21 February 2017

Editoriale del numero di marzo: Quando la confusione regna

La nautica, che gran pasticcio. A questo giro non ci occupiamo, però, delle magagne di casa nostra, ma di quello che succede oltralpe...

Editoriale del numero di marzo: quando la confusione regna

La nautica, che gran pasticcio. A questo giro non ci occupiamo, però, delle magagne di casa nostra, ma di quello che succede oltralpe. Sì, perché da qualche mese è in atto una battaglia navale che sta infiammando i mari francesi e oppone due ex solide alleate: Reed Expositions France, dal 1998 organizzatrice dei saloni di Cannes e Parigi, e la potente FIN, Fédération des Industries Nautiques (la nostra Ucina), che vuole «riprendere il controllo dei suoi saloni, il Nautic di Parigi e lo Yachting Festival di Cannes» come ha dichiarato il suo Presidente Yves Lyon-Caen. 
Per capire esattamente cosa sta succedendo, occorre fare un passo indietro. Lo scorso 21 ottobre la FIN rompe il contratto che la lega a Reed, crea Nautic Festival (più o meno l’equivalente de I Saloni Nautici srl, società organizzatrice del Nautico di Genova) con il compito di seguire la gestione tecnica delle manifestazioni. 
E intenta un’azione legale presso l’Alta Corte francese “Tribunal de Grande Instance ” a cui segue un’ingiunzione da parte di Reed volta a interdire la FIN dal comportarsi, a suo parere, fuori dalle regole. Ma il tempo non gioca a favore per la soluzione della contesa in quanto, anche in terra di Francia, la giustizia ha i suoi tempi e il verdetto finale non arriverà in tempi brevi, di certo non entro la data di inaugurazione dell’evento fissata il 12 settembre. Nel frattempo la pressione sale con scambi di reciproche accuse tra le due anime organizzative creando confusione e preoccupando gli espositori “orfani” di un riferimento sicuro.
In attesa che la giustizia faccia il suo corso o che, per il bene di tutti, una della parti arretri, a mediare ci sta provando il sindaco di Cannes, sceso in campo per pianificare un incontro fra i duellanti  perché si trovi la quadra e l’evento settembrino sulla Croisette si svolga nella piena armonia.  
Uno scontro che, dall’esterno, appare un po’ paradossale visto che chiama in causa un salone efficiente che, pure negli anni più duri della crisi, ha tenuto botta e, ammettiamolo, ha saputo largamente approfittare delle beghe associative del  Salone Nautico di Genova, assicurandosi numeri importanti di espositori italiani delusi dall’organizzazione genovese.  
A noi d’oltreconfine, avvezzi ai litigi, agli individualismi e alle polemiche spesso sterili, non rimane che pensare: “tutto il mondo è paese” e, in questa epoca di grandi scismi e divisioni in cui la parola “unione” fa inorridire molti, chissà mai che la sceneggiata francese, per una volta, non contribuisca a farci ragionare e a riguadagnare il terreno perduto. Perché, in fondo, “business is business…”
 
 
Marta Gasparini
Caporedattore 
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