Vela e Motore

14 VELA E MOTORE | marzo 2023 DESIGNER di Olimpia De Casa Auto, moto, barche: sono gli ambiti di lavoro cui Pierangelo Andreani si dedica da mezzo secolo. Lo fa mirando ad andare oltre l'angolo, con la mente e lo sguardo sempre aperti PIERANGELO ANDREANI HO REALIZZATO IL SOGNO DI BAMBINO Un grande e bell’esempio di persona e professionista che, grazie a passione, dedizione e perseveranza infinite, è riuscito a realizzare il sogno coltivato sin da ragazzino. Nel caso specifico: disegnare auto per i grandi carrozzieri italiani. Cui si sono aggiunti, insieme e più avanti, i progetti per moto, scooter, biciclette elettriche, barche e non solo. «I manufatti che stanno fermi nonmi hannomai attratto più di tanto, mentre sono sempre stato appassionato di quelli che si muovono e, sin da piccolo, del disegno». Un’attitudine, ci raccontaPierangeloAndreani, condivisa con il padre e prima ancora con il nonno che, nel lontano 1903, avviò la sua attività lavorativa dedicandosi alla costruzione di manufatti in cemento. «Un mestiere che ha poi portato avanti con mio padre, allargando le realizzazioni alle piastrelle inmarmo e graniglia che si usavano negli Anni Cinquanta. Ho visto loro eseguire dei bei lavori di disegno, ma anche di scultura: usavano la creta per realizzare i modelli per gli stampi in gesso necessari a costruire balconi, ringhiere e tutti quei motivi esterni delle abitazioni tipici del periodo dell’Art Decò. A Sondrio, dove sono nato e cresciuto, non esisteva all’epoca un liceo artistico. Scelsi allora di assecondare lamia passione per il disegno iscrivendomi all’istituto tecnico per geometri, una scelta che poteva servire anche nell’attività di famiglia. In quei cinque anni, ogni pagina o spazio bianco che mi trovavo tra le mani rappresentava un invito subliminale a dare sfogo alla mia creatività. Ogni centimento libero finiva inevitabilmente per essere ricoperto dai miei schizzi di auto. Una “chiamata” irrefrenabile stoppata solo una volta, durante una lezione di matematica, dal professore: “Guardi Andreani che qui non siamo mica alla Pininfarina. Smetta conquei disegnetti”». Quando si dice “i casi della vita”, ma anche “i segni premonitori”, a seconda delle prospettive, giusto per rimanere in tema. Perché Pierangelo Andreani, finite le superiori, e dopo un primo impiego alla Fiat, alla Pininfarina ci arrivò veramente. «Ed ebbi poi modo di farlo sapere anche al mio professore dimatematica delle superiori, quello chemi esortava a lasciar perdere i disegnetti, incontrato per caso qualche anno più tardi». Intuisco che il racconto sarà appassionante e appassionato: solo in parte una sorpresa dal momento che sto ascoltando - penso trame - unmaestro del design con52 anni di attività professionale ininterrotta alle spalle. Una vita dedicata allo studio delle linee, dell’ergonomia, dello stile di diverse decine di modelli di auto, due ruote e barche tra le più ammirate e acquistate negli ultimi dieci lustri. «La passione per il dise-

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