08 August 2011

Sun Odyssey 439, la prova

Vi portiamo a bordo del 13 metri, con una marcia in più quanto a comfort e abitabilità. Sottocoperta tre o quattro cabine e due bagni…

Sun odyssey 439, la prova

Mettere insieme prestazioni a vela e a motore, comodità e funzionalità non è un compito facile. Con il 439 i francesi di Jeanneau sembrano esserci riusciti. D’altronde in questo “segmento” il cantiere transalpino non è certo l’ultimo arrivato, anzi.

Ma questo modello, ancora una volta partorito dalla fantasia progettuale di Philippe Briand, sembra proprio il punto di arrivo di quella concezione che coniuga sportività e comodità. Una barca che sembra essere proprio il frutto più attuale dei tempi e che, anche grazie alle dimensioni – poco meno di 14 metri – può mettere d’accordo la voglia di vela dell’armatore con le pretese crocieristiche dell’armatrice.  

 

Semplici ed eleganti nella migliore tradizione del cantiere transalpino. Non è un’eleganza smaccata ma frutto di scelte stilistiche mai esagerate, proprio in considerazione dell’ampio target di utenza nautica a cui si rivolge il cantiere e in particolare il 439. In effetti tutto il layout interno obbedisce ai tipici parametri necessari alla crociera: locali ampi e luminosi anche grazie ai volumi in sintonia con la tendenza moderna della poppa a tutta larghezza, arredamento dalle linee semplici e, quindi, facile da gestire e da pulire, grandi e molteplici spazi di stivaggio comuni a tutte le tre cabine, sia per gli ospiti che per l’armatore.

La dinette, con tanta luce grazie a finestre sulla tuga e oblò apribili, è contraddistinta dalla calda atmosfera dei legni di tonalità pastello in gradevole contrasto con i rivestimenti delle poltroncine e del divano. A destra proprio il divano a U abbraccia un tavolo in grado di accogliere sei commensali e abbassabile per trasformarsi in un letto d’emergenza a due posti nelle ore notturne. A poppavia il blocco cucina a L con doppio lavello e piano cottura a 2 fuochi (pochi per una barca del genere) con forno, a destra, invece, un tavolino, a dire il vero non esagerato nelle dimensioni, tra due divanetti a murata. Verso poppa sul lato sinistro un funzionale tavolo da carteggio servito da una comoda seduta, il bagno con locale doccia separata e, ai lati della scaletta di discesa con tre gradini, gli accessi alle due cabine doppie con letti di notevole ampiezza, due locali rischiarati dagli oblò apribili nel pozzetto. All’estrema prua, invece, la cabina armatoriale piuttosto ampia soprattutto rispetto alle necessità crocieristiche e segnata da uno stile, semplice, lineare ed elegante insieme, indifferente alle mode. I colori e la disposizione della cabina le assegnano un notevole grado di accoglienza che può usufruire anche di un locale igienico con un’altezza più che adeguata e con il box doccia separato.

 

Leggi tutta la prova nel numero di luglio 2011 di Vela e Motore

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