17 March 2020

Tuccoli T 280, come naviga: pregi e difetti

Fisherman sportivo messo a punto grazie alla collaborazione tra il cantiere, Suzuki Marine e il pescatore sportivo Marco Volpi. La barca ha due cabine, bagno separato per un buon comfort anche durante la crociera

La prova della versione fuoribordo del Tuccoli T 280 non poteva svolgersi in condizioni migliori. Il mare calmo e la giornata soleggiata possono rappresentare un buon auspicio al rilancio di un cantiere storico che ha fatto della “robustezza, marinità affidabilità e stabilità” dei propri prodotti un marchio distintivo.

La Nuova Tuccoli, con l’arrivo dell’imprenditore Paolo Sanguettola, è voluta ripartire proprio da uno dei suoi must, rivisitandolo con una più moderna ed efficiente dotazione di due motori fuoribordo Suzuki DF300AP.

La collaborazione tra il cantiere toscano, i tecnici di Suzuki Marine Italia e il noto campione di pesca sportiva Marco Volpi ha prodotto una imbarcazione “nuova” sotto molti punti di vista, rendendola ancora più appetibile a chi ama i fisherman veloci e abitabili. Prestazioni innanzitutto, con una velocità di punta di 45 nodi, ma che si caratterizzano con consumi appena sopra i 50 litri/ora totali con i motori a 3.500 giri, una velocità di 23/24 nodi e un’autonomia che arriva quindi a più di 270 miglia. Il disegno di carena a V, assieme alla potenza dei motori, consentono un’uscita in planata quasi immediata e allo stesso tempo estrema stabilità in navigazione, sia sul dritto che in accostata, anche quando si prova a stringere la virata. Oltre alla coppia di motori da 300 cv è possibile l’allestimento con versioni da 200 e da 350 cv. Le dimensioni del Tuccoli T 280 lo rendono poi estremamente manovrabile anche in acque ristrette.

Motori fuoribordo e due cabine

Da sottolineare che rispetto alla versione entrobordo, lo spazio liberato dalla sala macchine consentirà in futuro la realizzazione di una seconda cabina matrimoniale, consentendo appunto una maggiore abitabilità e fruibilità complessiva per questa imbarcazione di poco più di 9 metri.

Il pozzetto è spazioso per la categoria (quasi 4,5 mq) e conferma la sensazione di comfort abitativo oltre che di funzionalità per gli appassionati di pesca, con le rastrelliere per le canne e gavoni per le esche e il pescato. Comodo l’accesso al mare grazie allo sportello sulla plancetta (il cui spazio è un po’ sacrificato quando i motori sono sollevati) e alla scaletta. A prua si accede da passavanti adeguati per la categoria (circa 20 cm) sorreggendosi a tientibene in acciaio posti sul tetto della zona timoneria e ben protetti fino all’area prendisole (dove si può posizionare una comoda cuscineria).

Tornando in quadrato si raggiunge la plancia comando che per disposizione della strumentazione, della seduta imbottita e del timone risulta ergonomica e garantisce una buona visibilità in navigazione in ogni condizione.

Gli interni sono improntati alla massima abitabilità anche se non particolarmente ampi, con una dinette a dritta e la cucina a sinistra. Andando avanti si trova il bagno e una cabina armatoriale con il letto matrimoniale che asseconda con la forma la curvatura della prua. Si può adattare per la notte anche lo spazio dinette. Nella nuova disposizione che sfrutterà lo spazio lasciato dai motori entrobordo, la cabina di prua sarà destinata al letto matrimoniale mentre a poppavia è prevista una cabina con un letto di 190 x 126 cm. Un’imbarcazione potente e con consumi proporzionatamente contenuti; piccola e confortevole, destinata a rinnovare il successo della prima versione.

I dati

Prestazioni

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