V arato la scorsa primavera, il nuovo nato sugli scali del cantiere Permare di Sanremo in Liguria ha fatto il suo debutto ai saloni di Cannes e Genova di settembre in un’elegante livrea “fumo di Londra”, quel grigio sostenuto che non è semplicemente una miscela di bianco e nero, bensì il frutto di un assemblaggio cromatico ben studiato. Parliamo dell’Amer Cento Quad, equipaggiato con quattro IPS Volvo Penta e battezzato M/Y Drifter a cui è stata aggiunta una “piccola” F in onore degli ottant’anni del fondatore, Fernando Amerio, e degli obiettivi raggiunti dal cantiere che ha all’attivo 84 barche costruite ad oggi e un futuro promettente.
Amer Yachts è un’azienda familiare a forte vocazione artigianale, nota per la customizzazione, innovazione ed eco-design dei suoi prodotti. Dal 1973, data della sua nascita, è diventata un punto di riferimento per una clientela di nicchia, guadagnandosi una pioggia di premi internazionali.
Saliamo a bordo del nuovo Drifter Amer F 100 in una giornata da cartolina tipica della Costa Azzurra e capiamo all’istante quanto l’utilizzo della luce naturale sia l’elemento cardine dell’intero progetto, quanto possa enfatizzarne la bellezza e giovare anche al benessere psico-fisico di chi vive e abita la barca nel solco della “blue mind therapy”. Per creare questo “scenario” il cantiere, che ha curato l’exterior design, ha dovuto procedere a una drastica riduzione della superficie di vetroresina privilegiando le aperture a fiancata per ospitare le grandi vetrate con il risultato estetico di far penetrare all’interno maggior luce naturale, dare risalto ai panorami circostanti e ottenere un contatto visivo mai interrotto sui tre ponti dello yacht. Un’operazione complessa che ha visto i tecnici impegnati in un’analisi di bilanciamento del maggior peso delle finestrature con la leggerezza dei materiali di allestimento ed arredo che ben ci spiega Barbara Amerio. «Abbiamo lavorato per ottenere aperture più importanti sul mare aumentando le finestrature. Per fare questo abbiamo compensato il maggior peso dei cristalli concentrandoci sull’allestimento interno, anche con un occhio di riguardo all’ecosostenibilità procedendo alla sostituzione di parte della compartimentazione grazie all’impiego di Isomar Pet (pannelli in sandwich alleggerito con pelli in compensato marino di Okoumé e anima in schiuma PET) totalmente riciclabile, perfetto anche per gli arredi di bordo. Un materiale che non si vede perché fa parte dell’allestimento “nascosto”. Da sempre l’attenzione di Amer Yachts va ben oltre la parte prettamente estetica delle nostre imbarcazioni. Così come la luce naturale non è usata, in questo caso, solo come elemento di design, ma anche per ridurre l’assorbimento energetico di bordo».
Negli interni, come da sempre ci ha abituati il cantiere sanremese, sono diverse le versioni a disposizione con layout a due, tre, quattro o cinque cabine e relativi bagni en suite. Nel nostro esemplare, in quasi trenta metri di lunghezza, è stato realizzato un concept a cinque cabine con la timoneria a un livello superiore, sul main deck la grande suite armatore a tutto baglio grazie anche al volume risparmiato dalla trasmissione IPS che ha permesso di ridurre lo spazio della sala motori e le quattro ospiti (tre matrimoniali e una a letti gemelli con rispettive sale da bagno) sul ponte inferiore. L’alloggio dell’equipaggio è collocato a estrema prua e consiste in tre cabine e due bagni. Per il décor, la scelta è caduta su uno stile contemporaneo e ricercato, non troppo minimalista, come sottolineano le immagini, basato su una scala di colori e sfumature di bianco, grigio e nero con tocchi di tonalità più calde.