Era una delle barche a vela più attese al Salone di Genova e il motivo è semplice: per Mylius 60 CK è il primo modello decisamente race con canting keel. Un offshore-racer/performance cruiser voluto dal suo armatore, Guido Paolo Gamucci, che lo userà per puntare alle grandi regate che ancora mancano nel suo palmarès: Giraglia Rolex Cup e Rolex Fastnet Race su tutte.
La barca, che come tutte le altre di Gamucci si chiama Cippa Lippa (a questa è stata aggiunta una X), ha contenti tecnologici elevatissimi ma, come ci ha raccontato lo stesso armatore durante la presentazione: "la canting keel è un oggetto utilissimo soprattutto in crociera, perché è in grado di limitare lo sbandamento e regalare un comfort altrimenti difficile da raggiungere".
Con la costruzione in carbonio e la riduzione del peso in zavorra, resa possibile dalla canting keel, i valori del dislocamento restano sotto alle 15 tonnellate, mentre i volumi di carena sono stati ripensati per la maggiori velocità e i minori angoli di sbandamento.
La carena ha volutmi di prua più pieni, senzioni centrali più svasate per incrementare la stabilità di forma, uscite di poppa piatte e una riduzione dell'immersione del corpo canoa e un rocker meno accentuato.
Grazie all'incremento di stabilità fornito dalla chiglia, il 60 CK ha un piano velico da racer puro: 238 mq di bolina e 664 alle andature portanti.
Negli interni spicca la totale assenza di ingombi del sistema idraulico che gestisce la chiglia, interamente nascosto sotto al pagliolo.
Il layout prevede cabina armatoriale a prua, due ospiti con bagno a poppa e cabina marinaio a estrema prua.
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