Vela e Motore 5-2021

47 VELA E MOTORE maggio 2021 di Luggo, figli di Ruggiero. A lui il compito di traghettare ”la passione” di famiglia verso un sistema produttivo efficiente, pronto a cogliere le sfide del futuro. Tre i ma- nager di esperienza che lo affiancano: Simone Loren- zano, direttore generale, Marco Vertecchi, business & executive coach e Giulio Bertani, direttore commerciale. Lo abbiamo incontrato con Simone Lorenzano per sco- prire la prossima puntata del cantiere di Baia. Il 2020 è stato un anno strategico per il cantiere con la celebrazione del sessantesimo anniversario dalla fondazione e il suo rilancio. G.d.L. «Gli ultimi dieci anni hanno rappresentato il perio- do più duro per la nautica e così per Fiart. Il cantiere fa parte di un Gruppo che si occupa di altri settori e questo ha contribuito a mantenerlo in attività nei momenti difficili; mio padre amava chiamare Fiart “la sua quarta figlia” e come tale l’abbiamo sostenuta, ma i tempi era- no maturi per un cambiamento radicale. Così, grazie anche a Marco Vertecchi, che fa parte del consiglio di amministrazione, abbiamo formato un team forte. Nel 2020 è approdato in Fiart Simone Lorenzano e abbiamo iniziato a delineare le strategie a venire. La strada era già stata tracciata da Ernesto de Bartolomeis, ex direttore generale, che ci ha incoraggiati a puntare la prua verso traguardi più ambiziosi in primis con il lancio del Sea- walker 43 e del Fiart 52 Open (versione aperta del Fiart 52 Hard Top), varato lo scorso dicembre». A quanto ammontano gli investimenti? G.d.L. «Negli ultimi dieci anni abbiamo messo in campo quindici milioni di euro investiti a livello organizzativo, manageriale, per la formazione, la logistica, nuovi stampi e prodotti di cui il Seawalker 43 è il vero simbolo. Una ripartenza accolta dal cantiere intero con grande entu- siasmo e passione». Dalla passione all’industrializzazione? G.d.L. «Il merito di mio padre è stato quello di trasfor- mare una nautica che era artigianato in un sogno replicabile, accessibile a una fascia larga di persone e che avesse la capacità di restare a lungo sul merca- to. Questa è la missione che continua a vivere a ogni livello in Fiart, ma parlare di industrializzazione mi Abbiamo messo in campo quindici milioni di euro investiti a livello organizzativo, manageriale, per formazione, logistica e nuovi prodotti A lato, la sede del cantiere è a Baia (Napoli) e la storica palazzina. Nella pagina di sinistra, Giancarlo di Luggo, quartogenito di Ruggiero di Luggo, è a.d. di Fiart. Sotto, Simone Lorenzano copre la carica di general manager.

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