16 January 2017

Ciao Eolo

Eolo Attilio Pratella, pioniere della nautica, decano dei giornalisti nautici italiani ci ha lasciati in una fredda giornata di gennaio, a Milano dove abitava

Ciao eolo

Nato nel 1922 a Novara, da sempre impegnato nella diffusione e conoscenza della cultura velica, ha organizzato manifestazioni legate alle regate d’altomare quale commentatore tecnico e promotore d’incontri, proiezioni, dibattiti.

Iscritto nei registri degli “esperti velisti” della Lega Navale nel 1964 è stato tra i docenti dei corsi di navigazione e per vari anni responsabile dell'ufficioi stampa della sezione di Milano.

Nell’attività giornalistica, ha collaborato con le più importanti riviste nautiche tra cui Vela e Motore e il notiziario “Lega Navale” di Roma.

È stato promotore di iniziative sportive, autore di libri legati al mare e di eventi sportivi, dal 1978 e per sette edizioni, è stato responsabile della Cinquecentoperdue, la regata in coppia dell’Adriatico, mentre nel 1983 creò la Rimini-Corfù-Rimini.

La sua firma compare su numerosi libri di mare quale coordinatore e traduttore: da “La Vela è un Gioco” a “Transatlantica in solitario” che realizza dopo aver  organizzato la partecipazione di numerosi navigatori italiani alla Ostar, la più celebre regata transatlantica per solitari .

Sua l’idea nel 1972 a realizzare a Como il Sacrario degli Sport Nautici dove sono raccolte le testimonianze e i ricordi dei campioni della vela e della motonautica.

Amico di Ambrogio Fogar, del quale aveva seguito il giro del mondo del 1973-1974, Pratella riuscì a recuperare e ricostruire la zattera sulla quale Fogar e Mauro Mancini salirono dopo il naufragio del 1978 nel Sud Atlantico. Un lavoro di restauro di due anni che dal 2012 si può ammirare nel Museo Galata di Genova. Sempre dedicata a Fogar la mostra presso la Lega Navale di Milano che, attraverso libri e oggetti personali, ha ripercorso la vita e le imprese dal navigatore milanese. 

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