Se cerchiamo una barca sopra i 45 piedi (circa 14 metri), magari recente, il campo a disposizione è molto ristretto, infatti l’offerta del mercato si limita a un modello interessante: il Grand Soleil 50 da poco fuori produzione.
Il Grand Soleil 50 firmato da Judel & Vrolijk ha dimensioni importanti che oggi, grazie anche alla recessione, si possono trovare a prezzi interessanti. Un usato recente quindi, che ha poca concorrenza, appetibile per qualche regata e ideale per una crociera comoda e veloce.
La costruzione prevede l’utilizzo di sandwich con una parte centrale monolitica da prua a poppa, e una gabbia di acciaio incollata allo scafo con il plexus, un adesivo epossidico strutturale. È bene verificare, in fase di acquisto, che la gabbia sia poi stata fascettata allo scafo per distribuire meglio i carichi in gioco.
La carena prevede una deriva a L in ghisa con un bulbo in piombo e un timone molto profondo che offre maggior controllo sotto sbandamento. È importante verificare bene l’imbullonaggio tra bulbo e deriva e far rivestire la giunzione con alcuni tessuti per evitare che la zona si fessuri per la differenza dei materiali. Per facilitare le manovre in fase di ormeggio, molti esemplari hanno in opzione l’elica di prua a scomparsa Max Power, un accessorio costoso, che però consideriamo indispensabile.
La coperta è elegante, con passavanti e tuga in teak, un pozzetto largo e chiuso dalla ribalta elettrica del portellone, il cui perno, su alcuni esemplari, è sottodimensionato.
Il gavone dell’àncora è una piccola calavele, dove possono essere stivati i parabordi, mentre a oppa ci sono due vani per le cime situati sotto alle panche del pozzetto. Sollevando la seduta del imoniere è anche possibile controllare la timoneria e una parte dell’impianto elettrico a 220 V, che corre sulla destra dell’imbarcazione.
Le manovre di coperta sono facili, ancora meglio se i winch sono motorizzati. Il boma si trova all’altezza giusta e l’avvolgifiocco non è incassato, ma è ancorato alla landa del dritto di prua con un foro passante.
Nelle navigazioni più dure di bolina, questo “buco” porta molta acqua nel gavone e molti armatori hanno inventato delle calotte in gomma per ridurre l’ingresso degli spruzzi. Un elemento importante da controllare è l’incollaggio dei vetri laterali sulla tuga che richiede una scrupolosa manutenzione biennale.