Test Lagoon SIXTY7 in navigazione

Venti metri di lunghezza per dieci di larghezza, salone di 30 mq e fino a 3.000 miglia di autonomia a sette nodi. Numeri “da paura” per il nuovo cat a motore del cantiere francese che ha la cabina armatoriale con accesso da pozzetto e salone

Terzo modello della flotta a motore di cui fanno parte il 630 MY e l’enorme SEVENTY8, il SIXTY7 nasce dalla collaborazione tra Marc Van Peteghem per l’architettura navale, Patrick le Quément per il design degli esterni e gli italiani di Nauta Design per quello degli interni. Lungo 20,15 metri e largo 10, il SIXTY7 è spinto da due Volvo Penta D6 330 cv (standard) o Yanmar 6LY da 440 cavalli (optional) e ha un prezzo base, con i motori Volvo, di 1.976.100 euro + Iva.

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Cucina al centro o defilata?

La barca condivide gran parte di spazi e layout con il nuovo Lagoon SIXTY5 a vela, a cambiare sono soltanto le linee d’acqua degli scafi, per adattarsi al differente comportamento idrodinamico dovuto anche al peso maggiore del modello a motore (al momento della prova il cantiere ne aveva venduta già circa 20 tra i entrambi i modelli).

Il pezzo forte del catamarano sono i 30 mq del salone sul ponte principale, che combina living, zona pranzo, bar e plancia, costituita da due grandi display e i comandi del motore, mentre la ruota è solo sul fly. Dal salone quindi si può gestire la rotta e la velocità con le manette del motore, mentre in caso di manovra è necessario salire sul fly.

Numero di cabine a parte, la grande differenza nella funzionalità della barca è data dalla posizione della cucina: separata a poppa dello scafo sinistro (come nel modello in prova, che potete vedere in queste pagine) o centrale nel main deck.

La prima crea senza dubbio un flusso più razionale a bordo, con la cucina accessibile dal pozzetto e adiacente alla zona equipaggio; una configurazione più riservata, che lascia privacy ad armatore e ospiti e dunque preferita per il charter. La cucina sul ponte principale è invece più vivibile, chi cucina resta al centro e non perde la vista panoramica regalata delle spettacolari vetrate a 360°, ma di fatto riduce le capacità del salone, anche se è possibile scegliere di avere un tavolo trasformabile dining-coffee per mantenere una zona dining o lounge all’interno anche in presenza della cucina.

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Da notare che il SIXTY7 ha ben quattro zone “galley” separate: la cucina principale e i vari mobili bar tra fly, pozzetto e living esterno a prua. Noi siamo nella versione a quattro cabine con cucina separata. La cabina dell’armatore è nello scafo di dritta con il letto matrimoniale che “guarda” verso la finestra a murata. Il bagno è verso poppa e nella nostra versione non è separato visivamente dal corpo principale della cabina, come optional è possibile scegliere una separazione con una porta scorrevole. La cabina ha inoltre un doppio accesso, dal salone e dal pozzetto.

Al posto del grande bagno è possibile avere una quinta cabina con letti gemelli e bagno riservato. I layout delle cabine restano uguali anche nel caso della cucina nel salone, che libera però lo spazio per una camera in più: quindi cinque o sei cabine, tutte con bagno privato. Negli interni sono innumerevoli i dettagli su cui Nauta ha dato il meglio di sé, tra i più apprezzabili citiamo l’illuminazione, costituita da mini faretti di iGuzzini con una speciale “luce nera”, ovvero il corpo illuminante è affogato nella struttura del cielino e quindi illumina senza accecare.

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Autonomia oceanica

Abbiamo navigato con il SIXTY7 a Barcellona, in Spagna, in una grigia giornata autunnale con vento sui 10 nodi e mare poco mosso, a bordo siamo in undici e abbiamo circa 3.800 litri (su 5.500 litri totali) di carburante. Il nostro modello monta i due Yanmar optional da 440 con cui tocchiamo la massima di 20,6 nodi a 3.350 giri/minuto e un consumo totale di 180 litri/ora. La velocità di crociera è invece intorno ai 14 nodi e 2.750 giri con un consumo totale di circa 112 litri/ora. Prestazioni non esasperate (se confrontate con uno yacht tradizionale di pari dimensioni) ma che consentono di controllare i consumi e mantenere un ottimo comfort in navigazione grazie a livelli di vibrazioni e rumore piuttosto ridotti.

Nei cat a motore, soprattutto di tali dimensioni, difficilmente gli armatori ricercano velocità maggiori, privilegiando appunto doti come il risparmio di carburante, l’autonomia e il comfort nei vari ambienti. Proprio l’autonomia è uno dei punti di forza di questo cat, che a 7 nodi può navigare per circa 3.000 miglia, mentre a 10 per circa 2.100 miglia. Con i motori Volvo sia le velocità sia le autonomie sono invece inferiori: velocità di crociera e massima sono di 11 e 14 nodi, mentre l’autonomia a 7 e 10 nodi è, rispettivamente, di 2.700 e 1.800 miglia.

Durante la nostra prova abbiamo notato che in navigazione la prua diventa una zona piuttosto bagnata, e non tanto per gli spruzzi sollevati dalla barca, che a volte arrivano alla stazione di guida sul fly, quanto per l’acqua che a causa del beccheggio da sotto gli scafi passa sul ponte. Un comportamento abbastanza comune nei cat a motore che, a differenza di quelli a vela dotati della rete, hanno una prua chiusa e più soggetta a sbattere in caso di onda.

Scheda tecnica e prezzo

Prezzo di listino

Euro 1.976.100 Iva esclusa con 2 Volvo D6 340 cv.

I dati

Lunghezza f.t./scafo m 20,15

Lunghezza al gall. m 20

Larghezza m 10

Pescaggio m 1,15

Dislocamento t 51

Serbatoio acqua 2 x 500 lt (tot 1.000 lt)

Serbatoio carburante 4 x 1.375 lt (tot 5.500 lt)

Motori prova 2 x Yanmar 6LY da 440 cv

Omologazione CE categoria A/14

Architettura navale Marc Van Peteghem

Interior design Patrick le Quément

Exterior design Nauta Design

Indirizzi

Lagoon, Francia. Rete dealer sul sito

www.cata-lagoon.com

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