16 December 2014

Volvo Ocean Race, tre team a pari punti

Una Volvo Ocean race spettacolare. Dopo oltre 23 giorni di navigazione e 5.200 miglia, la seconda tappa da Cape Town ad Abu Dhabi si è conclusa con un distacco di appena 16 minuti tra il vincitore Team Brunel e Dongfeng Race Team...

Volvo ocean race, tre team a pari punti

Intervista ad Alberto Bolzan di Team Alvimedica dopo la fine della seconda tapa

 

 

Una Volvo Ocean race spettacolare. Dopo oltre 23 giorni di navigazione e 5.200 miglia, la seconda tappa da Cape Town ad Abu Dhabi si è conclusa con un distacco di appena 16 minuti tra il vincitore Team Brunel e Dongfeng Race Team. Incredibile anche il sorpasso degli olandesi ai danni del team franco/cinese per stava per vincere la sua prima tappa di in questa Volvo Ocean Race. Piccolo anche il distacco della terza barca, Abu Dhabi Ocean Racing, arrivata ad appena tre ore dal primo. Al quarto posto sono arrivati gli spagnoli di Mapfre, al quinto Team Alvimedica con il nostro Alberto Bolzan a bordo e seste le ragazze di Team Sca.

 

Dopo le prime due tappe si nota un discreto equilibrio tra i team (i primi tre hanno gli stessi punti), segno che le barche One Design stanno dando una grossa mano a mantenere aperta classifica. Ben tre team hanno finito le due tappe nella stessa posizione: i cinesi sempre secondi, i turco-americani di Team Alvimedica sempre quinti e le ragazze di Team Sca sempre seste.

 

Un parola a parte la merita Team Vestas Wind, protagonista di un gravissimo incidente che per fortuna non ha avuto alcuna conseguenza per l’equipaggio. La barca è infatti andata a scogli durante la notte del 29 novembre  sulla barriera corallina delle Cargados Carajos Shoals (St. Brandon), a circa 240 miglia a nord-est di Mauritius. La barca è andata praticamente distrutta ma grazie alla professionalità di skipper, equipaggio e una buona dose di fortuna nessuno si è fatto male. Ora non è chiaro quale sarà il futuro del team, sembra che lo sponsor sia intenzionato a far costruire un altro Vo65 e tornare in acqua per la seconda parte del giro del mondo.

 

Proprio riguardo alla monotipia, Bouwe Bekking, skipper di Team Brunel, subito dopo la fine della tappa ha detto che “si deve lavorare tanto. In passato forse ci si poteva rilassare un po', se si aveva una barca veloce, ma adesso devi spingere a tutta, sempre. Se fai un errore, qualcuno ne approfitta di sicuro. È una cosa che mette pressione addosso, soprattutto ai giovani, che a volte sopportano male il fatto di perdere una o due posizioni. Ma i miei ragazzi hanno fatto un lavoro incredibile, anche in questa tappa”.

 

Lo skipper francesi di Dongfeng ha raccontato che “siamo un po' delusi perché vogliamo sempre migliorare, ma è un buon piazzamento. Abbiamo dimostrato di poter competere con il migliori e ne siamo orgogliosi. Siamo contenti, è sempre bello finire una tappa lunga come questa. Se mi avessero detto che avremmo finito secondi all'inizio avrei sottoscritto subito, ma dopo quello che è successo è un po' dura da mandare giù. A dire il vero siamo un po' dispiaciuti. Brunel ha trovato una raffica e ci ha passati. Ma secondi è un bel risultato”.

 

Nonostante ci siano ben tre barche a pari punti, la classifica generale vede al comando Team Brunel in virtù della vittoria più recente seguito da Abu Dhabi Ocean Racing per la vittoria nella prima tappa e Dongfeng Race Team al terzo con due secondi posto.

 

Ian Walker, skipper del team locale emiratino ha ditto che “è stata un'altra tappa relativamente facile, con vento leggero, ma molto lunga. E sempre a contatto con gli avversari. Vi mentirei se dicessi che non ho voglia di mettere piede a terra. Riguardo al risultato viviamo sentimenti contrastanti, in realtà, prima eravamo davanti a Dongfeng e poi eravamo tornati sotto ai primi due, ma non abbastanza vicini da riuscire a riprenderli e passarli. Le ultime giornate sono state parecchio intense. Però siamo terzi, un primo e un terzo nelle prime due tappe non è affatto male, i ragazzi sono in forma, la barca non ha problemi. Certo avremmo voluto vincere questa tappa, ma era lunga e potevano succedere tante cose. Salire sul podio è una ragione abbastanza buona per un sorriso”.

 

Ancora un sesto posto per le ragazze di Team Sca. Una delusa Sam Davies ha detto che “abbiamo fatto un errore di rotta e ci siamo trovate dietro i nostri avversari. Non abbiamo potuto restare in contatto e non abbiamo avuto l'opportunità di recuperare. Ma continuiamo a imparare. Abbiamo usato quello che avevamo appreso nella prima tappa e tutte abbiamo cercato di migliorare, nel rispettivo ruolo. Ci siamo concentrate su tutti gli aspetti, la velocità, le regolazioni, le manovre, la navigazione e la comunicazione. Ognuno di questi punti è importante quando navighi in una tappa così lunga. Abbiamo scelto fin dall'inizio di avere dei cambi regolari nella composizione dell'equipaggio e penso che continueremo su questa strada anche per le prossime tappe. È una chance importante quella di poter fare turnover, perché le tappe sono molto lunghe e faticose. Io cerco di interpretare il mio ruolo di skipper, di leader del gruppo, al meglio possibile. Per me, che vengo dalla navigazione in solitario, è un apprendimento continuo e forse proprio per questo la parte più dura del mio ruolo è quella della comunicazione”.

 

La partenza della terza frazione, da Abu Dhabi verso Sanya, in Cina, è prevista per il prossimo 3 gennaio, mentre la disputa della Abu Dhabi In-port race per venerdì 2 gennaio 2015.

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