08 April 2022

Abbiamo navigato con il First 36: le prime impressioni sulle prestazioni

Siamo andati fino a Izola, in Slovenia, a provare in esclusiva per l’Italia il nuovo First 36 del cantiere Bénéteau. Una barca progettata da Sam Manuard, Lorenzo Argento, Pure Design & Engineering e Gigo Design non solo veloce, ma anche molto facile da far andare veloce

Le foto della nostra prova

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Il First 36 non è l’unica barca che sa andare molto veloce, ma è l’unica che lo sa fare in modo molto semplice. Non serve un equipaggio di super professionisti per farlo planare – si perché al 36 bastano 8 nodi per staccare la scia –. Basta una famiglia che vuole divertirsi in vacanza per farlo correre. Una barca che ti permette di navigare a vela più a lungo, perché cammina anche con vento molto leggero e invece di accendere il motore ti invoglia a portarla a vela. Con il risultato di fare meni ore di motore, consumare e inquinare meno e godersela di più.

Siamo andati fino a Izola, in Slovenia, a provare in esclusiva per l’Italia il nuovo First 36 di Bénéteau. Una barca nata dopo un’intensa fase di sviluppo che si è ulteriormente allungata a causa del Covid.

Il 36 non doveva essere il “solito” fast cruiser ma un modello capace di cambiare radicalmente il paradigma di questo settore ricco di proposte, in grande misura francesi. Non serviva quindi un altro modello simile. Il punto di forza della barca è infatti la sua estrema versatilità: può essere un velocissimo e divertente cruiser per crociere in famiglia come un racer per regate in doppio o in equipaggio completo. Questo grazie a un pozzetto che si trasforma adattandosi al tipo di utilizzo. Ma tutto questo non sarebbe possibile senza un lavoro enorme alla ricerca dell’ottimizzazione dei pesi per un dislocamento finale di 4.800 kg abbinato a una superficie velica di 75 mq che permette al 36 di planare con estrema facilità e di spazzare via le complicazioni si solito necessarie sulle altre imbarcazioni per andar forte. Per un’imbarcazione prodotta in serie, con una costruzione abbastanza normale - senza l’utilizzo di carbonio - e con un costo di 198mila euro + Iva è un risultato unico sul mercato.

Navigazione

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Tutta la barca è realizzata in sandwich di Corecell con infusione sottovuoto e resina poliestere con paratie in composito. La scelta di evitare il carbonio e di usare una resina meno costosa della vinilestere (usata solo per il primo strato come protezione contro l’osmosi) ha permesso di controllare anche i costi. Sottocoperta anche i mobili sono in composito e contribuiscono alla rigidità della barca. Nonostante l’indole sportiva il 36 è una barca per la famiglia e negli interni si è voluto dare un tocco di calore con diversi inserti in legno che richiamano quanto già fatto da Lorenzo Argento nel First 53. Anche l’isola centrale, così rara su queste dimensioni, è un chiaro segno che la barca non nasce soltanto per correre.

Ma in un modo o nell’altro le prestazioni sono al centro del progetto e non potrebbe essere altrimenti guardando chi ci ha lavorato. Il 36 vanta infatti un eclettico team di progettisti: Sam Manuard per l’architettura navale, Lorenzo Argento per il design generale, Pure Design & Engineering per l’ingegneria strutturale, Gigo Design per gli interni con concept di Bénéteau e Seascape. Ed è proprio il cantiere sloveno che svilupperà la gamma First fino a 40 piedi lasciando invece ai francesi quella dei modelli più grandi.

A Izola la giornata inizia con vento molto leggero ma poi andando verso fuori rafforza fino a stabilizzarsi sui 15/16 nodi prima di calare nuovamente. Con il Code 0 navighiamo sempre oltre i 9,3 con la barca in planata. Te ne accorgi subito guardando la scia che stacca e ascoltando il ronzio prodotto quando lo barca supera la velocità dello scafo. Questo rumore inizia intorno agli 8 nodi e sui 9 inizia a planare. La conduzione rimane facilissima con le ruote sempre precise e morbide anche a barca molto sbandata. Quando il vento scende intorno ai 12 nodi passiamo alla bolina con un’andatura sempre oltre i 7 nodi con punto sugli 8 ma non più in planata.

Tutta la prova sarà pubblicata nel numero di maggio di Vela e Motore!

Il video tour degli interni

Scheda tecnica

Lunghezza scafo m 11,00

Larghezza m 3,80

Dislocamento kg 4.800

Pescaggio chiglia std m 2,25

Zavorra kg 1.550 kg

Superficie velica bolina mq 80

Superficie velica lasco mq 180

Architettura navale Sam Manuard

Design Lorenzo Argento

Ingegneria strutturale Pure Design & Engineering

Interni Gigo Design

Concept e R&D Beneteau & Seascape

Prezzo 198.000 + Iva

Gallery interni

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