Dal pozzetto rifinito in teak si accede, attraverso una porta a scomparsa, al luminoso salone. Scomoda la presenza di un piccolo scalino (poco visibile) che serve a far ruotare la porta, ma che può far inciampare.
Il mobilio in rovere chiaro verniciato mat con i masselli in mogano e le tappezzerie beige chiaro danno la sensazione di essere in un elegante appartamento invece che a bordo di una barca.
Apprezzabile il posizionamento della cucina che, essendo vicina alla scala di accesso al fly, può servire agevolemente sia il salone che il ponte superiore.
La dinette è stata ricavata a lato della timoneria e da qui si gode di una vista a 360° sul mare. Tra la plancia di comando e dinette si trova la scala per scendere alla zona notte, per cui il cantiere propone due layout: il primo a tre cabine matrimoniali e il secondo a quattro cabine (come quello della barca in prova). Quest’ultima soluzione ha lo svantaggio di avere un corridoio centrale molto lungo che ruba spazio vivibile alle cabine.
Ampie vetrate sono presenti in tutti i locali per aumentare la luce naturale e il ricambio d'aria. Le finiture sono curate nei minimi dettagli, un esempio ne sono gli scaldasalviette nei bagni. Purtroppo, soprattutto per l'utente italiano, il progetto non offre la possibilità di montare su richiesta i bidet.
Tutti i passaggi sono comodi e senza scalini, abbiamo notato però che non ci sono fermaporte per le cabine, occorre quindi ricordarsi di chiuderle tutte prima di salpare.
Dalla spiaggetta di coperta attraverso una porta stagna si accede alla zona equipaggio, che però può essere adibita ad altri utilizzi. Sulla barca in prova, per esempio, l’armatore di questo yacht ha voluto uno spazioso bagno turco con box doccia e un wc nel locale riservato al passaggio alla sala macchine che normalmente è il living dell’equipaggio.