Caricare le batterie
Perché siano efficienti e durature è necessario operare secondo le giuste
modalità e dotarsi di alternatore, caricabatterie o generatore di potenza
adeguata.
Tante o poche che siano, le batterie, per poter essere ricaricate
completamente, necessitano di una ricarica a tre stadi con diversi valori di
tensione, ma è bene verificare che il tipo di alternatore, caricabatteria o
generatore siano adatti e della giusta potenza. Un alternatore di solito deve
essere dim...
Caricare le batterie
Perché siano efficienti e durature è necessario operare secondo le giuste
modalità e dotarsi di alternatore, caricabatterie o generatore di potenza
adeguata.
Tante o poche che siano, le batterie, per poter essere ricaricate
completamente, necessitano di una ricarica a tre stadi con diversi valori di
tensione, ma è bene verificare che il tipo di alternatore, caricabatteria o
generatore siano adatti e della giusta potenza. Un alternatore di solito deve
essere dimensionato al 30-35% del pacco batterie, cioè, se la vostra barca ha
un gruppo servizi da 200 Ah, l’alternatore dovrà erogare almeno 60 A come
corrente massima. Un alternatore di uso automobilistico raramente si presta a
questo servizio, perché è concepito per erogare il massimo di Ampère solo al
massimo dei giri.
La maggior parte degli alternatori nascono infatti solo per una batteria, e
solo nei motori di ultima generazione vengono installati due alternatori: uno
da 55-60 A per la batteria avviamento e uno da 80-110 A per la batteria
servizi. Nel caso in cui abbiate una batteria di vecchia generazione
automobilistica con un regolatore interno, la carica della batteria sarà lenta
e inefficace, poiché la corrente erogata dall’alternatore risulterà
insufficiente specialmente se il motore viene messo in moto solo per brevi
periodi. Inoltre molti impianti usano il ripartitore di carica,
“indispensabile” per caricare indipendentemente due o più batterie.
Essi hanno il vantaggio di adattarsi a diverse capacità delle batterie
installate essendo dimensionati per la corrente massima che possono gestire, la
quale normalmente deve essere superiore del 25-30% di quella massima erogata
dall’alternatore (leggere sulla targhetta posta sull’alternatore qual è la
corrente massima erogata). Il diodo ripartitore di carica o isolator è un
accessorio indispensabile per non scaricare con i servizi di bordo la batteria
destinata all’avviamento. Tuttavia questo sistema provoca una caduta di
tensione di circa 0,5 V, quindi le batterie ricevono una tensione inferiore a
quella necessaria per una efficace ricarica. La ricarica deve essere veloce e
possibilmente dovrebbe avvenire nella mezz’ora successiva all’uscita dal porto,
senza dover ricorrere a smotorate prolungate.
Per ovviare a questi limiti esistono in commercio alternatori di potenza in
grado di erogare elevate correnti di carica (da 120 a 250 A), abbinati a
regolatori esterni intelligenti. Se ne trovano di diversi tipi e possono essere
montati, spesso senza grosse modifiche, al posto degli alternatori originali
della barca.
Come alternativa a questa soluzione, esistono i pannelli solari, i generatori
eolici e i generatori ausiliari.
Tabella
Tabella
Nella tabella vi forniamo dei valori guida (espressi in Volt) a cui riportare
le tensioni di ricarica se gli alternatori, i caricabatteria e i regolatori
eolici/solari sono sprovvisti di sensori di temperatura alle batterie.
I valori dati sono validi per le batterie ad acido.
Per le batterie al gel o sigillate o AGM occorre diminuire di 0,2 V.
Il valore di 50°C è da considerarsi per le batterie posizionate nel vano
motore.
Tensione di ricarica
Corretta manutenzione
Spesso anche armatori che hanno installato batterie di tipo adeguato si
lamentano della loro scarsa durata (due-tre anni contro i cinque-sei anni di
durata normale).
Questo inconveniente è quasi sempre legato a problemi di installazione, a
mancanza di manutenzione o a una ricarica non adeguata, con tensioni e correnti
non corrette.
Anche se si installano batterie al gel, queste richiedono un minimo di
manutenzione e controllo (per esempio verificare che i terminali siano sempre
puliti e serrati).
Se si sono installate batterie ad acido con tappo di rabbocco, il livello dell’
elettrolito andrà controllato almeno ogni 15 giorni, provvedendo al rabbocco
con acqua distillata e non con acqua minerale o con acido.
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