Navigare ai tropici
Per una crociera a queste latitudini sono richiesti un allestimento della barca
più complesso e alcune precauzioni. Per navigare in autonomia e tranquillità.
Utilizzare la propria barca come una casa-mobile cercando di vivere al meglio
in qualsiasi luogo del mondo è il sogno di molti armatori. Oggi, grazie a
qualche piccolo accorgimento, è possibile attrezzare la propria imbarcazione
per adattarla all’area di navigazione prescelta e godere di alcuni comfort ai
quali non sappiamo più rinunciare. Che non significa trasferire in barca lo
stile di vita cittadino, sarebbe un’assurdità, ma il piacere di sorseggiare un
bicchiere di vino bianco freddo oppure conservare un taglio speciale di carne
da cuocere al barbecue in un ancoraggio tranquillo rappresentano un valore
aggiunto. S
e piove, è piacevole osservare senza bagnarsi il mondo dal proprio pozzetto
protetto da un tendalino e da finestre trasparenti in pvc.
Di seguito elenchiamo alcuni accessori indispensabili per trascorrere una
crociera confortevolmente. Le aree che prendiamo in esame sono i Tropici, i
Caraibi e l’Indonesia. Oltre a un buon frigorifero, un gran tendalino, un
piccolo gommone con un leggero motore fuoribordo, il pozzetto sarà dotato di
cuscini e una solida passerella per sbarcare sui pontili dei marina non
mancherà. Se poi all’armatore piace trascorrere le notti in rada, non
dovrebbero mancare i pannelli solari per aiutare le batterie e, se la misura
della barca lo consente, nemmeno un generatore. Ai Tropici inoltre occorrono
alcune aggiunte e qualche consiglio. Qui infatti regna l’estate perenne con
temperature stabili tutto l’anno tra i 25 e i 30 gradi. Un luogo paradisiaco
che però nasconde insidie per il navigatore mediterraneo.
La collocazione geografica di questi luoghi vicini all’Equatore fa capire che
le lunghe e soleggiate giornate estive mediterranee sono da dimenticare. Tutto
l’anno, infatti, l’alba è alle sei e il tramonto alle 18. Si hanno dodici ore
di luce contro le circa sedici estive del mare nostrum. L’acqua del mare è di
qualche grado più calda e il sole tropicale più forte. Partendo da questi due
importanti fattori nasce la lista dei consigli che aiuterà chi programma di
trasferire per qualche tempo la propria “casa-mobile” nel paradiso tropicale
caraibico.
Iniziamo dall’antivegetativa che deve essere per acque tropicali e bisogna
prevedere di darne almeno due mani su tutta l’opera viva, più una terza su pala
timone e linea di galleggiamento.
Il compressore del frigo di bordo deve avere un doppio sistema di
raffreddamento: non è sufficiente che venga raffreddato solo con aria ma anche
con acqua di mare. Se si ha spazio conviene installare anche un congelatore,
perché i luoghi di approvvigionamento non sono molti.
Il tender deve essere a chiglia rigida perché i coralli sono taglienti e
possibilmente di almeno 2,7 metri. Nelle isole tropicali i marina sono rari e i
porti è meglio evitarli. Quindi il tender serve per trasportare cambusa,
persone e andare in esplorazione di reef e possibili ancoraggi. E’ quindi
opportuno prevedere un motore fuoribordo di adeguata potenza e affidabilità.
Da non sottovalutare l’installazione di un paio di robuste gruette per issare
il gommone tutte le sere con facilità. Le zone tropicali, specialmente i
Caraibi, sono abitate da pescatori che sognano un motore fuoribordo e vederne
uno galleggiare a poppa di una barca a vela è una forte tentazione. Ecco perché
la sera si issa sempre il tender e al mattino si rimette in mare. Da non
dimenticare anche l’acquisto di lucchetti di acciaio inox e un cavo d’acciaio
da fissare sul gommone per chiuderlo quando si scende a terra.
Se il gommone è in pvc, conviene pensare a una copertura per evitare che il
materiale colpito dai violenti raggi solari si rovini. Cima galleggiante,
ancorotto e uno spezzone di catena completano l’argomento tender. Il tendalino
esistente può essere dotato di finestre in pvc trasparente che si attaccano con
delle cerniere e che proteggeranno il pozzetto dalle improvvise e abbondanti
piogge. Sempre in pozzetto, i cuscini tradizionali di gommapiuma ricoperti da
tessuto non vanno bene perché quando si bagnano stentano ad asciugarsi.
Meglio prevedere cuscini impermeabili come quelli di gommapiuma a cellula
chiusa che, non impregnandosi d’acqua, asciugano subito. Alle sei di sera cala
la notte e quindi si accenderanno le luci e i consumi elettrici aumenteranno.
Una lampada a petrolio in pozzetto aiuta a risparmiare energia. Per gli interni
invece, le tradizionali lampadine potrebbero essere sostituite con alogene che
permettono di ottenere la medesima illuminazione.
Sempre a causa della notte “precoce”, i soli pannelli solari potrebbero non
bastare. Conviene allora abbinare un generatore eolico per sfruttare gli alisei
che soffiano anche la notte. Luci accese più a lungo, frigo, congelatore e
altri piccoli consumi, mettono al lavoro per lungo tempo le batterie e se si
incappa in una giornata con poco sole e poco vento allora bisogna ricorrere al
motore. Un alternatore di potenza carica le batterie in meno della metà di
tempo di un alternatore tradizionale. Se non si può installare a bordo un
generatore marino, un piccolo modello portatile può rivelarsi prezioso non solo
per caricare le batterie ma anche per utilizzare occasionalmente attrezzature a
230 V.
Lontani da casa le comunicazioni sono importanti e oggigiorno la tecnologia
aiuta a spendere poco e permette di essere raggiungibili anche nei luoghi più
remoti grazie ai telefoni satellitari, che sono offerti a prezzi accessibili e
non hanno più costi di esercizio elevati. Nelle isole abitate si trova sempre
un internet café o una connessione Wi-Fi per il proprio computer che permette,
grazie a Skype, di telefonare in tutto il pianeta spendendo pochi centesimi al
minuto. Sempre valido è l’apparato Ssb, che può essere dotato di un modem per
ricevere e spedire e-mail con il sistema Pactor. Ai Tropici il mare è
incontaminato e ricco di pesce e crostacei e vale la pena di attrezzarsi per la
pesca.
Una canna e un adeguato mulinello da fissare a poppa mentre si naviga; un
affilato coltello per sfilettare il pesce e un coltello più grosso e resistente
per tagliare l’aragosta.
Per evitare scottature mentre si nuota conviene indossare magliette che
filtrano i raggi solari e si asciugano velocemente (si trovano nei negozi di
articoli sportivi).