Evo R6 come naviga: pregi e difetti
Un 18 metri dal design spinto progettato da Valerio Rivellini per il cantiere campano Evo Yachts. Pozzetto con murate estensibili, prendisole di poppa a isola e due cabine doppie. Con due Volvo IPS950 tocca i 34 nodi di velocità massima
Una cabina armatoriale senza toilette e televisore, una cucina senza frigorifero. Così appare a prima vista l’Evo R 6, ultima creazione del cantiere campano. Una barca che, con quelle apparenti carenze potrebbe sembrare assurda se, invece, non fosse un esempio di raffinatezza e originalità.
Perché quelle normali dotazioni di bordo ci sono, ma non si vedono, sono mimetizzate e nascoste, evitando di “turbare” gli ambienti con la loro ingombrante, ma poco raffinata presenza: la toilette armatoriale è nascosta da un finto armadio, il televisore è dietro uno specchio e una porta fa scomparire il frigorifero della dinette.
L’Evo R6 è tanto curata da sfiorare la perfezione e lavorata in modo definibile maniacale, se questo non potesse avere un’accezione negativa. Se la possibilità di ampliare il pozzetto ormai non crea più stupore - ma in questo unico caso, con il sistema “XTension”, si estende insieme alle paratie - sono invece i particolari a impressionare. Non ci sono doghe di teak ridotte in larghezza, tutti gli spazi in coperta sono studiati per uniformarsi alla loro misura standard, due diverse pompe idrauliche per l’àncora (nel gavone insieme al musone), per l’estensione delle murate e per l’apertura del garage mentre è possibile camminare attorno al prendisole walk around.
Un progetto nato sul tavolo da disegno di Valerio Rivellini, ingegnere navale con innegabili doti da architetto. «La filosofia della barca - spiega - è trasmettere sensazioni minimal e, proprio per questo, della sua intrinseca bellezza non si riesce a capirne il perché». Il principio informatore a cui si è ispirato Rivellini è semplice. «Volevo trasmettere il senso di pulizia e ordine – ammette – e credo di esserci riuscito: una barca essenziale dove non sembra esserci nulla, soprattutto niente di inutile o marginale».
Qualcosa di nuovo, insomma, una “strada” che il giovane designer vuole proseguire. «La prossima barca Evo – preannuncia – vuole essere la fusione di due filosofie diverse, uno scafo sportivo planante con gli interni tipici degli explorer, qualcosa di inaspettato con la missione di infrangere schemi consolidati». Una serie di caratteristiche che hanno gratificato questo scafo del Cantiere Evo del World Yachts Trophy per il design esterno nella categoria delle imbarcazioni tra i 45 e 64 piedi.
In navigazione
Quest’ultima creatura del cantiere conferma qualità marine non solo riguardo alle prestazioni pure. La velocità massima si attesta a 34 nodi, un livello più che interessante, soprattutto considerate le sue importanti dimensioni (18 metri) e anche per le condizioni della prova, svolta con ben otto persone a bordo. La velocità di crociera è invece intorno ai 26 nodi.
Lo scafo plana a 12 nodi al regime di 1.400 giri mentre il limite di planata si attesta a 14 nodi. Il parametro, comunque, non è certo abbastanza significativo per un giudizio qualificante: la stabilità di rotta è notevole mentre la virata non ha sbavature e lo scafo si comporta positivamente senza alcun sintomo di scarroccio anche grazie ala coppia dei Volvo IPS 950 da 725 cavalli ciascuno. Anche il “confronto” con le onde, è positivo grazie a una carena che filtra bene gli impatti.
A poppa si distingue per la plancia estensibile con il solo sfioramento di un comando digitale e il solarium a isola attorno a cui è possibile camminare senza dislivelli e, al di sotto, il vano per alloggiare un tender entro i 3 metri. Poi, verso prua, il pozzetto ospita un’ampia zona dining che, protetta dall’hard top in acciaio, alluminio e carbonio dispone di un doppio frigorifero, ice-maker e tavolo in grado di ospitare fino a otto conviviali. A prua proseguono le murate alte che contraddistinguono tutto lo scafo e trova posto la beach lounge con un grande prendisole.
Gli interni
La zona notte regala comodità e raffinatezza: teak, corian, cristallo, pelle e tessuti pregiati contribuiscono a produrre un’atmosfera di eleganza senza eccedere nello scontato come era negli obiettivi del designer. La scaletta di discesa è retroilluminata con quattro gradini in plexiglas (il primo troppo alto, una svista, forse l’unica) e la dinette si offre alla vista con un divano a C e un pouf che si trasforma in tavolo.
La cucina con quattro fuochi a induzione è in un’area centrale esagonale che comprende la cantinetta dei vini e una cassettiera. Verso prua si accede alla cabina Vip con matrimoniale e illuminata dalle “fenditure” delle fiancate che dispone della toilette con doccia separata. Dalla dinette, verso poppa e sulla sinistra, invece, si entra nell’armatoriale con letto disposto per baglio e con una vetrata come testata e un ampio armadio. Anche in questo caso è disponibile il bagno privato con box doccia separato il cui accesso è mimetizzato da un falso armadio. L’Evo R 6 ha a disposizione la cabina del marinaio separata e può avere un layout a tre cabine e due bagni.
I dati
Prezzo di listino Euro 1.550.000
Iva esclusa, f.co cantiere con 2 x Volvo IPS800
Lunghezza f.t. m 17,71
Lunghezza al galleggiamento m 15,58
Larghezza m 5,31
Pescaggi m 1,30
Dislocamento a pieno carico kg 25.000
Serbatoio carburante lt 2.100
Serbatoio acqua dolce lt 510
Motori std 2 x Volvo IPS800 (625 cv)
Omolog CE cat A/12 – B/16
Progetto scafo e ingegneria Valerio Rivellini
Design esterni ed interni Valerio Rivellini
INDIRIZZI
Evo Yachts, Napoli, tel. 081.03 20 679;
Prestazioni
Regime giri/min | Velocità nodi | Consumo lt/h |
600 | 7,0 | 9,5
|
1.000 | 11,4 | 33,0
|
1.500 | 16,5 | 105,0 |
2.000 | 27,0 | 187,0 |
2.260 | 34,0 | 276,0 |
✔ Luogo prova: Cannes, Francia. ✔ Meteo: vento a 10 nodi, mare calmo, 8 persone a bordo, carburante 30%, acqua 80%.