Azimut 70
Misura 21,77 metri il nuovo fly disegnato da Stefano Righini (exterior styling)
e da Carlo Galeazzi (interior design) e presentato - insieme al più grande 82 -
in occasione dei saloni autunnali. Osservando la flotta dei fly, le misure non
distano da quelle del 68E (E sta per Evolution, modelli “vecchi” aggiornati con
nuovi materiali e tecnologie) ma basta uno sguardo per capire che si tratta di
barche che vengono da due epoche molto lontane tra di loro. Il confronto è
...
Introduzione
Misura 21,77 metri il nuovo fly disegnato da Stefano Righini (exterior styling)
e da Carlo Galeazzi (interior design) e presentato - insieme al più grande 82 -
in occasione dei saloni autunnali. Osservando la flotta dei fly, le misure non
distano da quelle del 68E (E sta per Evolution, modelli “vecchi” aggiornati con
nuovi materiali e tecnologie) ma basta uno sguardo per capire che si tratta di
barche che vengono da due epoche molto lontane tra di loro. Il confronto è
interessante per capire com’è cambiato il gusto degli armatori e il modo di
progettare le barche e i loro interni.
Progetto
Il 70 si inserisce tra il 58 e il 75, un gap consistente, solo parzialmente
tamponato dai 62E e 68E, che come abbiamo detto hanno stili e target diversi.
Rispetto al fratello maggiore da 75 piedi è più tecnologico e innovativo ma la
sostanza è quella, cambia poco. L’impronta stilistica e qualitativa di Azimut
si sente decisa, anche se alcuni dettagli degli interni possono non incontrare
i gusti di tutti. Tra le novità, scompare la famosa forma a pinna di squalo
dalle vetrate della tuga in favore di un bel movimento che assicura più
continuità e più luce; la prua è squadrata come negli ultimi modelli; la
finestra a scafo nell’armatoriale è rettangolare invece che a rombo.
Prova
Il mare è calmo e il vento scarso, a bordo solo sei persone. Nei serbatoi ci
sono 900 litri di carburante e 200 di acqua. Sedere ai comandi sul fly del 70
lanciato a tutta velocità è una sensazione unica. Le dimensioni non tolgono
nulla alla potenza di uno scafo che, nonostante le oltre 44 tonnellate di
dislocamento, supera agevolmente i 33 nodi. Si raggiungono i 33,5 a 2.370 giri,
a cui corrisponde un consumo totale di circa 508 litri/ora. L’autonomia a
questo regime si aggira intorno alle 314 miglia. Il regime di crociera è di 26
nodi a 1.980 giri, il consumo è di 340 litri, l’autonomia di circa 364 miglia.
La velocità minima di planata è a 1.200 giri e 15 nodi. Con un motore solo, a
1.600 giri l’Azimut 70 naviga a 12 nodi con un consumo di 140 litri, lo stesso
che ogni motore consuma a 23 nodi e 1.600 giri. Dall’apposito display è
possibile controllare in diretta la posizione dei wing tabs automatici che
controllano l’assetto. Il joystick sviluppato da Azimut agisce sui motori e
sulle eliche di prua e poppa permettendo di manovrare con grande semplicità uno
scafo di 70 piedi. Ormeggiare nel porto di Savona è un gioco da ragazzi.
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