26 May 2020

Test Invictus GT280S, la prova di un natante tutto design e prestazioni

Un mezzo per chi vuole rilassarsi e godersi il mare per uscite giornaliere, mentre in ottica crociera è ideale per una coppia. Con i due motori Suzuki DF200AP abbiamo toccato 43 nodi

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Il cantiere calabrese Invictus si conferma una delle realtà più innovative e interessanti del panorama italiano, grazie anche alla collaborazione con lo studio di Christian Grande.

L’Invictus GTS280 che abbiamo avuto il piacere di provare ha mostrato ancora una volta il mix riuscito di design e prestazioni che stanno portando alla crescita di questa realtà importante del Sud Italia, anche su questa versione sportiva con due motori fuoribordo Suzuki da 200 cavalli, che si affianca a quella con il motore entrobordo.

Come in altri modelli, la soluzione vincente è data dal progetto della prua, che si presenta ampia in coperta, regalando spazi davvero superiori alle imbarcazioni concorrenti, ma con un disegno particolarmente affilato della carena, che consente di navigare in modo piacevole oltre a offrire una soluzione estetica originale.

L’area di prua si raggiunge attraverso tre scalini, posizionati sia a dritta sia a sinistra, che permettono di muoversi in sicurezza e raggiungere il generoso prendisole dotato di un cuscino davanti al parabrezza (e che nasconde il tendalino, soluzione molto pratica). Unico neo: l’àncora non è a vista, ma è una conseguenza delle linee studiate per offrire questi spazi.

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La postazione di guida ha una doppia seduta, trasformabile in poggiaschiena, e la semplice strumentazione Suzuki: forse su questo aspetto si sarebbe potuto offrire qualcosa di più visto il livello della barca. Alla sinistra della console si può entrare sottocoperta, dove è stata realizzata una cabina con un letto matrimoniale e un doppio divanetto ai lati.

Alle spalle della seduta di guida è, invece, posizionata la cucina, con lavandino e tagliere (ma può essere montato un pratico fornello al suo posto) e un ampio mobiletto al di sotto. Interessanti alcune soluzioni a poppa, a partire dal tavolino che si aggancia con un palo a L sotto al divanetto, evitando il foro a terra. Il divanetto, anche questo a L, non è enorme, ma alle spalle è stato ricavato un prendisole che permette di separare le due aree di poppa.

La plancetta di sinistra è agevolmente raggiungibile da un passaggio (gavonato) e nasconde, sotto il teak, la scaletta a scomparsa. Più difficile raggiungere la plancetta di destra, mancando un passaggio in sicurezza sopra i braccetti dei motori: si deve necessariamente passare sul prendisole di poppa.

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L’Invictus GTS280, motorizzato con due Suzuki DF200AP, lo abbiamo potuto testare in una giornata di mare molto calmo al largo di Tropea, in Calabria.

Le prestazioni offerte dai due motori della casa giapponese, che si sono confermati particolarmente silenziosi anche ai massimi regimi, sono in linea con quelle riscontrate su altre imbarcazioni di dimensioni simili, naturalmente con qualche differenza legata al peso, soprattutto rispetto ai gommoni di pari lunghezza.

La planata viene raggiunta in meno di 7 secondi, mentre la minima viene tenuta a 3.250 giri con una velocità di 13 nodi. A manetta abbiamo toccato i 40 nodi a 5.800 giri senza l’ausilio del trim che, invece, ci ha portato fino ai 43 nodi a 6.250 giri. Buona la velocità di crociera, che permette di navigare a 4.000 giri a 24 nodi, con un consumo combinato dei due motori inferiore ai 45 lt/h, arrivando fin quasi ai 30 nodi a 4.500 giri con meno di 50 lt/h. Numeri che confermano la bontà del progetto.

Le prestazioni complete sono nella prova pubblicata nel numero di maggio 2020!