LA NUOVA ROTTA È TRACCIATA
Desidero innanzitutto ringraziare Vela e Motore per l’opportunità di scrivere l’ultimo editoriale del 2019, un anno nel quale i problemi collegati alla sostenibilità sembra siano arrivati al grande pubblico il quale, con le sue scelte consapevoli, è certamente il maggior stimolo per il cambiamento dei processi industriali, per la ricerca di nuovi materiali e nuovi prodotti di minore impatto e basati sull’economia circolare.
Era solo l’ottobre del 2017 quando lo Yacht Club Costa Smeralda, del quale ho l’onore di essere Commodoro da undici anni, ha organizzato per il suo 50° Anniversario il Forum One Ocean, il primo in Italia sui temi legati alla sostenibilità e protezione del mare. La Principessa Zahra Aga Khan, Presidente del nostro Consiglio Direttivo, ci aveva indicato la strada maestra per il futuro: dare il nostro contributo per la tutela del mare, che tanto ci ha dato in passato e che oggi ha bisogno del nostro aiuto. Non si tratta di “mantenere pulita la casa in cui si abita”, ma molto di più: gli scienziati hanno compreso che dalla salute degli oceani dipende la sopravvivenza stessa del pianeta così come lo viviamo oggi. Va tutelato ad ogni costo perché siamo vicini al punto di non ritorno. Il Forum si era concluso con la firma della Charta Smeralda, il nostro codice etico per condividere principi e azioni a tutela dei mari, stilato per sensibilizzare sia l’opinione pubblica che gli addetti ai lavori, evidenziando il senso di urgenza nell’affrontare i problemi più pressanti degli oceani e degli ecosistemi marini e costieri.
Sono stati proprio l’approccio scientifico del Forum One Ocean e il suo successo oltre ogni aspettativa a darci lo stimolo a proseguire, dando vita nel marzo del 2018 alla One Ocean Foundation. Guardando a quanto è stato fatto, sembra che non siano trascorsi soltanto due anni scarsi, ma decisamente di più, grazie all’aiuto di tutti: dagli yacht club firmatari della Charta Smeralda ai nostri Ambassador, tra i quali i velisti Mauro Pelaschier e Paul Cayard, l’apneista Davide Carrera e l’esploratore Alex Bellini, a tutti gli amanti del mare, dalle aziende nostre partner senza il cui aiuto economico nulla sarebbe stato possibile, al Comitato scientifico della Fondazione e ai media che hanno divulgato la nostra voce assieme alle altre che si battono per il medesimo scopo. Tutti hanno contribuito con azioni utili, dal senso civico individuale nelle piccole azioni quotidiane alle altre iniziative di maggior risalto, quali il giro d’Italia a vela che Mauro Pelaschier ha compiuto lo scorso anno, divulgando l’urgenza di cambiare rotta, testimoniando lo stato di inquinamento, da plastica in particolare, in ognuna delle dodici tappe, proseguite poi durante l’inverno presso le scuole, perché sono i giovani, i più attenti e disponibili a cambiare per salvare il loro futuro.
Il 2019 si chiude con un altro importante tassello, il primo progetto di ricerca Business for Ocean Sustainability, realizzato in collaborazione con SDA Bocconi, McKinsey & Company e CSIC (The Spanish National Research Council), recentemente presentato e disponibile per chiunque, aziende, associazioni e singoli, sul sito della Fondazione: www.1ocean.org. Questo rapporto, basato su un lungo lavoro di ricerca e analisi dei dati che ha visto coinvolte oltre 200 aziende, esamina come valorizzare il potenziale degli ecosistemi marini e costieri creando nuove opportunità di business in modo sostenibile. In particolare, l’attenzione viene rivolta alla consapevolezza, alle strategie e alle pratiche innovative adottate dalle imprese, evidenziando il contributo dell’innovazione, sia tecnologica che organizzativa, alla sostenibilità. Questa prima edizione è focalizzata sul Mediterraneo, ma gli studi proseguiranno, così come altre azioni.
L’attività della One Ocean Foundation vuole essere il lascito per le generazioni future da parte dello Yacht Club Costa Smeralda e anche mio personale.
Riccardo Bonadeo
Commodoro dello YCCS e Vicepresidente della One Ocean Foundation