Nicolò Bagagiolo e Alberto Guzzo: i giovani dello studio tecnico di Italia Yachts

Se tutti conoscono i progettisti che firmano le sue barche, non tutti conoscono ancora chi lavora nello studio tecnico del cantiere: Nicolò Bagagiolo e Alberto Guzzo. Ve li presentiamo in questa chiacchierata con loro

Italia 15.98 Bellissima

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Nell’ambito di una riorganizzazione generale che ha come obiettivi lo sviluppo della gamma, l’ampliamento dei mercati internazionali e un deciso restyling degli interni, ​Italia Yachts sta dando​ ampio spazio ai giovani. Se tutti conoscono i progettisti che firmano le sue barche, non tutti conoscono ancora chi lavora nello studio tecnico del cantiere: Nicolò Bagagiolo e Alberto Guzzo , 26 anni il primo e 30 il secondo.

Nicolò arriva da una laurea in architettura a Venezia e il master in Yacht Design al Politecnico di Milano, esperienza quest’ultima che ha condiviso con Alberto, che invece ha una laurea magistrale in ingegneria aerospaziale conseguita a Padova. Ora sono vicini di scrivania, immaginiamo con le solite scaramucce tra architetti e ingegneri, e seguono tutte le fasi tecniche e operative per dare vita ad ogni singola barca.

Nicolò Bagagiolo

“Ho iniziato architettura senza avere un’idea precisa, scoprendo poi la specializzazione in barche e yacht ho capito che quella era la mia strada”​.

Come sei arrivato ad Italia Yachts?

"Intanto grazie alla passione per la vela, poi perché il cantiere mi piaceva molto e ​nella produzione ​rispecchiava l'idea di imb​arc​azioni a vela​ che avevo in mente , quindi mi è stata data l’opportunità di fare uno stage di tre mesi con uno dei project manager​ ​e poi l’ingresso in azienda”.

Cosa segui in particolar modo ?

“In questo momento sto lavorando sulla pura progettazione degli ambienti interni, per seguirne poi la costruzione, ora incentrata sul 15.98. È interessante seguire le varie fasi che dalla progettazione portano alla costruzione e avere esperienza diretta anche con i fornitori: così ho modo di entrare veramente dentro ad ogni progetto”.

Come ti vedi tra vent’anni?

“Esattamente nello stesso ambito, che mi piace molto, magari con il ruolo di project manager”.

Alberto Guzzo

Alberto Guzzo invece arriva in Italia Yachts partendo dalla passione per la vela trasmessagli dalla madre. “Come prima esperienza lavorativa ho insegnato, ma non era un ruolo nel quale mi sentivo a mio agio. Quindi agganciandomi alla mia passione mi sono iscritto al master in Yacht Design dove ho conosciuto Nicolò che mi ha introdotto in Italia Yachts”.

Quale attività stai svolgendo attualmente?

“Seguo l'aspetto produttivo e le relative squadre di montaggio​ e ​allestimento cercando di trasmettere a loro quante più informazioni dettagliate possibili, ​come anello di congiunzione​ con Maurizio Cossutti e Alessandro Ganz, e da Emanuele Pillon, per arrivare al miglior prodotto possibile già nella barca numero uno​, in questo caso l'IY 14.98”.

Qual è la cosa che ti piace fare di più?

“Da ingegnere mi appassiona seguire la costruzione della parte strutturale: scafo e ragno, ma anche l’impiantistica e l’idraulica. Seguo con molto interesse Marco Schiavuta per l’allestimento della coperta. Qui ho ancora molto da imparare”.

Nicolò e Alberto concordano nel dire che il vantaggio di essere in un’azienda di dimensioni contenute, che realizza prodotti spingendosi continuamente al raggiungimento dell'eccellenza​, ​è nella possibilità di misurarsi ogni giorno e seguire direttamente tutte le fasi.

Italia 11.98 Carbon

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