19 September 2016

Genova, un Nautico per tornare a correre

Numeri positivi per il salone di Genova che all’offerta di barche a motore, a vela, accessori e servizi aggiunge un’area dedicata ai multiscafi al centro della marina. Ce ne parla Alessandro Campagna, sales manager del salone

Genova, un nautico per tornare a correre

Data anticipata, quest’anno, per la kermesse ligure, in programma alla fiera di Piazzale Kennedy da martedì 20 a domenica 25 settembre. «La scelta – spiega Alessandro Campagna – risponde al format che, già dal 2013, punta a un salone sempre più interattivo, che non si ferma quindi a una semplice vetrina, ma punta sempre più sulla parte in acqua e sulle performance che il prodotto può offrire. Risponde a questo obiettivo la decisione di anticipare al mese di settembre l’appuntamento, la cui riuscita è legata in larga parte alle condizioni meteo. Non dimentichiamo, infatti, che già dal 2012 il salone offre la possibilità di effettuare le prove in mare dei nuovi modelli. Durante la scorsa edizione sono stati effettuati 1.800 sea trial che hanno coinvolto circa 7.000 visitatori».

Come procede la macchina organizzativa?

«Quanto a conferme di partecipazione, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (l’intervista è stata realizzata a inizio luglio, n.d.r.) siamo decisamente più avanti: a oggi registriamo un 90/95% di coefficiente di riempimento rispetto all’80% raggiunto a inizio luglio 2015. A incrementare il dato ha contribuito il ritorno di alcune aziende, ma anche l’incremento di gamma da parte di espositori già presenti alla scorsa edizione, che quest’anno partecipano però direttamente e non più attraverso i propri dealer

Ci sono defezioni?

«Solo alcune aziende del comparto battelli hanno deciso di non partecipare».

E sul fronte new entry?

«Ci sono cantieri che, complice il passaggio di mano della proprietà, hanno ripreso la produzione e deciso di essere presenti a Genova. È il caso di Canados, che presenta il nuovo 76 piedi, Tornado Yacht tornato in auge e Innovazione Progetti».

Quali sono i contenuti della nuova edizione?

«Il salone conferma la sua rappresentatività ampia, con una presenza orizzontale su tutti i segmenti. Per le imbarcazioni fuoribordo, che dai dati di mercato capitalizzano i maggiori successi già da un paio di anni, abbiamo dovuto creare un nuovo spazio dedicato alle unità da 5 a 7 metri nel padiglione B superiore, in estensione rispetto a quanto avveniva l’anno scorso nel B terreno, con soluzioni package e battelli pneumatici. In linea generale assistiamo comunque a un equilibrio dell’offerta espositiva, che negli ultimi anni era invece appannaggio (quasi esclusivo) dei natanti, relegando il segmento di imbarcazioni tra 12 a 20 metri a poche decine di unità esposte. Una mancanza dovuta all’assenza di domanda interna di prodotto. Quest’anno, invece, i quattro macro settori - accessori e componenti, imbarcazioni fuoribordo, unità a vela e imbarcazioni entrobordo - hanno lo stesso peso espositivo».

Vedremo anche barche oltre i 24 metri?

«Avranno la stessa rappresentanza dello scorso anno con alcune proposte significative. San Lorenzo e Montecarlo Yachts espongono a Genova l’intera gamma, compreso il nuovo Montecarlo 80, il cantiere Ab Yacht è presente con tre nuovi modelli tra cui il 100 piedi, portabandiera della nuova generazione di imbarcazioni a marchio Ab Yacht, Permare con il nuovo 100 e il 94, che è una delle imbarcazioni più interessanti per via del sistema di propulsione Ips di Volvo Penta e Canados che torna con il 76’, apripista della nuova generazione del cantiere».

Quale, invece, il peso della vela?

«In crescita rispetto allo scorso anno, con la conferma sostanziale degli espositori, ma con un aumento della gamma rappresentata, soprattutto nel segmento top di gamma, da 60 a 80 piedi, e con la partecipazione di cantieri assenti nell’edizione 2015, quali Amel e Najad».

E sul fronte multiscafi?

«Nell’ottica di conferire un’identità di prodotto a un settore che sta crescendo molto, abbiamo raddoppiato lo spazio riservato ai cat a motore e a vela all’interno della nuova darsena. Presenti a Genova i due player principali sul mercato, Lagoon e Fountaine Pajot oltre ad altri importanti players come Bali e Catana».

Avete pensato agli appassionati di pesca?

«Riteniamo che il settore, con 1,5 milioni di praticanti stimati in Italia, sia coerente all’universo mare e nautica. Alla pesca sportiva dedichiamo quindi la giornata di venerdì 23 settembre, che sarà scandita da un palinsesto di attività legate al grande Blu con testimonial, attività, seminari e convegni. Sarà quindi questo il nostro primo impegno verso un progetto mirato che nei prossimi anni vorremmo portasse a uno spazio dedicato all’interno dell’esposizione».

Parlando di saloni, la concorrenza è molto forte. Quali carte gioca il Nautico per accrescere il suo appeal?

«Partendo dal presupposto che non è semplice comparare saloni outdoor indoor, mi sento di escludere dal novero Montecarlo che non è un salone analogo quanto a offerta espositiva e rappresentatività del comparto. Questo vale in parte anche per Cannes, che nel corso degli anni ha acquisito notevole importanza restando tuttavia un po’ più “verticale” rispetto a Genova, essendo un appuntamento orientato al settore delle imbarcazioni a motore medio grandi. Genova vuole lavorare su sè stessa. Ha sempre avuto il suo punto di forza nella grande rappresentatività e completezza di prodotto esposto ed è l’unico boat show mediterraneo che può consentire questo tipo di sviluppo. Resta indubbio che una grossa mano ce la può dare il mercato e i dati sul leasing nautico diffusi in occasione dell’ultimo Satec di Ucina sono positivi: l’effetto post salone dello scorso anno ha portato a un incremento del 50% dei contratti stipulati e rispetto allo stesso periodo del 2015 nei primi cinque mesi del 2016 i contratti di leasing nautico siglati in Italia sono cresciuti del 44% in termini di numero e del 26% in valore. Quindi, così come la bontà di un evento fieristico non può prescindere dall’andamento del mercato è anche vero che nessun settore può determinare un mercato attraverso una manifestazione fieristica. Quest’ultima, dal canto suo, deve avere il compito di facilitare il più possibile il contatto con l’utenza».

Il Nautico, dunque, non si ferma alla pur necessaria “campagna acquisti” di espositori, ma amplia la sua prospettiva di vetrina espositiva a sinergie e accordi.

«In particolare, il Salone sarà il primo evento di rilievo post Olimpiadi di Rio, per cui sarà il supporter della candidatura di Roma 2024. Per tutta la durata della manifestazione avremo ospiti i testimonial delle medaglie olimpiche del passato che passeranno il testimone ai nuovi atleti di Rio 2016. Confermato inoltre l’accordo con Agenzia Ice e Ministero dello Sviluppo Economico per supportare il motore dell’internazionalizzazione del Nautico con una missione di operatori esteri tra stampa internazionale, rappresentanti degli uffici acquisti e buyer. Attendiamo oltre 150 partecipanti da tutto il mondo. Abbiamo poi stretto un accordo con YBA (Florida Yacht Broker Association) che porterà rappresentanti della Florida per fare scouting di imbarcazioni e aziende italiane poco conosciute da proporre al mercato americano: un bel supporto per quelle realtà poco strutturate che spesso e volentieri faticano nel processo di internazionalizzazione».

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