; randa avvolgibile mq 71; fiocco autovirante 57,50 mq; reacher mq 100; gennaker mq 210.

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