Test Solaris Power 48 Lobster, elegante e concreta

Dopo la versione open e flybridge debutta la variante chiusa del 15 metri del cantiere di Forlì. Classico e affascinante, è il mezzo perfetto per la crociera in ogni stagione

Viste una di fianco all’altra, le due versioni del Lobster 48 di Solaris Power, sembrano due gemelle che giunte all’età dello sviluppo hanno preso due strade differenti. La Open, che ha debuttato a Cannes nel 2019, è la sorella sbarazzina e ammiccante. La Lobster, che invece è il nuovo arrivo, è quella concreta, seria e misurata.

La versione chiusa del 15 metri di Forlì riacquista la sovrastruttura che caratterizza la capostipite della serie, il Lobster 57. E soprattutto riacquista la medesima impostazione visiva di barca più adulta. Sempre proiettata verso le uscite giornaliere, ma in grado di affrontare una crociera di qualche giorno garantendo tutti i comfort che ci si aspetta da una barca del genere. E, volendo, anche di poter estendere la sua attività a tutto l’anno. Tenendo conto che in Mediterraneo le giornate invernali in cui è piacevole andare in acqua non sono poche. Di fatto, la Lobster 48 è una barca che mantiene ciò che promette. Ed essendo un Solaris Power, le promesse sono importanti.

Navigazione e interni: tutte le foto del Solaris Power 48 Lobster

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All’esterno ha due belle superfici prendisole. A prua, nella classica posizione a ridosso del parabrezza, c’è la principale zona per il relax finalizzato alla tintarella. La scelta del colore della tappezzeria in tinta con quello degli esterni, un bel blu piccione metallizzato, rende meno evidente la dimensione dei cuscini che si estendono nella parte prodiera.

Su questo esemplare anche un leggerissimo pulpito è stato inserito a chiudere la falchetta verso prua: una sicurezza in più che non turba l’equilibrio estetico dell’insieme.

La seconda zona sole è a poppa dal divano che chiude l’area pranzo esterna, sopra il vano che chiude il grande tender garage, accessoriato di winch per il tonneggio e slitta di alaggio e varo per la movimentazione del tender. Qui, giocando con i vari poggiaschiena e con il tavolo abbattibile grazie alla gamba telescopica, si riesce ad avere una reale duplice funzione di questa parte che si trasforma da comodo tavolo da pranzo con annesso prendisole a un unico grande sunpad.

Notizie dagli interni

L’ingresso all’interno è veicolato attraverso una porta a vetri scorrevole. A causa della scelta di un grande lavello, posizionato sul lato di dritta e subito a ridosso della chiusura, il passaggio da fuori a dentro e viceversa è agevole solo se tutta la porta è spalancata e non con un solo segmento aperto. Problema risolvibile con una vasca per l’acquaio di qualche centimetro più stretta.

L’impostazione di questa zona è in linea con le più recenti tendenze: cucina a ridosso del pozzetto e dinette avanzata. L’area di servizio è da barca grande. A dritta, il già citato lavandino, accessoriato con anche un secondo rubinetto per l’acqua potabile, con a fianco una buona superficie di lavoro, entrambi chiudibili da un piano il legno; a sinistra ha il piano cottura suddiviso in due (un fornello a gas e una doppia piastra a induzione) con un’ulteriore superficie di lavoro. Anche in questo caso, quando non in uso gli accessori rimangono celati da una copertura in legno. L’impatto generale e la sensazione che si riceve immediatamente è di grande eleganza supportata da materiali e finiture di altissima qualità

E luce sia

Se tutti i piani di lavoro sono chiusi, altrettanto non si può dire della sensazione che si ha quando dall’interno si guarda fuori. La sensazione di apertura al mondo esterno è totale: sono pochi i punti dell’orizzonte nascosti dalla struttura della tuga, per il resto è solo il vetro a regnare su tutto il perimetro. E di ciò si beneficia in dinette, a sinistra del camminamento, e nella postazione di pilotaggio, a dritta.

Qui, nella “stanza dei bottoni” l’impostazione è pulita e razionale, lontana da qualche eccesso tecnologico visto oggi eppure completa e funzionale. Il quadro elettrico principale è accanto alle gambe del timoniere e non impatta alla vista. In plancia, un solo grande display Garmin riassume le informazioni di bordo e accanto alla ruota solo i comandi analogici, compresi il joystick dei due motori Volvo Penta D6 IPS 650 da 480 cv cadauno e quelli che controllano l’apertura del tettuccio mobile a proravia del sunroof: il discreto e intimo spazio all’apice della sovrastruttura che dà un ulteriore area all’aperto pur mantenendo un profilo più filante della versione Flybridge. In tutti gli ambienti l’efficiente e silenzioso impianto di climatizzazione.

Sogni d’oro

Scendendo nella zona notte in questa versione del Solaris 48 Lobster è evidente la scelta armatoriale di crearsi una barca tutta per sé. Un solo grande locale open space con, nella metà anteriore, il letto matrimoniale, da cui, grazie alle aperture luminose e agli oblò in murata si riesce non solo ad avere la luce naturale all’interno, ma anche a vedere direttamente il mare. La zona a ridosso della scaletta ha una piccola zona conversazione con due divanetti contrapposti e, a sulla sinistra, un grande bagno dalle dimensioni quasi casalinghe con soffione doccia centrale: molto spazio, ma anche molta necessità di asciugare tutto quanto a fine operazione.

Sotto la scala di discesa si accede al locale marinaio/vano tecnico dove è sistemata una lavatrice e da cui si accede a un ulteriore grande gavone di stivaggio, sito a poppavia del bagno, così grande da poter diventare una seconda cabina doppia (come è nella versione standard degli interni).

Come naviga il Lobster

Se cercate un dragster guardate da un’altra parte: il Lobster non nasce per essere una barca da “sparo”. Ci potete invece navigare serenamente a 22-25 nodi di crociera, parlando con il normale tono della voce. Senza essere soffocati da rumori molesti, né impensieriti da scricchiolii sinistri né punzecchiati di continuo da una spiacevole sensazione di pezzi che si staccano dalla loro sede. Si procede con piacere e con una stabilità rassicurante. Anche nei cambi di direzione a tutta barra a velocità di crociera lo sbandamento è contenuto e blandamente percettibile dagli ospiti. Di altissima qualità il lavoro svolto da Brunello Acampora, che ha curato carena e linee esterne, dall’ufficio progettazione del cantiere e con il coinvolgimento in fase concettuale dell’esperto Norberto Ferretti.

La prova è stata effettuata in una giornata estiva nel golfo di La Spezia, partendo da Porto Mirabello. Anche senza il bowthruster e grazie al joystick la barca manovra perfettamente in spazi contenuti. Ai bassi regimi il rumore è impercettibile e la navigazione è piacevole: nel trasferimento a velocità limitata fino alla diga che chiude la rada interna del golfo nulla è apparso a guastare l’uscita, odore di gas di scarico o strani assetti dello scafo, anche senza lavorare di appendici idrodinamiche.

Al momento di affondare la manetta la velocità di punta rilevata è superiore ai 32 nodi. L’incedere è sicuro e stabile e non dà l’idea di lavorare all’estremità superiore del proprio ambito prestazionale, tuttavia, è naturale ridurre il numero dei giri e stabilizzare la propria velocità nell’intorno dei 2.950 giri motore o, in altra scala di misura, a 23 nodi. Anche il classico passaggio sulla propria onda, non ha realmente conseguenze per chi sta a bordo. Unica nota in questo idilliaco contesto, la facilità con cui arrivano a bordo gli spruzzi che la prua genera quando apre il mare che rimane comunque a carico del parabrezza.

Scheda tecnica

Prezzo di listino su richiesta

I dati

Lunghezza f.t. m 14,86

Lunghezza al galleggiamento m 13,40

Larghezza 4,87

Pescaggio m 1,05

Dislocamento a vuoto kg 14.750

Dislocamento a pieno carico kg 17.550

Serbatoio carburante lt 1.500

Serbatoio acqua lt 430

Motori2 x Volvo Penta D6 IPS650

Velocità massima nodi 32

Velocità di crociera nodi 24

Cabine1/2

Bagni2

Portata max persone12

Progetto Victory Design

Indirizzi

Solaris Yachts, Forlì, tel. 0543 807062, www.solarispower.com

Progetto

Brunello Acampora / Victory Design - Norberto Ferretti

Solaris Power Design Team

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