Il fatto che con la bandiera belga o olandese non si venga oppressi da “inutile” burocrazia – come avviene per la bandiera italiana, così sottolinea chi se ne è andato con la barca fuori dai nostri confini nazionali – è, forse, ora spiegabile: pare che queste iscrizioni non siano ufficiali al 100 per cento “complete”, con indicazione “certificata” della proprietà e con tutte le garanzie di copertura della legge di bandiera. Questo è emerso, nelle ultime settimane, in maniera molto chiara, almeno per la bandiera olandese.
Infatti, l’Olanda ha dovuto finalmente spiegare che nel proprio Paese esistono due registri d’iscrizione per le barche da diporto. L’iscrizione presso il Watersportverbond, che è una sorta di associazione che raccoglie i club nautici del paese; e l’altra presso il Kadaster (catasto immobiliare), che il registro nautico/marittimo “vero”, con tanto di annotazione ufficiale delle proprietà, dei diritti di garanzia, e con tanto di “burocrazia” che è di livello non inferiore alla nostra.
Le barche di provenienza italiana sono iscritte prevalentemente, se non esclusivamente, nel Watersportverbond e adesso non possono più navigare in acque internazionali o territoriali estere (forse nemmeno più in quelle territoriali olandesi) per ammissione della stessa Olanda.
L’iscrizione nel Watersportverbond, secondo l’autorità olandese, “non può essere interpretata come conferimento della nazionalità olandese all'unità, né costituisce il diritto di battere la bandiera del Regno dei Paesi Bassi come definito dall'articolo 9 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS). Di conseguenza, il Regno dei Paesi Bassi non accetta nessuna delle responsabilità elencate nell'articolo 94 dell'UNCLOS”.
Di conseguenza le unità iscritte nel Watersportverbond sono considerate, secondo la convenzione UNCLOS (legge italiana del 2.12.1994 che ratifica e dà esecuzione alla Convenzione sul diritto del mare -Montago Bay), navi prive di nazionalità, non protette dalla legge di alcuno Stato, con le conseguenze gravi che da ciò possono derivare.