Vela e Motore 10-2020

13 VELA E MOTORE ottobre 2020 un bene essenziale, erano molti. La risposta del mercato ci ha invece ricordato che i nostri prodotti rappresentano più e meglio di altri il mezzo per vivere in sicurezza e selezionare le persone con cui passare il nostro tempo. I risultati di vendita hanno testimoniato una stagione effervescente, lontana dai timori di inizio pandemia. Occorre fare tesoro di questo insegnamento per pensare alla barca come a un luogo in cui si ritrovano anche delle emo- zioni autentiche. Non è un caso che gli ultimi modelli presentati da Azimut e da Benetti con- sentano un collegamento con il mare e con l’esterno molto più naturale e facile. C’è una presa di distanza da quegli interni concepiti come castelli opulenti e da quegli esterni così arroccati sul mare e lontani dalla possibilità di viverlo, tipici del lusso un po’ gridato degli anni Ottanta e Novanta. Dovremo puntare sull’attenzione all’ambiente, sulla ricerca di un benessere autentico e più naturale, su un’e- leganza intesa come senso della misura». MASSIMO PEROTTI Executive Chairman Sanrolenzo «La personalizzazione e la sostenibilità sono, oggi più che mai, le basi si cui la produzione deve orientarsi. Sanlorenzo, da sempre molto sensibile a questi aspetti, si sta prepa- rando ad ampliare la propria gamma con due nuove linee che andran- no a toccare questi princi- pi: da un lato la capacità di concepire lo yacht come un og- getto unico sempre più plasmato sul modo di vivere dell’armatore e dall’altro un’attenzione più consapevole al mondo che ci circonda». ALBERTO GALASSI Ceo Ferretti Group «A fine estate, nel sito Ferretti di La Spezia, abbiamo aperto una nostra esposizione di flot- ta, invitando clienti selezionati, che si sono sentiti accolti in un ambiente controllato; a Montecarlo abbiamo organizzato un evento su cinque giorni con oltre 120 ospiti ogni sera. Anche in questo caso una cornice protetta e imbarcazioni sanificate hanno rappresenta- to una garanzia di sicurezza per i nostri estimatori. Cre- do quindi che eventi privati avranno sempre più senso: la formula di ricevere in “casa propria”, in un contesto di pan- demia, ha degli indubbi vantaggi rispetto alle grandi vetrine. L’unico neo è la mancanza di confronto con il resto della pro- duzione internazionale». SAVERIO CECCHI Presidente Confindustria Nautica «Il Salone è un segnale di responsabilità so- ciale, determinazione, volontà e saper fare italiani. È un segnale forte per le aziende e per tutta la filiera, per il mercato, per il territorio che lo ospita e per il Paese. Farlo in sicurezza, questo l’obiettivo, questa la sfida. Senza pensare al guadagno, ai numeri. Proprio perché a organizzarlo è un’asso- ciazione che rappresenta tutta la filiera, con scopi che vanno oltre quelli di una società privata. Era già accaduto nel 2013, in un altro momento delicato, di crisi economica e non sanita- ria, quando l’allora Ucina – oggi Confindu- stria Nautica – aveva preso in mano il Salone per salvarlo e guardare avanti».

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