Vela e Motore

94 VELA E MOTORE | marzo 2023 PROVA | ECORACER 25 importante che merita attenzione e diffusione. I cantieri lavorano a progetti più sostenibili che, sebbene ancora lontani da una produzione seriale, vengono sempre più spesso accettati e compresi dagli armatori (l’anno scorso era toccato al catamarano francese Windelo 50). A Port Ginesta il piccolo 25 desta un grande interesse, non solo dei giornalisti ma anche degli altri cantieri presenti alle prove. Un piccola startup che si fa strada in mezzo a giganti della nautica mondiale è già di per sé una grande soddisfazione. A bordo siamo in quattro e passare da un 15 metri a un 7,5 metri richiede qualche minuto per prendere la mano. Il vento soffia sul 16/18 nodi e anche l’onda si fa sentire. L’equipaggio di Ecoracer si prende tre minuti per spiegarmi bene alcuni meccanismi della barca e si parte subito di bolina. Ritorno alle belle sensazioni di una volta, quelle in deriva, dove tieni in mano uno stick invece che una ruota e quando timoni le correzioni sono immediate, la barca va dove decidi tu. Si lavora in sinergia con l’equipaggio, in particolare con chi è alle vele, randa e prua, a cui è richiesto un buon affiatamento per esprimere tutto il potenziale della barca. Con questo vento sono il secondo più a prua e la navigazione è piuttosto bagnata e questo contribuisce ad innalzare i livelli di adrenalina. Mi piacerebbe veder comparire una linea di partenza, le boe e qualche avversario per dare senso a tutto ciò! Controllo, velocità e grinta sono le prime tre parole che mi vengono mentre navighiamo veloci, inseguiti dal gommone del fotografo che combatte, più di noi, con le onde. Con il Code 0 la navigazione diventa ancor più veloce e divertente, il peso dell’equipaggio si sposta indietro e la barca plana a oltre 10 nodi senza problemi. Poi il vento cala leggermente e le nostre due ore di tempo a bordo di Ecoracer 25 passano veloci quanto la barca. Riamane la bella soddisfazione di una sfida tutta italiana che sta dimostrando che in tema di sostenibilità molto può essere ancora fatto, fosse anche soltanto passare dalle parole all’azione. Bravi ragazzi. AUSTRIA | Roland Duller, YachtRevue Una giovane startup ha dato un esempio importante con l’Ecoracer ecologico. La barca sportiva e l’azienda dietro di essa meritano un grande ringraziamento per questo. Possa il loro approccio essere ampiamente copiato! DANIMARCA | Morten Brandt-Rasmussen, Bådmagasinet Questo progetto italiano mette il dito dove fa male. Ammettiamolo: le barche da diporto di oggi non sono in alcun modo il prodotto verde che l’industria rivendica. È abbastanza semplice: i cantieri devono adattarsi per il bene degli oceani e del pianeta, e per il bene di sé stessi poiché lo status quo non è un’opzione. Senza modifiche il mercato delle imbarcazioni da diporto sarà regolamentato e potenzialmente svanirà. L’Ecoracer 25 riciclabile al 100% ha dimostrato che è possibile diventare ecologici per davvero. SPAGNA | Diego Yriarte, Nautica y Yate Quando parliamo di sostenibilità e coscienza ecologica perché navighiamo e usiamo il motore il meno possibile, sembriamo dimenticare che un’altissima percentuale delle nostre barche non può essere riciclata. Siamo lieti che l’iniziativa Ecoracer 25 raggiunga una riciclabilità così elevata e siamo ancora più lieti che questa iniziativa sia portata avanti da un gruppo di giovani desiderosi, entusiasti e orgogliosi dei loro risultati. Ci auguriamo che presto seguano molti altri progetti come questo e che la produzione in serie di barche riciclabili diventi presto una realtà. FINLANDIA | Pasi Nuutinen, Vene Per la sostenibilità ambientale la vela è più di un passo avanti riI COMMENTI DELLA GIURIA spetto alla maggior parte degli altri modi di muoversi sull’acqua. Finora ci mancano solo importanti miglioramenti nella produzione di imbarcazioni innovative. Finora sono stati fatti molti piccoli passi nella giusta direzione. Ma i grandi salti fanno paura. Entra nel mondo Ecoracer 25! È la prova vivente che è possibile progettare e creare una barca completamente riciclabile che sia anche un’assoluta gioia di navigare. FRANCIA | Loic Madeline, Voiles & Voiliers Ecco una nuova generazione di barche a vela che potrebbe cambiare l’immagine di questo sport. L’Ecoracer 25 non è solo un design divertente e veloce, né un nuovo Melges 24 con la sua prua inversa e le sue facili capacità di planata. Questo progetto di Matteo Polli è molto più di una barca da regata, dimostra che si può costruire una barca e anche riciclarla quando la sua vita volge al termine. Si può riutilizzare non solo il piombo della chiglia, la lega dell’albero o le fibre delle vele, ma anche la fibra e la resina che danno forma e rigidità allo scafo. Non è altro che una rivoluzione per l’industria nautica, e arriverà presto. GERMANIA | Jochen Rieker, YACHT Mentre la maggior parte dei principali costruttori sta ancora valutando modi più sostenibili di produrre yacht, ancora una volta è una start-up che esemplifica e dimostra ciò che è già possibile oggi. L’Ecoracer 25 non ha solo vinto la sua classe nei Mondiali ORC, ma ha anche conquistato i cuori e lementi della giuria europea delloYacht dell’anno. Grande design, un processo di costruzione di barche ecologico come si può desiderare. E andrà anche in produzione, anche se in un formato più grande come Ecoracer 30. Grande iniziativa, squadra fantastica, molto divertente! A sinistra, anche le vele di Ecoracer 25 sono riciclabili. Sono infatti le 4T Forte prodotte da One Sails, costruite con tecnologia certificata ISO 14040 per la valutazione del ciclo di vita, riciclabili al 100% attraverso un processo di raccolta differenziata standard alla fine del ciclo di vita.

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