La carena e la sicurezza sono i suoi punti di forza. E’ uno dei più veloci "senza patente", morbido sull'onda e preciso in virata. La nuova carena interpreta egregiamente la duplice esigenza di essere scorrevole e marina. I piani di carena a geometria variabile mostrano una modesta inclinazione a poppa, necessaria per favorire le doti di velocità e ridurre l'assorbimento di energia. In questo modo è possibile montare motori sotto la soglia dei 40 cavalli contenendo i costi ed i consumi. La prora, al contrario, è molto profonda e permette di mantenere in traiettoria il battello e infilare con sicurezza le onde. Insomma, uno scafo poliedrico adatto ad ogni situazione. Il tubolare è stato posto in modo da assicurare la massima stabilità al rollio e al tempo stesso in maniera da non interferire con la scia quando la velocità aumenta. Il disegno della coperta rivela l'attenzione per ogni piccolo particolare e mostra una chiara evoluzione rispetto ai battelli del passato. Il battello era equipaggiato con un fuoribordo Mercury a 4 tempi, per l'esattezza la versione ad iniezione elettronica a 4 cilindri. Un modello leggermente più pesante rispetto al 3 cilindri, ma anche più generoso di coppia. Le prestazioni del battello sono risultate molto interessanti, sia in termini di velocità, sia per quanto concerne il comportamento sull'onda. Dopo una leggera cabrata in partenza, lo scafo raggiunge in fretta la zona di massimo rendimento. Già a 20 nodi si naviga in assetto con un "filo di gas" ed il motore a circa 4000 giri/minuto. Il computer di bordo segnala un consumo inferiore agli 8 litri/ora. Spingendo a fondo la manetta e agendo sul trim si superano i 28 nodi, un risultato al vertice della categoria. Il merito di tanta velocità va attribuito all'azione efficace dei pattini di sostentamento, alla particolare forma della carena in prossimità del ginocchio e alla posizione dei tubolari, che non interferiscono con l'onda di scia e si limitano ad offrire il loro effetto stabilizzante solo quando necessario. Ma sono soprattutto le doti "marine" della carena che confermano la validità del progetto. La prora snella, affilata, dai volumi assai ridotti, fende con decisione le onde senza mai impattarvi. Insomma, la navigazione appare davvero confortevole. Pilotarlo è divertente anche perché lo scafo segue traiettorie precise, senza mai derapare. Il confort acustico merita di essere messo in evidenza: il 4 tempi ovviamente contribuisce non poco, ma anche la totale assenza di vibrazioni del battello rende molto silenziosa la navigazione.