11 November 2013

Monte Carlo MC4

Bello e seducente come un grande yacht, pratico e funzionale come solo le barche da crociera sanno essere. C’è tutta l’anima francese fusa con lo stile italiano nel nuovo MC4 visto e premiato al Salone Nautico di Genova...

Monte carlo mc4

Bello e seducente come un grande yacht, pratico e funzionale come solo le barche da crociera sanno essere. C’è tutta l’anima francese fusa con lo stile italiano nel nuovo MC4 visto e premiato al Salone Nautico di Genova.

Monte Carlo è il brand del cantiere italiano Monte Carlo Yachts, che fa capo al Gruppo Bénéteau, e la sua linea di modelli è ancora giovanissima, a differenza di quella di MCY, che ha in gamma il 65, il 70, il 76 e l’86, tutti yacht con una vocazione nettamente votata al lusso.

Il primo modello è stato l’MC5, presentato a gennaio scorso durante il salone tedesco di Düsseldorf. Con l’arrivo del "piccolo" per l’Italia si è trattato dunque di una doppia presentazione che ha riscosso molto interesse da parte del pubblico.

Del resto i due scafi colorati di un bellissimo turchese pastello spiccavano nella lunga banchina delle imbarcazioni a motore.

L’MC4 ha un prezzo base di listino di 490.440 euro Iva inclusa con una coppia di Volvo Ips400. Per la versione spinta dagli Ips500 si parte invece dai 520.940 euro Iva inclusa.

Il joystick di manovra è optional solo nella versione base con gli Ips400, in quella con gli Ips500 è già compreso. Prezzi quindi interessanti per un modello capace di stimolare con le sue doti un mercato ancora piuttosto timoroso.

Quando abbiamo visitato le due barche al Salone è apparso chiaro come il Monte Carlo 4 sia più equilibrato rispetto al fratello maggiore, nonostante le dimensioni inferiori. Anzi, ne derivano ambienti più raccolti e meglio organizzati.

Ogni spazio ha infatti la sua funzione e la sua logica e non si avverte quel senso di spreco di centimetri che spesso rileviamo a bordo di altre barche. Del resto l’influenza del gruppo di appartenenza (Bénéteau) francese ha una lunga e apprezzata tradizione di sfruttamento dei volumi e l’MC4 non fa eccezione, soprattutto in coperta.

Vista dall’esterno la barca ha una linea che ci riporta a quella delle navette dislocanti, con una prua abbastanza dritta e alta sul mare e con murate possenti interrotte soltanto dal grande oblò panoramico della cabina armatoriale.

Ci è piaciuto il pozzetto grazie alla perfetta comunicazione con la cucina e il salone, mentre dobbiamo notare come alcuni elementi fondamentali si trovino ancora una volta nella lista degli optional invece che nelle dotazioni standard.

Ci riferiamo, per esempio, alla strumentazione elettronica e al kit ormeggio, scelte irrinunciabili su questo genere di barca.

Pezzo forte di MC4 è il grande flybridge, con un’organizzazione ottimale degli spazi. Verso prua la stazione di comando servita da una poltrona ergonomica e, a lato, un ampio prendisole. Alle spalle un quadrato che può accogliere sei persone, arredato con un divano a C e un tavolo da pranzo in legno di teak con apertura a libro...

LA PROVA COMPLETA SUL NUMERO DI NOVEMBRE 2013 DI VELA E MOTORE

 

 

 

 

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