Per dare un’idea degli spazi esterni lasciamo parlare i numeri: a prua c’è un lounge con divani/chaise longue di 8 mq, a poppa il pozzetto con divano a L è di 12,5 mq e il fly tocca 17: uno spazio indipendente, quest’ultimo, organizzato con la zona pranzo esterna, blocco cucina e la posizione di guida affiancata da un sunpad. L’hard top, che da un punto di vista estetico potrebbe far arricciare il naso a qualcuno, è fondamentale se si vuole riparare il fly dal sole. A questi spazi va aggiunta la piattaforma idraulica a poppa che però è opzionale e non costa poco (40.000 euro).
In coperta ci si muove sempre in grande sicurezza, un corrimano in acciaio si sviluppa lungo i lati e la prua del catamarano, i tientibene sono ben posizionati, dove servono ai lati della sovrastruttura, e la scala che porta al fly è ampia e sicura.
L’interior design, contemporaneo e accogliente, è firmato dallo studio Pierangelo Andreani. L’FP MY 40 non è molto largo rispetto ad altri suoi concorrenti (5,96 metri contro, ad esempio, i 6,76 del Lagoon 40) e questo lo si percepisce nel salone che, a prima vista, potrebbe sembrare sovraffollato tra divani, tavoli, cucina, posizione di guida, mobili Ma tutto cambia una volta spalancata la porta vetrata che conduce in pozzetto. È a tre ante che scorrono su tre binari e può essere aperta completamente creando uno spazio unico ampio e vivibile.
Oversize lo scafo sinistro dedicato all’armatore, il letto è per baglio con davanti una lunga e panoramica finestratura. A prua il bagno. Nello scafo destro le altre due cabine ospiti di cui quella a poppa matrimoniale, a prua una doppia (a pullman o matrimoniale) e in centro il bagno comune. Alti e capienti gli armadi sia nei disimpegni sia nelle cabine.