29 June 2019

Un Rizzini a bordo della Vespucci

Molti si chiederanno cosa ci fa un fucile a bordo dell’Amerigo Vespucci, la nave più antica della Marina Militare Italiana e una delle più belle al mondo? Leggete qui

1/6

Dal maggio scorso nel quadrato ufficiali della nave scuola Amerigo Vespucci è esposto un fucile realizzato dal custom shop Rizzini. Un’idea nata in modo del tutto casuale lega tra loro due eccellenze italiane: la più celebre imbarcazione della marina italiana e uno dei fucili italiani più conosciuti e amati al mondo. Giuseppe Rizzini, 37 anni, ha intravisto la possibilità di sottolineare ancora una volta il valore del made in Italy all’interno di un tempio dell’italianità, la nave scuola che rappresenta le tradizioni cantieristiche italiane e ha fatto da ambasciatrice del nostro Paese in numerose importanti occasioni (come l’Olimpiade di Atene del 2004) e che viene visitata da tanto pubblico nei suoi spostamenti per i mari della Penisola e anche all’estero. «Io personalmente non ho particolare passione o interesse per il mare», spiega Giuseppe Rizzini. «Ma salire a bordo della Vespucci è stato molto emozionante. È qualcosa di unico che resta nel tempo e il fatto che un nostro fucile si trovi nel luogo in cui tutti gli ufficiali ogni giorno si riuniscono per coordinare tutte le attività della giornata e per mangiare mi procura molto orgoglio. Non nego di aver pensato anche alla pubblicità che questo procura alla nostra azienda…».

Rizzini ha già realizzato un primo modello commemorativo “dedicato”, realizzato in occasione della consegna della bandiera di combattimento al sommergibile Salvatore Todaro, tenutasi al porto di Chioggia nel 2009.

Il fucile realizzato in onore della nave scuola Amerigo Vespucci è costruitofacendo ampio ricorso a finiture artigianali di alto livello. I legni sono in radica di noce lucidati a olio. Il lavoro più evidente è nelle decorazioni e nell’incisione, che hanno richiesto una lavorazione di molti mesi. L’incisione manuale è stata eseguita da Ezio Zatti, uno dei maestri incisori della bottega di Cesare Giovanelli e raffigura la nave: la fiancata sinistra della nave sul fianco sinistro del fucile e quella destra sul fianco destro. Sul petto la vista della nave è frontale. Incisioni anche per le onde che vengono cavalcate dal vascello.

Sul ponticello del grilletto c’è lo stemma della marina militare in smalto ceramico, mentre sulla croce è riportato il motto della Vespucci “Non chi comincia ma quel che persevera”. Ai lati del monoblocco il nome della nave riportato in oro.

Di notevole impatto la riproduzione della polena sull’asta raffigurante Amerigo Vespucci e gli ornamenti, realizzati in bronzo con la tecnica della cera persa dal laboratorio incisioni di Renato e Flavia Sanzogni. Anche la teca nella quale è riposto il fucile è una piccola opera d’arte pensata per dare risalto al fucile e armonizzarsi con l’arredamento del quadrato ufficiali. Realizzata a mano dal maestro ebanista Angelo Nicolai, è in legno di mogano, ha un vetro curvo antisfondamento e doppia chiusura laterale con chiave, i supporti del fucile sono in plexiglass con forma che richiama la rosa dei venti. Anche qui gli ornamenti esterni sono realizzati in bronzo a cera persa.

Alla cerimonia di consegna del fucile hanno partecipato Giuseppe Rizzini con il papà Battista fondatore dell’azienda, l’ebanista Nicolai, Dario Cortini e Vincenzo Pedretti rispettivamente responsabile qualità e direttore di Bottega Giovanelli.

Per quanto riguarda gli ufficiali di marina militare dell’Amerigo Vespucci, erano presenti il comandante in seconda cf Luca Traversaro, il capo servizio operazioni stv Marco De Corso e il capo reparto armi tv Roberto Carnevale. Cortini ha donato a Traversaro un francobollo in oro massiccio con una sua incisione dell’Amerigo Vespucci.

(Massimo Vallini)

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime prove