Arrestato l’imprenditore Caltagirone

Su mandato del pm Maria Antonia di Lazzaro convalidato dal gip, è stato fermato da agenti della Polizia Postale e della Guardia di Finanza mentre saliva le scale del palazzo comunale di Imperia dove doveva incontrare il sindaco Paolo Strescino.

Caltagirone, presidente della Antica Pia Acqua Marcia, è stato interrogato per due ore e trasferito poi nella casa circondariale imperiese. Insieme a lui è stato interrogato e destinato alla custodia cautelare anche Carlo Conti, ex direttore generale della Porto di Imperia spa, la società incaricata della gestione dell’approdo di cui l’imprenditore romano detiene il 33 per cento insieme al Comune e ad un gruppo di imprenditori locali proprietari ciascuno di una quota del 33 per cento. All’origine del provvedimento cautelare potrebbero esserci i problemi amministrativi e giuridici derivanti dalla costruzione del nuovo porto senza che sia mai stata bandita una gara d’appalto mentre i costi sono lievitati dagli iniziali 30 milioni di euro fino agli attuali 140.

L’inchiesta, avviata nell’ottobre del 2010, ha già visto in veste di indagato l’ex ministro Claudio Scajola a cui, con gli ultimi provvedimenti del pm, si aggiungono come indagati Paolo Calzia, all’epoca dei fatti contestati direttore generale del Comune, e Delia Merlonghi di Roma, legale rappresentante di Acquamare, un’altra società di Caltagirone.

L’incontro tra Bellavista Caltagirone ed il sindaco Paolo Strescino doveva contribuire a chiarire la posizione del Comune nei confronti della Porto di Imperia spa: la concessione demaniale per la costruzione del porto, infatti, è ormai scaduta e, nonostante le reazioni dell’imprenditore che ha già promesso ricorsi al Tar, si è fatta strada la prospettiva di non rinnovarla.

di Tommasino Gazo