16 February 2012

E' in edicola Barche da Sogno estate 2011

In vendita in tutto il mondo, Barche da Sogno è l’appuntamento annuale con il meglio dell’universo dei megayacht...

Editoriale

Sfoglia la rivista

 

Il valore dell’eccellenza

 

Gli ultimi dati presentati alla convention primaverile di Ucina Confindustria Nautica sull’economia del diporto in Italia parlano di una crescita del settore, relativa al primo trimestre dell’anno, del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Poca roba se si pensa che negli ultimi anni la perdita ha sfondato il 45%, ma è pur sempre un segnale, flebile, di inversione di tendenza che potrebbe, lo speriamo, consolidarsi nei prossimi mesi. Un trend che da un lato mette in evidenza la debolezza preoccupante del mercato interno e dall’altro la ritrovata spinta all’internazionalizzazione avviata dalle imprese che hanno cercato, nei mercati emergenti, la via d’uscita per bilanciare il blocco delle vendite entro i confini nazionali.

Protagonisti di questo rilancio sono soprattutto gli yacht di lusso, le barche da sogno oltre ventiquattro metri, ambasciatrici del made in Italy nei mercati di riferimento, quelli che esprimono grande desiderio di acquisto come i paesi del Bric (Brasile, Russia, India e Cina) dove si sta sviluppando una notevole crescita economica e vengono promosse significative politiche di attrazione.

Negli ultimi due anni sono atterrati in Brasile i due gruppi leader del settore: Azimut Benetti e Ferretti Group. In un Paese dove la flotta di yacht oltre i 24 metri si aggira intorno alle mille unità, malgrado le pesanti tasse legate all’importazione che viaggiano tra il 70 e il 100% del valore del prodotto, i nuovi ricchi, sensibili al richiamo del mare, sono molti molti di più (ogni giorno “nascono” più di 160 HNWI (High Net Worth Individual)... Pensate che nella sola America Latina i nuovi ricchi sono 500mila e si spartiscono 7.300 miliardi di ricchezza (fonte “Rapporto Annuale sulla Ricchezza”, Merrill Linch).

Insomma la mappa dei milionari si sposta verso Oriente e il Sud del mondo, e in questo contesto le aziende italiane esprimono un appeal irresistibile. Azimut e Ferretti sono saldamente al comando di molte classifiche e la “conquista di nuovi territori” è solo iniziata.

In questo momento è quindi essenziale tenere alto e stimolare, a tutti i livelli, produttivi e istituzionali, quel valore emozionale che solo l’ingegno italiano è in grado di suscitare.

Senza mai dimenticare che certe licenze stilistiche, che nel passato hanno portato la nautica a snaturarsi nel suo significato più intrinseco, non devono più deviare l’attenzione dalla qualità del progetto e del prodotto.

 

Marta Gasparini

Colophon

Direttore responsabile

Piero Bacchetti

direttorevm@edisport.it

 

Caporedattore

Marta Gasparini

 

Vice caposervizio

Alberto Mariotti

 

Redazione

Maurizio Zacchetti

 

 

 

Segreteria di redazione

Elisa Battistoni, Francesca Colombo

 

 

Hanno collaborato

Maurizio Darai, Paolo D’Annunzio,

Olimpia De Casa, Tommasino Gazo, Paola Ghisi, Paolo Maccione,

Paolo Portinari,Ambrogio Rocca, Michael Truman

 

Impaginazione

Tamara Viganò

 

Testi in inglese

Lucian Comoy per Language Consulting Congressi Milano

 

 

 

Stampa

Arti Grafiche Boccia s.p.a.

via Tiberio Claudio Felice 7

84131 Salerno

 

 

 

Distributore

SO.DI.P, via Bettola 18

20092 Cinisello Balsamo (Mi)

tel. 0039 02 660301

 

 

 

Distributore per l’estero

S.I.E.S, via Bettola 18

20092 Cinisello Balsamo (Mi)

tel. 0039 02 66030400

fax 0039 02 66030269 - 876-64456768

e-mail: sies@siesnet.it

 

 

Sped. In abb. Post. 45% art. 2 comma 20/b, legge662/96 - Filiale di Milano

 

Reg. del Tribunale di Milano n° 119

del 3/3/2003 Reg. al R.O.C. n. 56411

 

Contenuti in breve

Si “salpa” con l’ammiraglia del cantiere italiano CRN, Azteca, un sofisticato motoryacht di 72 m, che per dimensioni si colloca tra le cento imbarcazioni più grandi al mondo della selezionata classifica mondiale dei giganti dei mari.

 

Dal cantiere Southern Wind il 94’,firmato da Reichel Pugh e Nauta Design, ha linee pure, velocissime e prestazioni da vero racerdove l’estetica trova grande coerenza con l’architettura navale.

 

Con Lürssen saliamo a bordo di Solemates. Con i suoi 60 metri di comfort è stato pensato per lunghe permanenze in mare. A bordo domina un'eleganza finemente espressa che si affianca a elevati standard tecnologici tipici del cantiere tedesco.

 

Non poteva mancare Toy A di Mondomarine che fadellaraffinatezza la sua filosofia di progetto. Un 50 metri semidislocante che si permette 18 nodi di crociera “ogni tempo”.

 

Il top della vela è proposto dal Baltic 112. Uno sloop di 34 metri, frutto dellacollaborazione tra il cantiere e Nauta Design, accelera e si muove sulle onde come un vero racer. Gli bastano otto nodi di vento per bolinare a oltre undici.

 

L’estro degli artigiani italiani trionfa a bordo di Isa Mary Jean II. Un 62 metri dal carattere familiare pensato per lunghe navigazioni all’insegna del benessere con performance di tutto rispetto: 17 nodi di massima e un’autonomia di 5.600 miglia a 12.

 

Per un tuffo nello yachting più puro Benetti propone il suo bellissimo Adora, un 62 metri dove stile e raffinatezza danno vita a un’opera d’arte che affascina.

 

Infine, non poteva mancare Panthalassa, l’ottavo 56 metri a vela di Perini Navi che ha ricevuto il premio Barca dell’Anno 2010 di Vela e Motore nella sezione Superyacht. Linee filanti, dislocamento massimo di 540 tonnellate e il grande piano velico assicurano alte prestazioni sotto tela.

 

Barche da Sogno è una pubblicazione Edisport Editoriale S.p.A.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime prove