Test Moody 41 DS: come naviga, pregi e difetti

Il dodici metri è il terzo arrivato nella gamma Deck Saloon del cantiere Moody. Una barca che fa del comfort e della sicurezza in navigazione le sue doti miglior​i

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Salone al livello del pozzetto senza essere un catamarano o uno yacht a motore. È il punto di forza della gamma DS del cantiere Moody, parte di Hanse Group, e oggi composta dal 54, 45 e 41. Modelli apprezzati per la loro comodità e per essere un buona scelta per chi viene dal motore e cerca un approccio comodo e senza shock alla vela. Barche del genere in passato si chiamavano motorsailer, avevano forme tozze, a vela andavano poco e privilegiavano la navigazione a motore.

Alcuni modelli hanno avuto successo, come i Franchini 42 e 47 ad esempio, ma mediamente non erano amati dai velisti puri. Oggi non è più così e il piccolo 41 DS offre un look accattivante, linee di carena performanti, salone con vista e una buona esperienza di navigazione. Il 41 DS ha un prezzo base di 399.900 euro + Iva. Un prezzo importante, ma giustificato dalla ricca lista di dotazioni standard e materiali di qualità. In coperta tutti i winch sono elettrici, sulle murate ci sono le scalette per l’ormeggio all’inglese e le tendine interne sono standard.


Privato del salone, il ponte inferiore serve “solo” come zona notte: layout singolo con due cabine e un bagno. La cabina ospiti è arredata con un letto matrimoniale o due singoli, al posto del locale per lo storage si può scegliere un secondo bagno. La finitura standard è in legno di mogano, in optional ci sono teak e rovere. Quando si scende sottocoperta si può pensare “tutto qui?”. Si sente la mancanza di un salone, di una zona franca, che non sia la cabina, dove rifugiarsi dal sole e il caos della coperta. È l’aspetto che ci è piaciuto meno, ma è strettamente legato al tipo d’imbarcazione (anche nei cat è lo stesso, ma hanno cabine solitamente più ampie) e alle dimensioni di questo modello.

Ciò che si perde nel ponte inferiore lo si guadagna in comfort nel main deck con un salone panoramico, un pozzetto profondo e protetto da un hard top con tenda scorrevole ed enormi spazi di stivaggio sotto alle due panche. Una barca che privilegia quindi lunghe permanenze a bordo, sicurezza e comfort elevati anche nelle navigazioni con meteo avverso.

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Navigazione nordica

E abbiamo avuto la fortuna di sperimentarlo durante la nostra prova, che si è svolta nelle vicine acque casalinghe di Neustad, in Germania, in una giornata tipica da Mar Baltico: 18/25 nodi di vento, raffiche fino 28, mare e cielo grigi scuro, onda formata e qualche goccia di pioggia. Appena fuori dal porto iniziamo a svolgere la randa: abbiamo la versione optional realizzata da Elvström con la vela avvolgibile nell’albero e stecche verticali, una dotazione in linea con lo spirito della barca. Il fiocco è invece manuale, così come il Code 0. Un piccolo musone di acciaio permette di murare il gennaker, che purtroppo non era pronto al momento della prova.


Il 41 DS ha un solo timone e il nostro scafo ha la chiglia a L da 2,14 metri (optional lo scarpone da 1,85 metri). Quando si prende in mano il timone la prima sensazione è di fastidio per i due supporti laterali dell’hard top, che arrivano praticamente al livello della testa. Ma poi navigando ci si fa l’abitudine e anzi, con il vento forte di oggi e la barca che sbanda diventano due ottimi punti a cui tenersi. La visibilità verso prua non è delle migliori, ostacolata dalla deck house.

Per vedere il musone bisogna traguardare attraverso il salone o sporgersi verso l’esterno. I punti di forza del pozzetto, profondità e protezione, si trasformano in scomodità in alcune situazioni: per andare verso le timonerie ci sono due gradini da salire, lo spazio dietro alle ruote del timone non è molto e, in caso di barca affollata, scavalcare gli schienali delle panche non è pratico. Ma tutto questo fa parte del concept deck saloon di Moody e quindi del Dna della barca. Quale altro modello riesce a fornire una postazione di guida interna con autopilota e comandi del motore e una visibilità esattamente uguale, se non migliore, di quella esterna? Vorremmo quasi che iniziasse a piovere forte per poter rientrare verso il porto a motore e al caldo!


Con il vento che soffia forte navighiamo a tutta vela tra i 7,5 e gli 8 nodi. La carena lavora bene e anche quando sbandiamo parecchio il 41 DS rimane sicuro e in controllo. Mentre ci avviciniamo alla costa le onde diventano sempre più grandi e potenti, sbattiamo molto ed è meglio cambiare aria. Viriamo e togliamo il fiocco in favore del Code 0, anch’esso su avvolgitore manuale.

Spinti dalla potente vela navighiamo sempre tra i 9 e i 9,5 nodi arrivando più di una volta a sfiorare i 10 nodi di velocità. Una navigazione esaltante anche grazie al suggestivo contesto “nordico”. A motore, con la versione standard da 57 cavalli ed elica a tre pale abbattibili (anch’essa standard) si tocca la velocità massima di 8,3 nodi a 3.220 giri. Un buon regime di crociera è tra 7 e 7,8 nodi tra 2.000 e 2.500 giri.


Rientrati in porto la giornata si conclude da veri armatori: dopo una doccia in hotel andiamo a mangiare fuori raggiungendo il ristorante proprio con la barca dopo una navigazione a motore di circa 15 minuti.

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Scheda tecnica

Prezzo di listino

Euro 399.900 Iva esclusa con Yanmar 57 cv, elica a 3 pale abbattibili e trasmissione saildrive.


I dati

Lunghezza f.t.m 12,52
Lunghezza scafo m 11,99
Lunghezza al gall. m 11,42
Larghezza m 4,20
Pescaggio std/opt m 2,14/1,85
Dislocamento kg 11.200
Zavorrakg 3.130
Superficie velica tot mq 83
Serbatoio acqua lt 475
Serbatoio carburante lt 210
Potenza motore 57 cv
Omologazione CE categoria A/10
Progetto Dixon Yacht Design
Interni Hanse Design Team


Indirizzi

Moody (Hanse Yachts, Germania). Lista delaer sul sito www.hanseyachtsag.com


Piano velico

Altezza albero standard m 19,92, altezza albero con randa avvolgibile m 201,7. Randa mq 45; fiocco mq 38. Misure piano velico I m 16,8; J m 4,7; P m 16,2; E 5,5.

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