Vela e Motore

marzo 2023 | VELA E MOTORE 15 Pierangelo Andreani nel suo studio di Sondrio. Il disegno la sua grande passione sin da ragazzo, quando alle superiori riempiva ogni foglio bianco coi suoi schizzi. Inconsapevolmente, il suo professore di matematica ci aveva visto lunghissimo... gno delle quattro ruote era talmente forte e desiderosa di esprimersi che, anziché iscrivermi ad Architettura, come mio padremi aveva suggerito di fare,mancando alloraun’alternativa formativa specialistica, preferii non rimandare il sogno di uno sbocco lavorativo immediato e, finito il militare, iniziai a scrivere a un po’ tutte le aziende attive in quegli anni (siamo alla fine dei Sessanta, ndr). Anche alla Fiat, spronato questa volta damiamadre. Seguii il suo suggerimento anche se la mia massima aspirazione continuava ad essere quella di andare a disegnare per un grande carrozziere italiano. Nel frattempo, più omeno ventenne, partecipai al concorso Grifo d’oro Bertone riservato a giovani appassionati di auto che dovevano presentare una proposta di car design, eventualmente accompagnata da un modellino in scala 1:10. Il mio progetto fu tra quelli segnalati e poi esposti a Torino. Quell’anno, a vincere fu Enrico Fumia, che poi mi succedette alla Pininfarina, dove mi recai dopo la partecipazione al concorso, avendo ricevuto risposta a quella che probabilmente fu la prima delle tante lettere inviate. Stetti a Torino un paio di giorni ma sfortunatamente, nonostante gli elogi dell’allora direttore ai miei disegni, e in particolare a quelli in prospettiva, dovetti tornare a casa inquanto avevano appena assunto due ragazzi e l’organico prevedeva un team di 5/6 designers, non di più. “Tengo comunque io la sua cartella” mi disse dopo aver apprezzato i miei lavori, tenendo in quel modo viva la fiamma della mia più grande aspettativa.

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