Il FUTURO È IN EUROPA
Europa e Nord America, interpreti della ripresa del settore nautico. È quanto espresso da Lorenzo Pollicardo (segretario generale di Nautica Italiana, consulente di Confederazione Nazionale Artigianato, della sezione Yacht Federagenti), nel “Focus Italia” che pubblichiamo a pagina 10 dal titolo “L’orgoglio dei primi, la responsabilità dei grandi”. Un intervento per evidenziare i successi dopo il decennio di crisi del comparto nautico italiano con una situazione che promette prospettive sempre migliori. “I mercati più tradizionali di Europa e Nord America, a noi più consoni, sono nuovamente gli interpreti di una maggiore stabilità, con una domanda ricca e qualificata”. Un’opinione controcorrente in tempi in cui innalzare il vessillo europeo non è molto popolare ma provoca discussioni e polemiche.
Ma quale sarebbe la situazione della cantieristica italiana se non esistesse l’Unione di paesi diversi che, pur con difetti e carenze, conserva il centro di gravità di forze grandi e contrastanti capaci di disegnare il futuro di cantieri e aziende? Un’Europa frammentata da confini, senza il Trattato di Schengen, con l’imposizione di dazi da una nazione all’altra, sarebbe solo antistorica e disastrosa per la nostra industria. Nell’epoca della globalizzazione, delle sfide a livello planetario, che in ambito industriale e commerciale vedono i deboli soccombere ai grandi, non è auspicabile un ritorno a un continente diviso incapace di sostenere sfide senza poter contare su forze comuni. Così come l’impatto di uno dei punti di forza della cantieristica nazionale, il made in Italy, rischierebbe di essere vanificato.
Anche se l’idea di Europa non è più di moda, gli europei possono vantare una qualità di vita superiore rispetto a chi vive in qualsiasi altra parte del pianeta. E non solo, la collaborazione con altri paesi ha offerto all’Italia una forza contrattuale maggiore di quella che avrebbe potuto esercitare in solitudine. Ma ora, tutti questi successi sono minacciati: vengono messe in discussione le diversità, quelle differenze che i fondatori dell’Europa Unita non consideravano come una minaccia ma come l’essenza di un progetto da rispettare e coltivare.
Navighiamo in mari agitati in condizioni meteo estreme. Non lasciamo che il sogno si trasformi in un incubo.