Quando arriviamo in banchina la barca è pronta a uscire, ha un funzionale sprayhood a scomparsa con bimini che rimuoviamo per non compromettere l’estetica del ponte di coperta, personalizzato dall’armatore in alcuni dettagli: winch Harken color acciaio, boma, pistone paterazzo e vang verniciati di bianco lucido. Richieste non troppo frequenti a dire il vero, ma che un cliente Nautor’s Swan si aspetta di poter chiedere. La barca è armata con un albero passante di alluminio, boma a V di carbonio e sartiame in tondino.
L’albero è in posizione arretrata, in linea con la chiglia, e permette di avere ampie vele di prua e fino a quattro stralli: gennaker, Code 0, fiocco (volendo con rotaia autovirante) e staysail. Il musone, oltre ad accogliere l’àncora, serve anche per murare una vela asimmetrica. Il pozzetto si distingue per la dimensione delle panche, capaci di accogliere anche otto persone, e il tavolo centrale rimovibile in regata.
La randa non ha il trasto, lavora su un punto fisso in pozzetto con un invito in acciaio integrato al tavolo, una soluzione rara, che ha però il vantaggio di ridurre il pericolo che qualcuno finisca con i piedi in mezzo alla scotta e che la stessa non finisca in mezzo alle ruote, altro problema frequente. Inoltre non ci sono problemi strutturali perché il carico maggiore sulla scotta è quando la randa è al centro, posizione in cui la scotta è verticale e non tocca la piastra.