19 May 2016

Il ritorno

Con l’acquisizione da parte di Mondomarine, Cantieri di Pisa torna a “scrivere” la storia della nautica italiana con due progetti firmati da Luca Dini

Il ritorno

Cantieri di Pisa Akhir 42s. Un inno alla purezza delle linee, un tripudio dell’eleganza formale. L’Akhir 42S, ultima creazione di Cantieri di Pisa, si candida come icona del più assoluto esempio dell’italian style anche grazie al design esterno firmato da Luca Dini. Come spiega il nome stesso, questo scafo è la riproposizione attualizzata di un motoryacht che ha fatto la storia del cantiere toscano soprattutto tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta quando l’Akhir era il prestigioso riferimento dell’azienda anche nel contesto internazionale.

Dell’originale, la nuova versione conserva le vetrate fumé che erano uno dei tratti distintivi. E i richiami al passato si ritrovano anche nell’aggressiva forma della tuga verso prua che, oggi come allora, ricorda un pericoloso muso di squalo mentre il rollbar, al tempo una marcata originalità, segna ancora le linee a poppa del fly bridge. Ma, al di là della ribadita eleganza e delle forme equilibrate, l’assonanza con la “creatura” di oltre due decenni fa non va oltre. Il layout, infatti, è stato aggiornato ai gusti e alle esigenze dei nostri tempi. Tanto che il cantiere, pur proponendo uno schema di interni firmati sempre da Luca Dini, offre la possibilità di interni “a misura di armatore”.

Nella versione del cantiere, infatti, l’armatoriale è posizionata a prua del ponte principale così da offrire una grande visione sul mare mentre la cucina è al centro del lower deck. È stato rivisitato lo sky lounge nella zona dell’upper deck assegnando una maggior valenza di privacy all’area relax che, in questo caso, può fruire di un salottino a tutta lunghezza.

Anche le prestazioni sono aderenti alla realtà nautica dell’oggi e, ovviamente, superiori al modello che è stato capostipite della gamma. Merito anche del materiale utilizzato per la costruzione, alluminio leggero: 23 nodi di velocità massima e 21 di crociera insieme alla carena semidislocante sono la conferma di una intrinseca piacevolezza dell’andar per mare di questo mega yacht. L’autonomia prevista a 12 nodi di ben 2 mila miglia, rende l’Akhir 42S un vero strumento pronto a lunghe navigazioni.

 

DATI

Lunghezza f.t. m 42 - larghezza m 7,90 

immersione m 1,90 - scafo e sovrastruttura alluminio - architettura navale Mondomarine

design esterno Luca Dini Design - carburante

lt 35.000 - acqua lt 5.000 - motori 2 x Mtu 16V

2000 M94 da 1.939 kW a 2.450 rpm

velocità max nodi 23 - velocità crociera nodi 21 costruttore Cantieri di Pisa, Pisa, Italia,

tel. 00377 97772080

 

Kitalpha 22

Un  salto nel passato. Al 1965, quando il primo Kitalpha varato dagli scali dei Cantieri di Pisa aveva avuto un grande successo. Ma è un passo indietro nell’eleganza delle forme e uno in avanti nel contesto tecnologico. Il Kitalpha 22 dei rinati Cantieri di Pisa può candidarsi con ogni diritto a prestigioso biglietto da visita dell’azienda toscana. E confermare ancora una volta l’indiscutibile fascino delle forme retrò e la raffinatezza del made in Italy. La firma dell’architetto Luca Dini, d’altronde, è garanzia di rigore formale e di buon gusto: ne fanno fede le linee equilibrate e pulite di un motoryacht che, pur con l’estetica rivolta al passato, non scade mai nell’autocompiacimento. Anzi, è uno scafo che recupera quella sottile eleganza connaturata ai tempi della nautica ancora legata al legno, senza esagerazioni che possano anche soltanto sfiorare il cattivo gusto, ma la reinterpretazione di uno scafo senza tempo. 

Il Kitalpha è uno scafo moderno realizzato con le più avanzate tecniche, ma con la voglia di regalare e rinnovare il piacere di navigare con i ritmi lenti del tempo che fu e, con uno scafo dislocante, lasciando la velocità a chi ha troppa fretta.

Può essere realizzato in acciaio o in alluminio e, a seconda del materiale utilizzato, viene proposto in due diversi tipi di layout mantenendo per entrambi quattro cabine, un ponte principale declinato su due livelli e una cabina equipaggio.

La costruzione in acciaio prevede il pozzetto di poppa con il tender, il lower deck utilizzabile come beach area, la palestra o la spa mentre il portellone abbattibile ricrea un’autentica spiaggia sull’acqua. L’area interna è chiusa  da porte scorrevoli in vetro che, oltre a offrire una grandiosa luminosità e un suggestivo panorama marino, ne permettono la climatizzazione.

Con la realizzazione in alluminio, invece, il tender, creato con  stilemi in sintonia con il carattere della barca, è posizionato a poppa nel lower deck, in questo caso trasformato in un vero e proprio garage: il pozzetto al ponte superiore rimane libero e arredabile secondo i gusti dell’armatore.

 

DATI

Lunghezza f.t. m 22 - larghezza m 6,50

pescaggio m 1,60 - velocità massima nodi 14

velocità di crociera nodi 13 - autonomia a 10 nodi

miglia 1.500 - carburante lt 15.000 - acqua lt 3.000

motori 2 Volvo Penta D16MH da 551 cv a 1.800 rpm costruzione scafo e sovrastrutture acciaio o alluminio  design esterno e interno Luca Dini Design

costruttore Cantieri di Pisa, Pisa,

tel. 00377 97772080

www.cantieridipisa.com

 

 

 

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