L’antica filanda ottocentesca sede del Museo Barca Lariana ospita al suo interno una collezione senza eguali, composta da oltre 400 imbarcazioni, di cui un centinaio esposte, raccolte a partire dal 1982, anno della sua fondazione, dal mecenate della marineria tradizionale GianAlberto Zanoletti, scomparso nel maggio 2019 all’età di 76 anni.
Tra queste 200 barche a remi e gondole, 50 da pesca e caccia, 100 motoscafi fuoribordo e altrettanti da turismo, 40 motoscafi entrobordo, 80 barche a vela. E ancora battelli, ex imbarcazioni militari, barconi da lavoro, 300 motori fuoribordo e 80 entrobordo, migliaia di oggetti, libri, riviste e fotografie. Oggi la Fondazione Museo Barca Lariana, guidata dai milanesi Ferdinando Zanoletti alla presidenza e Alberto Villa alla vice presidenza, si preoccupa di coordinare tutte le attività legate alla conservazione di un patrimonio culturale di inestimabile valore.
LE NOVITÀ PER LA STAGIONE 2020
Diverse le novità per i visitatori. Nuove passerelle esterne sopraelevate permetteranno al visitatore di visitare lo storico piroscafo “Balilla” e la tradizionale gondola “Giulia” da una nuova prospettiva: non più solo dal basso verso l’alto ma anche dall'alto verso il basso.
Altra novità è l’esposizione di due nuove imbarcazioni: l’aliscafo “Freccia dei Gerani”, ultimo esemplare della sua tipologia di aliscafo, costruito nel 1977, che ha effettuato il servizio di linea nel Lago di Como trasportando con i suoi quasi 22 metri di lunghezza, pendolari e turisti fino al 2016. Salvato dalla sua demolizione, oggi fa parte della prestigiosa raccolta. Poi il “Il Nibbio”, piccolo battellino anch'esso salvato dalla demolizione.