02 December 2017

Vela e Motore di dicembre/gennaio è in edicola!

Cerchi la barca? Ecco le novità del 2018 in aggiunta a 50 pagine di test tra modelli a vela e a motore. Scopri nel dettaglio le 14 finaliste dell'European Yacht of the Year. Questo e molto altro ancora nel nuovo numero di Vela e Motore, ora in edicola

Editoriale sezione motore

Domus barca

La barca come una casa? Tutto parte dal fatto che il tempo è diventato merce preziosa per tutti e anche chi va per mare è pressato dalla fretta: desidera arrivare in porto, mollare gli ormeggi, passare il week end in modo piacevole e riprendere la strada di casa. Con il cambiamento delle modalità della vita a bordo si genera, quindi, una nuova tendenza a interpretare la barca sempre più come una casa, con nuove identità pensate come un mondo coerente allo stile di vita dell’armatore.
«Il tema delle contaminazioni intersettoriali ha sempre costituito per il design un terreno di ricerca e sperimentazione fertile – dichiara Andrea Ratti, professore di design per la nautica e tecnologia dell’architettura del Politecnico di Milano – Indagare tra casa e barca e quale possa essere il confine tra sperimentazione e coerenza è questione stimolante. In questa riflessione il confronto tra generazioni di professionisti e imprenditori da un lato e giovani talenti in formazione dall’altro è fondamentale».
Un trend che sta “migrando” dai grandi yacht, che hanno fatto da battipista, a quelli di fascia media. Per centrare l’obiettivo ecco entrare in scena le grandi firme del design dell’architettura per generare idee e novità per niente piegate a quelle regole che fanno degli interior marini una sorta di dogmi tutti uguali. Esempi stimolanti di quanto si riesca a progettare e realizzare su mezzi in movimento, dove ci sono tutti gli aspetti funzionali, ma anche elementi meno coerenti con il mare.
«Mi sono sempre chiesto - ha dichiarato Piero Lissoni, big del mondo del design e autore degli interni del nuovo Sanlorenzo SX88 (nella foto) - perché la nautica sia una specie di catalogo del cattivo gusto, vedo barche brutte con retaggi antichi... Quindi mi sono domandato perché non progettare uno yacht che non ragioni solo con i canoni classici?».
In questo anno che si chiude, abbiamo visto molti esempi di questa evoluzione: dal Sanlorenzo all’Azimut 60 Fly (di cui potete leggere la prova a pagina 46) alla vela, con il Mylius 65 FD Oscar 3 armato dal suo stesso architetto d’interni Aldo Parisotto, che ha dichiarato: «Sono sempre partito da due principi fondamentali: rispettare la caratteristica indispensabile di marinità e sicurezza ed evitare quegli abusi che portano a creare barche che sembrano case fuori contesto. Quando le dimensioni lo permettono, è possibile pensare ambienti nautici di sapore domestico. Questo accade più facilmente nelle barche a motore, dove i volumi premiano l’assetto orizzontale, mentre le vele hanno andatura in assetto sbandato, altezze e larghezze che cambiano a ogni centimetro e richiedono elasticità di adattamento».
Da oggi la sfida diventa ancora più stimolante e aperta a molte contaminazioni. L’augurio è, però, che non si stravolgano troppo i principi di funzionalità e marinità intrinsechi in ogni imbarcazione, grande o piccola che sia.

di Alberto Mariotti

Editoriale sezione vela

Merry Christmas amici navigatori!

​Mentre si chiude l’anno puntiamo lo sguardo al 2108. Questa volta, dopo un lungo periodo denso di nuvole, il cielo si sta schiarendo. Il settore è in miglioramento: dal punto di vista dei dati, per il terzo anno consecutivo, si sta vivendo una ripresa che, secondo le stime, nel 2017 potrebbe concretizzarsi in una crescita del 18 per cento.
Le aziende italiane hanno ricominciato a vendere in Italia e continuano a crescere all’estero grazie soprattutto alla qualità del prodotto.
E sotto l’albero di Natale della nautica italiana è arrivato anche il nuovo Codice. Atteso da molto tempo, è un provvedimento che, seppure in ritardo, porterà il nostro Paese ad allinearsi al resto d’Europa posizionandolo tra le nazioni in cui l’andar per mare rappresenta un fenomeno “normale”, non elitario.
Sarà, comunque, necessario continuare a vigilare sull’iter e sui decreti attuativi della nuova “legge del mare”. Perché l’augurio è che i tempi e la burocrazia nazionali non vanifichino il lavoro svolto. Per questo proseguiremo nella nostra missione di controllo dei risultati facendo sentire la nostra voce quando ce ne sarà bisogno e accogliendo le osservazioni, gli approfondimenti e i commenti di tutti che ospiteremo, come sempre, nelle pagine di Vela e Motore. Perché un giornale esiste se spiega i contesti, se va alla radice dei problemi, se indica le conseguenze dei fatti e le possibili soluzioni offrendo ai suoi lettori materiali di riflessione.
Un altro auspicio è che le coste e i porti tornino a essere affollati di nuovi marinai e che l’andar per mare si allarghi a un’utenza sempre più vasta, mossa da una condotta rispettosa delle regole e dell’ambiente. Un utilizzo consapevole che nasce anche e soprattutto dai comportamenti corretti e da quella cultura marinara di cui, da più di novant’anni, Vela e Motore si è sempre fatta promotrice e che costituisce l’autentica leva affinché navigare diventi una passione condivisa da tanti, tantissimi italiani.
Mentre ci auguriamo che il nostro numero doppio continui ad appassionarvi e a occupare il vostro tempo libero, Vela e Motore con Barche da Sogno e La Barca per Tutti è già pronta ai ranghi di partenza per accompagnarvi in un anno che ci auguriamo spettacolare.

Buon Natale e Buon Anno a tutti!

di Marta Gasparini

Contenuti

Doppiamo l’anno con un’edizione speciale: un numero doppio più ricco di pagine e argomenti. Dedicato agli appassionati della vela e del motore, ha due copertine, due editoriali e, naturalmente, due sezioni prove per un totale di ben 11 test in 52 pagine... sempre con la stessa passione e completezza di informazioni.

Scopriamo insieme le quattordici barche in gara per l’European Yacht of the Year tra monoscafi, catamarani e trimarani. I cinque vincitori saranno annunciati durante il prossimo salone di Düsseldorf dal 20 al 28 gennaio 2018.
Ricche le sezioni delle prove, in cui leggerete i test di due barche che si sono aggiudicate il titolo di Barca dell’Anno 2018 che Vela e Motore assegna in occasione del Salone Nautico di Genova: Azimut 60 per la categoria barca a motore e Gozzo Apreamare per i natanti a motore.

Per le barche a motore, partiamo da Sanlorenzo SevenSins, la più grande, un 52 metri che dispone di cinque ponti caratterizzati da un lusso e un’eleganza senza tempo.

Ancora tanta Italia nell’Azimut 60, che ha lo stile di un superyacht e segna il trend del futuro per Azimut, che personalizzerà le gamme con grandi designer dell’architettura.

Rio 40 Spider è un natante (anche se a vederlo non si direbbe) che si ispira al mondo delle auto sportive, mentre Gozzo Apreamare sconvolge la tradizionale visione dei gozzi e introduce prestazioni brillanti (si sfiorano i 32 nodi) e interni chic e funzionali.

​Quattro le “piccole” che su cui abbbiamo navigato per voi: Invictus 280 CX, un sundeck dall’aspetto sportivo i cui assi nella manica sono design e cura dei dettagli; Four Winns 240 HD, un bowrider americano carrellabile progettato per gli sport nautici con prestazioni brillanti; Cap Camarat 6.5 Br, un altro bowrider, questa volta francese, versatile e ricco di soluzioni funzionali per il comfort di bordo; Karnic 1851 by Selva, che ha un layout razionale con un rapporto qualità/prezzo interessante.

​Infine passiamo alla vela: Amel 50, una barca di 15 metri per girare il mondo con un layout fisso a tre cabine e una postazione di governo super accessoriata; Dufour 460 GL, un modello di 14 metri per la crociera pura con le prestazioni brillanti tipiche delle carene di Felci; Fountaine Pajot Saona 47, un catamarano che offre fino a cinque cabine ed è dotato di postazione di guida singola e prendisole sul fly.
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