14 April 2014

Suzuki Makò 68

Abbiamo provato il 68 sul lago Maggiore, a Stresa. A poppa il Suzuki DF 140 e a bordo siamo in quattro. La postazione di guida ha spazio per due persone...

Suzuki makò 68

Abbiamo provato il 68 sul lago Maggiore, a Stresa. A poppa il Suzuki DF 140 e a bordo siamo in quattro. La postazione di guida ha spazio per due persone, ma il parabrezza è un po’ troppo basso. Sul cruscotto troviamo spazi adeguati per strumenti ed elettronica. Dopo questa prima analisi, accendiamo il motore e usciamo dal porto: stacchiamo la scia a poppa dopo 4,5 secondi, con tre secondi in più viaggiamo a oltre 20 nodi.

 

Sono necessari, invece, ben 31 secondi per raggiungere da fermi la massima velocità registrata dal Gps di 34,1 nodi con trim su e motore che gira a 6.200 giri. L’ottima carena a V profondo e angolo diedro a poppa di 24° garantisce navigazioni asciutte grazie anche ai particolari tunnel laterali in carena per contenere spruzzi e beccheggio.

 

LA famiglia dei Makò si arricchisce di un altro modello. Dopo il 58 è arrivato il 68. I Makò riprendono alcuni degli stilemi dei battelli Zar (il costruttore del battello)come il disegno della carena e il layout del piano di coperta, ma si differenziano per estetica e funzionalità. Sparisce, infatti, la zona prodiera in vetroresina che è sostituita da tessuto gommato, fatta eccezione per il musone incollato ai tubolari. Il piano di coperta del 68 segue schemi consolidati: una buona larghezza a prua per aumentare la superficie calpestabile, sfruttabile grazie a soluzioni come il tavolo da picnic amovibile o il prendisole estensibile con una prolunga, la modularità del divanetto di poppa che funge da secondo prendisole.

 

La consolle di guida è decentrata e dal disegno classico con parabrezza basso. Anche la seduta del pilota è modulare (lo schienale è ribaltabile) per aumentare la superficie del prendisole di poppa. Non manca a bordo lo spazio per lo stivaggio: a prua è stato ricavato un gavone ampio e ben rifinito in controstampata. Altri spazi si trovano anche nella seduta prodiera fronte marcia, in consolle e a poppa nel divanetto. Lo spazio è ben organizzato per gli impianti e sufficiente a contenere dotazioni e borse da viaggio. La dotazione di serie, però, penalizza il Makò 68: accessori come il tendalino, le plancette con l’impianto doccia sono optional.

 

 

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