La barca condivide gran parte di spazi e layout con il nuovo Lagoon SIXTY5 a vela, a cambiare sono soltanto le linee d’acqua degli scafi, per adattarsi al differente comportamento idrodinamico dovuto anche al peso maggiore del modello a motore (al momento della prova il cantiere ne aveva venduta già circa 20 tra i entrambi i modelli).
Il pezzo forte del catamarano sono i 30 mq del salone sul ponte principale, che combina living, zona pranzo, bar e plancia, costituita da due grandi display e i comandi del motore, mentre la ruota è solo sul fly. Dal salone quindi si può gestire la rotta e la velocità con le manette del motore, mentre in caso di manovra è necessario salire sul fly.
Numero di cabine a parte, la grande differenza nella funzionalità della barca è data dalla posizione della cucina: separata a poppa dello scafo sinistro (come nel modello in prova, che potete vedere in queste pagine) o centrale nel main deck.
La prima crea senza dubbio un flusso più razionale a bordo, con la cucina accessibile dal pozzetto e adiacente alla zona equipaggio; una configurazione più riservata, che lascia privacy ad armatore e ospiti e dunque preferita per il charter. La cucina sul ponte principale è invece più vivibile, chi cucina resta al centro e non perde la vista panoramica regalata delle spettacolari vetrate a 360°, ma di fatto riduce le capacità del salone, anche se è possibile scegliere di avere un tavolo trasformabile dining-coffee per mantenere una zona dining o lounge all’interno anche in presenza della cucina.