YXT24 Evolution, quando lo yacht diventa tender
Un support vessel di 27 metri di lunghezza fuori tutto per grandi yacht con cui partire per scoperte e avventure senza confini. A bordo si può imbarcare di tutto, persino un sommergibile
All’ultimo Monaco Yacht Show 2019 non poteva passare inosservata. Stiamo parlando di un’imbarcazione, o meglio, di un tender di 27 metri di lunghezza come lo chiamano in cantiere. Molti potranno sorridere davanti a questa definizione, eppure ciò che lo rende davvero speciale è il suo utilizzo come barca appoggio di un grande yacht (come quelle usate per le piattaforme petrolifere). La sua funzione principale è di liberare la barca madre dall’ingombro dei toys dall’equipaggio (quando non è in servizio), aumentando così il comfort e la privacy a bordo.
Il cantiere che l’ha costruito, Lynx Yachts, è stato fondato nel 2011 da Slim Bouricha, un uomo d’affari, un visionario con notevole esperienza di costruzione navale. L’unità produttiva si trova a Nijkerk, in Olanda, non lontano da Amsterdam, in una struttura all’avanguardia con uno stabilimento a temperatura controllata e una banchina lunga 70 metri che consente di costruire contemporaneamente fino a tre yacht. La produzione è strutturata in più gamme tra cui la serie YXT (Yacht X Tender), support vessel per dirla in inglese, o più romanticamente shadow vessel, semidislocanti da venti a quaranta metri, in acciaio e alluminio.
Anima poliedrica
YXT24 Evolution ha diverse funzioni: prima di tutto facilita la vita non solo perché trasporta i toys, ma anche perché li fa trovare già in acqua a destinazione e se li riprende quando la mother ship è ripartita. Non solo, può andare in avanscoperta per trovare il punto giusto dove calare l’àncora, Quando parliamo di “giochi” intendiamo, oltre al tender di servizio, moto d’acqua, sommergibile, elicottero e nel nostro caso perfino una Land Rover Defender a disposizione dell’armatore...
Le operazioni di varo e alaggio avvengono in modo rapido e sicuro e per muovere tutto questo importante carico, lo strumento chiave è la gruetta (sapientemente mascherata), montata sul ponte principale. Questo potente braccio di sollevamento può spostare un massimo di 3,6 tonnellate e un mezzo lungo fino a sei metri, rendendo semplice anche sistemare l’occorrente per la cambusa.
I costi di un support vessel, ci dicono, sono decisamente più concorrenziali rispetto a un megayacht ed è quindi più conveniente uno scafo aggiuntivo di questo tipo piuttosto che allungare la barca madre di qualche metro.
Il cuore del progetto è l’ampio ponte (75 mq), accessibile dalla piattaforma di poppa, che rappresenta una sorta di “parcheggio” dove ogni centimetro è sfruttato in base ai volumi del carico. Una volta libero da tutti i giochi, il main deck diventa una grande area all’aperto da utilizzare per feste, intrattenimento (sulla versione che abbiamo visitato c’era anche un canestro per giocare a basket) oppure, arredato con divani, lettini e coffee table, si trasforma in area relax.
Un passaggio sul beach club (24 mq), senza dubbio l’area più apprezzata e frequentata dagli ospiti, è un prolungamento del ponte principale che si estende sull’acqua grazie a una piattaforma idraulica realizzata dall’italiana Opacmare.
E se la poppa ha una funzione di spazio per lo stivaggio e l’intrattenimento, la prua è l’avanposto privilegiato da cui godere la navigazione. Da qui si apprezza infatti una visuale a 360° sull’orizzonte, chiara e senza ostacoli. Alle spalle della plancia di comando si sviluppa un living con divani a L trasformabili in letto e un’area Tv. Un layout che si presta a diverse configurazioni grazie anche al generoso baglio (7 metri) che crea nuove opportunità di spazio.
A proposito di personalizzazione, il lower deck può soddisfare ogni desiderio dell’armatore: su questa unità è stata richiesta una sola cabina con servizi, bagno turco, doccia separata e una grande cucina con accesso alla zona di stoccaggio.
Gli alloggi dell’equipaggio sono ricavati verso prua e prevedono due cabine con relativi bagni. Anche qui i materiali utilizzati sono gli stessi che si ritrovano nel resto dell’imbarcazione.
Nel cuore di ogni yacht “pulsa” la sala macchine e, in genere, più piccola è la nave, più contenuta è l’area, ma in questo caso il cantiere ha deciso di dedicare ben 30 mq per accogliere i due motori, tutti gli strumenti tecnici e un importante banco di lavoro. La velocità massima è di 13 nodi e quella di crociera economica è di 10 nodi.
I dati
Lunghezza f.t. m 27,10
Larghezza m 7
Pescaggio m 1,60
Dislocamento a vuoto t120
Serbatoio acqua lt 2.600
Serbatoio carburante lt 15.300
Motori 2 x Caterpillar C12.9 da 850 cv cad.
Velocità massima 13 nodi
Velocità di crociera 12 nodi
Cabine ospiti versione standard 3
Bagni versione standard 3
Omologazione CE categoria A
Progetto e ingegneria Lynx Yachts
Architettura navale Diana Yacht Design
Design esterni Bernd Weel Design
Interni Darnet Design
INDIRIZZI
Lynx Yachts, Olanda, www.lynxyachts.com
COSTRUZIONE
Scafo e sovrastruttura acciaio