X-Yachts X46: cruiser performance pronto a tutto

Abbiamo provato il nuovo cruiser performance del cantiere danese in Svezia per le prove dell’European Yacht of the Year al quale
è candidato: un bel feeling al timone e una sensazione di solidità che non ti lascia mai
Presentato ai saloni di Cannes e Genova, il nuovo X46 è il quarto modello della gamma X, che comprende altri tre scafi: X43, X49 e X65. Lungo 13,92 metri e largo 4,27, si è subito guadagnato una nomination per l’European Yacht of the Year 2019 nella categoria Luxury Cruiser.

Sviluppate per soddisfare le esigenze di armatori che non fanno delle regate il loro primo obiettivo, le barche della linea X sono più comode e accoglienti delle Xp, dedicate a velisti agguerriti, e più veloci delle Xc, per la crociera pura. Un totale di 13 modelli - con tendenza all’aumento - da 38 a 65 piedi per tutti i programmi di navigazione. Il team di designer del cantiere danese è sempre guidato dal mitico Niels Jeppesen, il “padre” della filosofia X, mentre Kræn Binck Nielsen è il nuovo Ceo. Lo abbiamo incontrato a bordo del 46 durante la nostra prova a Ellös, in Svezia, durante la prima tranche di prove dell’European Yacht of the Year. Ed è proprio lui, al timone della barca, a ribadire il Dna del cantiere.

6.000 BARCHE E NESSUNA CHIGLIA PERSA

«La linea X è stata subito un successo, del primo modello, il 43, ne abbiamo vendute 70 unità in tre stagioni, il 49 presentato meno di un anno fa a Düsseldorf ha toccato quota 18, non c’è dubbio che svilupperemo nuovi modelli per questa linea. Abbiamo inoltre aggiornato anche i modelli delle linee Xc e Xp, che vendono ancora molto bene. Vogliamo soddisfare le esigenze della maggior parte di armatori, e questo spiega la scelta di avere tre linee, sebbene gestire 13 modelli diversi sia un gran lavoro. Quando disegniamo le nostre barche proteggiamo al massimo le sue sailing capabilities (capacità di navigazione, n.d.r.), non vogliamo costruire semplicemente una casa estiva a vela, ma una barca capace di navigare in oceano. Non ci interessa creare qualcosa di molto bello, con tanto volume ma che non riesca a navigare. Per questo utilizziamo un ragno strutturale di acciaio galvanizzato, una caratteristica che piace agli armatori, offre un grande senso di sicurezza a chi naviga offshore. Abbiamo consegnato 6.000 barche nella nostra storia dal 1979 a oggi e nessuna ha mai perso una chiglia».

UNA RICCA LISTA DI DOTAZIONI STANDARD

1/15 In navigazione con l'X-Yachts X46

L'X46 costa di base 399.500 euro + Iva franco cantiere, ma prima di fare confronti con altri cantieri, è bene sapere che sono compresi circa 70 mila euro di dotazioni spesso optional nelle altre barche. Al riguardo, Fabio Baffigi di X-Italia, importatore esclusivo per il territorio nazionale, spiega «dico sempre che le nostre barche non sono care, ma costose. È un approccio differente: definirle care vorrebbe dire denigrare il fatto che occorra un’elevata quantità di soldi per comprarle, dire che sono costose trasmette l’idea che ci sia della sostanza». Tra le dotazioni standard ricordiamo le più significative (la lista completa è scaricabile dal sito del cantiere): winch Harken Performa 46.2 per randa e drizze, illuminazione a Led, sartiame in tondino, drizze in Dyneema SK78, chiglia a T da 2,30 metri di pescaggio in piombo e incapsulata in tre strati di vetroresina, elica a due pale abbattibili.

«Il 46 è una vera barca da crociera - ci spiega ancora Fabio Baffigi -, il mercato chiedeva il ritorno all’imbarcazione stile cruiser performance su cui X-Yachts ha, da sempre, costruito il suo successo. Oggi vedo un mercato importante di armatori poco attratti dalle competizioni di alto livello, a cui piace partecipare solo a qualche regata di circolo da fare con gli amici e avere una barca con cui andare in crociera anche un mese di fila divertendosi e stando comodi. Le barche della linea X hanno una tuga pronunciata e volume a prua per fare spazio ai loro ospiti. Il cantiere non ha ceduto troppo all’estremizzazione delle linee tanto di moda oggi, l’obiettivo è fare dell’ergonomia il punto di forza della linea X: tutto deve essere al proprio posto, vogliamo un pozzetto confortevole e sicuro, panche con schienali alti, i winch al posto giusto. Per X-Yachts non conta solo l’estetica, ma anche come si va a vela».

NAVIGAZIONE

Ci aspettavamo - e speravamo - in condizioni meteo nordiche in Svezia, con vento forte e magari un po’ di onda, due gocce di pioggia, e invece sembrava di essere in Mediterraneo, con caldo e poco vento, nel nostro turno di due ore a bordo del 46 non ha mai superato i 7 nodi. Navighiamo sulla versione con albero di alluminio, fiocco autovirante e randa avvolgibile nel boma, quest’ultimo realizzato in vetroresina dai danesi di Furlerboom, un meccanismo più pratico ed efficiente della soluzione nell’albero (è più facile ammainare velocemente la vela in caso di emergenza), che richiede un minimo di attenzione soprattutto quando si ammaina la vela, il boma deve restare infatti a un angolo di 90° con l’albero per non sforzare le stecche. Il fiocco autovirante, pratico in crociera, limita leggermente le prestazioni con le leggere arie svedesi, qui avremmo preferito un fiocco con più sovrapposizione per avere potenza maggiore.

Pur essendo una barca da crociera, al timone ritroviamo quella rassicurante precisione e sensibilità tipica di X-Yachts, con un feeling e un piacere che non tradiscono mai. Navighiamo tra i 5,3 e 6,5 nodi bordeggiando tra gli insidiosi scogli affioranti dell’arcipelago al largo di Ellös. Stessa performance con il gennaker da 170 mq. A motore, con lo Yanmar da 57 cv la velocità di crociera è di 7,4 nodi a 2,000 giri, che diventano 8 a 2.500. Un Xp avrebbe regalato qualche emozione in più, ma per l’armatore che cerca una barca concreta e affidabile, capace di perdonare qualche incertezza e meno nervosa al timone, la linea X è quanto di meglio ci si possa aspettare.
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